I tesori di Bergamo? Non c’è solo Città Alta…

Il fascino unico di Città Alta, col suo borgo storico difeso nei secoli da una cinta di mura tanto possenti quanto affascinanti; il colle di San Vigilio, raggiungibile salendo su una funicolare a fune che sembra viaggiare a ritroso nel tempo, e che accompagna a poche decine di metri dall'ingresso del vecchio castello; la bellezza del Centro Piacentiniano; i capolavori custoditi alla Pinacoteca Carrara. Sono solo alcuni dei tesori di Bergamo, città che molti turisti hanno avuto l'opportunità di scoprire grazie anche al boom dell'aeroporto Caravaggio di Orio Al serio, a una manciata di minuti dalla città. E che dovrebbero scoprire anche molti bergamaschi, all'oscuro di tanti angoli de sogno della propria città...

Città Alta, salirci con la vecchia funicolare è come viaggiare a ritroso nel tempo

Dici Bergamo e pensi immediatamente a Città Alta, arroccata sul colle, ai suoi tesori protetti nei secoli dalle possenti mura: piazza Vecchia, capace d’incantare un mostro sacro dell’architettura come Le Corbusier, e piazza del Duomo, il Palazzo della Ragione, il Palazzo del Podestà, Santa Maria Maggiore e la Cappella Colleoni, il Teatro sociale. Tesori che i turisti possono raggiungere salendo nel borgo storico sulla vecchia funicolare, mezzo di trasporto capace di far viaggiare a ritroso nel passato. Non è un caso che il nome Bergamo significhi insediamento sul colle, circondato dalle imponenti Mura Veneziane, con i grandissimi bastioni, a difendere quella che è divenuta l’icona di Bergamo, scrigno di gioielli architettonici unici al mondo, sede di musei e pinacoteche, ma anche fucina di attività commerciali e artigianali disseminate lungo i pittoreschi vicoli. Una visita accurata alla Città Alta le cui torri, campanili e cupole disegnano sulla tela dell’orizzonte uno skyline unico e affascinante, può non partire dalla stazione della funicolare, antico palazzo della famiglia Suardi nonché sede del Consorzio dei calzolai e dei macellai.

La Corsarola attraversa il borgo”sorvegliata” dalla Torre del Gombito alta 52 metri

Usciti dalla stazione di si può tuffare in via Gombito che, insieme a via Colleoni, la Corsarola per i bergamaschi, è il centro dell’universo di Città Alta. Iniziando a camminare verso Piazza vecchia, si assapora tutto il fascino medievale dei vicoli che si aprono a destra e a sinistra, fino ad arrivare in piazza Mercato del Fieno, dove si trovano i resti dell’ex convento San Francesco, attuale sede della Fondazione Bergamo nella Storia. Dall’altra parte di via Gombito svetta la Torre di Gombito, una delle manifestazioni architettoniche delle lunghe lotte fra fazioni cittadine. Eretta nel 1200, è alta 52 metri e ha una mole imponente esaltata dalla tessitura muraria.

Piazza Vecchia è una delle piazze più belle d’Italia. Parola di Le Corbusier

Dopo uno strappo sul pavè si scollina in Piazza Vecchia, l’agorà moderno della città nonchè una delle piazze più belle d’Italia, capace di lasciare a bocca aperta anche Le Corbusier, ospite d’onore al settimo Congresso internazionale di architettura moderna. La sua definizione è stata ultimata nel ‘400, attraverso l’inglobazione di uno spazio più piccolo e la demolizioni di alcuni edifici.

Dalla vetta del Campanone la vista è uno spettacolo impareggiabile

A lungo centro rappresentativo del governo cittadino, è sovrastata dalla Torre Civica, meglio conosciuta come il Campanone, la torre più alta della città, sulla quale si può salire, lungo una stretta scalinata o più comodamente in ascensore, per ammirare un panorama mozzafiato che può spaziare dalla sottostante fontana donata dal podestà veneziano Alvise Contarini, collocata nel centro della piazza, fino ai profili delle lontane alpi. Sul lato occidentale della piazza si erge il Palazzo del Podestà medioevale, e a fianco il Palazzo della Ragione. Il primo, realizzato dalla potente famiglia Suardi, ha assunto nel Terzo millennio anche un notevole valore archeologico dopo il ritrovamento di vestigia risalenti a periodi storici compresi fra l’insediamento protostorico e il Medioevo.

Il Palazzo della Ragione offre mille ragioni per visitarlo

Il Palazzo della Ragione è il più antico palazzo comunale lombardo e ha subito, nel tempo, diversi rimaneggiamenti e miglioramenti durante il dominio della Serenissima.

