Cami, il bar dove le ex sceriffe hanno fatto centro

Non sparate sul pianista è la scritta che i proprietari dei saloon appendevano in bella evidenza  nei loro locali per una ragione ben precisa: salvare uno dei loro principali investimenti. Perché il pianista era una "valore prezioso" e non solo perché veniva pagato per intrattenere i clienti  ma anche perché trovare un sostituto (nel caso l'attuale  fosse rimasto fulminato da una pallottola) non era impresa semplice.  Don't shot the pianist (scritta originale inglese) è la frase che Carola e Michela, titolari del bar Cami di Azzano San Paolo, potrebbero invece appendere per dimostrare tutta la loro (notevole) carica ironica. Già, perché prima di decidere di stare "dietro il bancone" a preparare aperitivi e caffè, stuzzichini e piatti d'autore, le due amiche di professione erano … sceriffi. Due guardie giurate, con tanto di pistola al cinturone, pronte a trascorrere le nottate a vigilare sulle strade per controllare che ladri e rapinatori non prendessero di mira case, capannoni o attività commerciali. Meglio decisamente trascorrere le notti (o quantomeno la tardissima serata) in un locale, e non solo perché d'inverno è caldo e accogliente, perché c'è sempre gente da conoscere o addirittura clienti diventati nel tempo amici, perché il timore di trascorrere una nottata ad alto tasso di pericolo è solo un ricordo…. Soprattutto perché questo è quello che hanno sempre pensato di saper fare meglio, come del resto hanno ampiamente dimostrato una volta fatta la fatidica scelta sulla quale hanno finito col pesare in maniera decisiva principalmente due fattori: per Carola quello di tornare dietro un bancone, esperienza  vissuta in un noto pub della provincia di Bergamo e rimasta impressa a fuoco nella sua memnoria; per Michela potersi occupare di comunicazione e marketing, poter ideare  ideare eventi e campagne  per far conoscere il locale. Due "ingredienti" diversissimi, ma facilissimi da mixare, anche perché ideali per risultare complementari, lasciando a  ognuna delle due nuove socie in affari la possibilità di dedicarsi, ache se non esclusivamente, all'attività preferita. E quando un amico si è presentato segnalando che sul mercato si era presentata una grande opportunità, quella di rilevare la gestione  un locale recentissimamente ristrutturato con una qualità straordinaria, una di quelle occasioni che capitano una volta sola nella vita e sulla quale, per restare in gergo da Far West, è consigliabile montare immediatamente in sella prima che possa farlo qualcun altro, Carola e Michela hanno deciso che era giunta l'ora di sfilare per sempre il cinturone e indossare il grembiule. Cosa che è avvenuta nello spazio di poche settimane e che con tempi ancor più accorciati ha regalato alle due amiche (prima ancora che socie in affari) le prime bellissime soddisfazioni: tardi pomeriggi con il locale stracolmo di clienti  ad assaggiare aperitivi  e stuzzichini ma anche serate e nottate all'insegna dell'after hour  e della  musica. E poi la gente che ha cominciato ad arrivare (per ritornare puntualmente...) per pranzi di lavoro mai banali, sempre con un'abbinata qualità-cortesia-prezzo difficile da trovare altrove, il tutto servito in un ambiente davvero difficile da trovare e non solo ad Azzano San Paolo, dove si trova il bar, ma anche nel cuore di Bergamo o di altri centri importanti della provincia. Clienti attratti dalla serata western country (impossibile da non organizzare visti i precedenti...), dal mix fra musica rock e pop con contorno di vini d'autore; dalla consapevolezza di non aver bisogno di alcun preavviso, magari rientrando dalla discoteca, per ritrovarsi con gruppi di amici immancabili all'ultimo bicchiere da Cami prima di concludere definitivamente la nottata… Magari sorseggiando un Hugo, la miscela di fragoline, lime, mela, menta, prosecco e liquore al sambuco creata da Carola. Un locale capace di scalare in fretta l'hit parade dei migliori luoghi di ritrovo grazie a ingredienti vincenti. Gli stessi che hanno permesso a Carola e Michela (le cui due prime lettere dei rispettivi nomi hanno "battezzato" il locale) di vedersi affidare importanti incarichi per servizi di catering a eventi e cerimonia. Perchè  sceriffe  si diventa, ma bargirl si nasce….

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