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Era il 1782 quando Antonio Beauvillier affisse nella sua Grande Taverne de Londres un cartello con scritto “venite e io vi ristorerò”. L’innovativo imprenditore era diventato il primo ristoratore e il suo locale, ufficialmente, l’antesignano dei ristoranti. Adesso sono pochi i centri abitati che non ospitano un locale in grado di soddisfare le esigenze del palato. La variabile principale nella scelta di un ristorante è sempre la qualità dei piatti e del servizio, ma c’è chi ha puntato in altre direzioni per attirare clienti. A Riga, in Lettonia, si può mangiare da Hospitalis, dove le cameriere sono vestite da infermiere e, fra barelle e flebo, possono, a richiesta, imboccare i clienti. A Bangkok, in Thailandia, il proprietario di Cabbages and Condoms (letteralmente cavoli e profilattici) fa indossare ai suoi camerieri dei copricapi a forma di profilattico. Ovviamente, si tratta di un fanatico del sesso sicuro. In Transilvania, sulla vera casa del Conte Vlad, è sorto il Club Count Dracula. Sconsigliato ordinare bistecche al sangue. In Italia, infine, a Vacone, c’è il ristorante Solo per due, luogo ideale per una indisturbata cena a lume di candela e rigorosamente da non prendere in considerazione per una serata con gli amici. A chi vuole organizzare sia una cena romantica sia una serata con gli amici (ma anche cene o pranzi di lavoro) Bergamo ha ormai molto da offrire. Bellissimi locali, ottimi chef, cantine d’autore…. Alcuni nomi da annotate in agenda? Lo scenografico e straordinario Baretto di San Vigilio, di Beppe Acquaroli; l’Osteria della Brughiera, di Stefano Arrigoni, angolo di Toscana alle porte di Bergamo; l’Osteria Bacco Matto, di via San Giovanni Bosco a Bergamo, patria delle carni e degli ottimi vini…
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