Nell’antica biblioteca Angelo Maj non perdete i globi di Vincenzo Coronelli

Dall’altra parte della piazza, il Palazzo Nuovo ospita la Biblioteca Civica Angelo Maj, che conserva pergamene, codici, incunaboli, musiche di grande valore e i globi di Vincenzo Coronelli. Passando sotto i portici di Palazzo della Ragione, che ospitano un’antica meridiana, si arriva nel cuore sacrodella città, piazza Duomo, una piccola piazzetta sulla quale si affacciano gli edifici religiosi più importanti. La Cattedrale Sant’Alessandro Martire, ricostruita a partire dal 1459 e ultimata solamente nell’Ottocento. Al suo interno sono ospitati dipinti del Moroni e del Tiepolo, mentre un museo racconta la storia dell Duomo ed espone il Tesoro della Cattedrale, una raccolta di oggetti dal valore inestimabile.

Santa Maria Maggiore ospita le tarsie in legno progettate da Lorenzo Lotto…

Accanto alla Cattedrale si erge la Basilica di Santa Maria Maggiore, eretta a partire dal 1137, ospita affreschi, stucchi, arazzi di diverse scuole italiane e straniere e le famose tarsie lignee, realizzate nel Cinquecento da una bottega bergamasca, ma progettate da Lorenzo Lotto.

… e le tombe dove sono sepolti Gaetano Donizetti e Simone Mayr

L’antica cappella musicale della Basilica è stata diretta da importanti musicisti, tra i quali spicca Simone Mayr, precettore di Gaetano Donizetti. I resti di entrambi sono sepolti nella Basilica.

Cappella Colleoni, la tomba del condottiero disegnata dall’architetto della Certosa di Pavia

La massima espressione del Rinascimento a Bergamo è la Cappella Colleoni, realizzata dall’architetto Amadeo, lo stesso della Certosa di Pavia. All’interno è visibile il sarcofago del condottiero con rilievi marmorei dello stesso Amadeo e la statua equestre in legno dorato di Sisto di Norimberga.

La casa museo di Gaetano Donizetti attira ogni anno migliaia di melomani

Città Alta è anche sede di interessanti musei. Dal Museo Donizettiano di via Arena, 9, ospitato in quella che fu la Sala del Consiglio della Misericordia Maggiore di Bergamo, al Civico Museo archeologico di piazza della Cittadella, all’interno del quale si trovano reperti antichissimi, fra cui alcune asce di pietra levigata risalenti al Neolitico, e interessanti intonaci affrescati (I-II sec. d.C.) recuperati da una delle domus della città, fino al Museo Civico di scienze naturali, anch’esso in piazza della Cittadella, nato nel 1918 e noto per la presenza di antichissimi fossili, tra i quali un cervo risalente a 700 mila anni fa e un rettile volante vissuto 220 milioni di anni fa.

Teatro Sociale, il capolavoro di Pollack che strappa applausi anche quando è vuoto

Non è un museo, ma è come se lo fosse, lo straordinario il Teatro Sociale, di via Bartolomeo Colleoni, 2, inaugurato nel 1808. Costruito su progetto dell’architetto Leopoldo Pollack, divenne il più importante teatro cittadino con i suoi 1300 posti, gli 88 palchi distribuiti su tre ordini e il loggione). Dopo anni di incuria, è stato restaurato e riaperto al pubblico.

All’Orto botanico fioriscono 1200 esemplari di piante

Leggermente decentrato rispetto al resto delle attrazioni di Città Alta, sulla Scaletta Colle Aperto, merita una visita anche l’Orto Botanico, che in 2400 metri quadrati accoglie oltre 1200 esemplari di piante diverse. Si raggiunge percorrendo una scaletta di 141 gradini, e consente di ammirare un panorama unico che spazia sui tetti e sui monumenti di Città Alta. Uno dei balconi più pittoreschi e suggestivi verso città bassa è la Rocca, in piazzale Brigata Legnano, un colle panoramico sul quale sembra sia stata eretta la chiesa di Sant’Eufemia, una delle più antiche della città. Quella attuale è una ricostruzione del 1928.

La Rocca voluta dal Re di Boemia ospita una parte del Museo Storico

La Rocca fu voluta dal re Giovanni di Boemia, in un periodo che segnò la fine delle libertà comunali e l’inizio della Signoria. A metà del ‘400 fu costruito il possente torrione circolare, sede della sezione ottocentesca del Museo Storico, al cui interno si sviluppa un percorso fatto di ricostruzioni d’ambiente, postazioni multimediali, schede e reperti.

