Ballo e Canto

Quando gli uomini hanno sentito l’esigenza di comunicare, hanno iniziato a usare gli strumenti a loro disposizione. E prima ancora di utilizzare il linguaggio, hanno scelto il proprio corpo. Gesti, movimenti e posture sono stati i primi strumenti espressivi che, una volta codificati, hanno dato vita alla danza. Arte scenica, insieme con teatro e a musica, nei secoli di storia dell’uomo, strumento di divertimento e socializzazione negli ultimi decenni, quando i riti di iniziazione dei giovani di ogni ceto e cultura del mondo civilizzato iniziano sui gradini di una discoteca. Da quelle vip, come la Capannina di Forte dei Marmi o la Bussola di Focette, sempre in Versilia, a quelle assolutamente trasgressive come quelle di Ibiza, Amnesia e Pacha su tutte, alter ego europee del mitico Studio 54 newyorchese, locale che fece della stravaganza e degli eccessi il suo marchio di fabbrica. Anche se i caratteri distintivi di ogni discoteca sono il genere musicale e le piste da ballo, sempre più spesso i locali si trasformano in luoghi di socializzazione più che in zone dove muoversi a ritmo di musica. Andare in discoteca non significa voler ballare. È un modo per conoscere persone nuove e per aumentare il proprio giro di amicizie. Un obiettivo di certo facilitato dall’abilità in pista, abilità che si raggiungere e migliorare sempre più frequentando i migliori corsi di ballo. Come quelli proposti dalla scuola Euphoria dance di Spirano, dove migliaia di persone hanno imparato tutti i segreti di dei balli caraibici (salsa, bachata, merengue, rueda); dalle danze latino americane (samba, cha cha cha, rumba, paso doble e jive) della danza mediorientale, o più comunemente chiamata danza del ventre; del tango e del boogie woogie, dell’hip hop e del tip tap, dell’acrobatic dance modern jazz. Senza dimenticare (gettonatissimi) i corsi di valzer inglese e viennese, tango, slow fox trot, quick step…

Euphoria Dance, balla che ti passa

Probabilmente aveva ragione Robert Altman, il grande regista  di Mash,  Pret-a-porter e Radio America, quando affermava che "i ballerini possono realizzare l'impossibile" e che "tutti vorremmo essere come loro".  Un desiderio che può nascere da mille ragioni diverse (c'è chi lo sceglie semplicemente perché ama il ballo; chi perché aiuta a conoscere nuovi amici e,...
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