Architetti & Designer

C’è chi, come Le Corbusier, un cognome divenuto sinonimo dell’arte di saper costruire, ha definito l’architettura “un gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce; chi, come Mies Van der Rohe, il padre del Seagram Building di New York, ha visto nell’architettura la “chiarezza costruttiva portata alla sua espressione esatta”, ma anche chi, come Giancarlo De Carlo, anch’egli architetto, ha affermato che l’architettura “è troppo importante per essere lasciata agli architetti”. Una cosa è certa: l’architettura è stata, è e sarà sempre un elemento determinante per la qualità della nostra vita. Perché come ha ricordato l’architetto bergamasco Attilio Pizzigoni, citando un altro illustrissimo architetto, Renzo Piano, in un suo scritto pubblicato sul volume Progetto Bergamo 2015, “un brutto libro si può non leggere, una brutta musica si può non ascoltare, ma il brutto condominio che abbiamo di fronte a casa lo vediamo per forza. E questa è una responsabilità grave nei confronti delle generazioni future”. Concetti condivisi dai numerosi architetti, a cominciare da Carlos De Carvalho, architetto portoghese trapiantato a Bergamo, che sottolinea un aspetto sempre più fondamentale per il futuro dell’architettura: la capacità di costruire il più naturalmente possibile, realizzando case e uffici, negozi e capannoni in grado di rispettare l’ambiente.

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