Città Alta ha perfino uno splendido “attico”, il castello di San Vigilio

L’attico di Città Alta si chiama San Vigilio, raggiungibile con una funicolare entrata in servizio nel 1912. Una breve camminata porta, poi, al piccolo piazzale della chiesa di San Vigilio, straordinario belvedere sulla pianura e su Città Altà. San Vigilio ospita un antico Castello, che nel tempo ha subito notevoli trasformazioni fino ad assumere le sembianze dell’attuale parco, e la pittoresca chiesa di San Vigilio.

Nel ventre dei baluardi delle Mura venete i cunicoli conducono le antiche cannoniere

Non si può lasciare Città Alta senza aver prima visitato i baluardi delle Mura veneziane, che nascondono internamente un complesso sistema di cannoniere, sortite e cunicoli. Alcuni baluardi sono aperti al pubblico e mostrano tutta la potenza e l’efficacia del sistema difensivo cittadino.

Nella Città bassa ci sono il teatro Donizetti, inaugurato nel 1791…

Ai piedi di una Città Alta dalle mille bellezze antiche, brulica una città bassa piena di vita, attraversata da viale Papa Giovanni, tracciato nell’Ottocento per unire la stazione con Porta Nuova e i suoi propilei realizzati da Antonio Pagnoncelli nel 1837. Da Porta Nuova parte via Vittorio Emanuele, che collega il centro alla stazione della funicolare per Città Alta e a porta Sant’Agostino, uno degli ingressi al borgo fortificato. Perpendicolare a viale Vittorio Emanuele, sul tracciato di un sentiero selciato che collegava i borghi commerciali di Sant’Antonio a est e di San Leonardo a ovest, si sviluppa il Sentierone, quello che da centinaia di anni è la tipica passeggiata domenicale dei bergamaschi. Lungo il suo percorso trovano spesso posto fiere, esposizioni e manifestazioni pubbliche, commercial, spettacoli. Sulla prosecuzione del Sentierone c’è la strada dello shopping cittadino, via XX settembre, l’arteria commerciale più importante ed esclusiva di Bergamo. Attorno al crocevia fra Sentierone e viale Vittorio Emanuele si sviluppa il Centro Piacentiniano, che deve il suo nome all’architetto romano Marcello Piacentini, un insieme di edifici affacciati su piazza Vittorio Veneto e piazza Dante: grandi palazzi storici divenuti sedi bancarie, la Torre dei Caduti, la Camera di Commercio, il Tribunale e il Quadriportico del Sentierone. Di fronte al Quadriportico, si erge il Teatro Gaetano Donizetti, inaugurato da Giovanni Francesco Lucchini nel 1791 e ricostruito dopo un grave incendio, mentre alla fine del Sentierone c’è la chiesa dei santi Bartolomeo e Stefano, ricostruita nella prima metà del Seicento. Se Città Alta rappresenta il luogo di culto dei bergamaschi, il pianterreno di Bergamo è ricco di arte e cultura e ospita una serie di musei dal grande interesse.

… il museo diocesiano Bernareggi con la trinità di Lorenzo Lotto…

In via Pignolo 76 si trova il Museo Diocesano Adriano Bernareggi, situato nel cinquecentesco palazzo Bassi-Rathgeb. Ospita numerosi reperti liturgico, icone di culto e opere provenienti dal territorio bergamasco, soprattutto di tema religioso. Al suo interno si trova anche la Trinità di Lorenzo Lotto, dipinta intorno al 1519 per la Confraternita dei Disciplini della distrutta chiesa della Trinità, che sorgeva poco distante.

La Pinacoteca Carrara custodisce opere di Botticelli, Raffaello, Mantegna…

Il centro pulsante della vita artistica cittadina risiede in via San Tomaso. Su un lato della strada, dove la strada si apre fino a diventare piazza Giacomo Carrara, si trova la pinacoteca dell’Accademia Carrara, una delle più importanti gallerie d’Italia che ospita alcuni capolavori assoluti dell’arte. Raccoglie opere di Botticelli, Raffaello, Tiziano, Lotto, Mantegna, Bellini, Moroni, Foppa, Pisanello, Frà Galgario e Piccio. L’edificio è stato recentemente restaurato e si presenta ai visitatori dell’Expo al massimo del suo splendore.

… la Galleria d’arte moderna Morandi, Boccioni, Manzù, De Chirico, e Kandinsky

La Gamec, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, nata del 1991. Nelle sue sale si trovano, tra le altre, opere di Morandi, Boccioni, Manzù, De Chirico, e Kandinsky, ma è possibile ammirare anche disegni industriali, videoinstallazioni e vecchie pellicole cinematografiche.

I commenti sono chiusi