Tennis club, giocare è un diritto (e un rovescio)

Il sogno è diventare il nuovo Roger Federer. Magari quello di qualche anno fa, meno oberato dalle incombenze paterne e più attento agli impegni tennistici. L'obiettivo reale, è invece quello di apprendere i rudimenti del tennis per togliersi qualche soddisfazione sportiva e soprattutto, divertirsi e mantenersi in forma praticando uno degli sport più belli in assoluto. E alla portata di moltissimi: il tennis, da qualche decennio ormai, ha infatti smesso di essere una disciplina riservata ai più abbienti  ed è diventato uno sport che appassiona le persone di ogni estrazione sociale (i costi dei corsi partono dai 350 euro e per una racchetta si aggirano fra i 100 euro e i 170 euro per una racchetta da agonista). Merito di una popolarizzazione voluta per aumentare il numero dei tesserati alla ricerca di quei talenti, soprattutto in campo maschile, che in Italia mancano ormai da troppi anni.

Dal 1926 insegnamo a giocare. Per divertirsi e per vincere...

Il primo step di quella lunga e difficilissima scalata che porta i vertici tennistici parte dalle scuole tennis e, a Bergamo, dalla scuola del Tennis Club, il circolo per eccellenza, attivo dal lontano 1926. Il primo presidente, Pietro Zanchi, mise subito in chiaro la vocazione organizzativa del club, organizzando nel 1930 un Torneo nazionale di tennis.

Per scoprire i segreti di ogni colpo venite a vedere il Challenger Atp

Da allora, è stato un susseguirsi di successi, impreziositi dalla collaborazione all'organizzazione del Challenger Atp che negli ultimi anni hanno portato a Bergamo campioni del ranking mondiale come Fabrice Santoro, Andreas Seppi o Simone Bolelli o i giovanissimi Wilfried Tsonga e Ernests Gulbis, giusto per fare alcuni nomi.

Nella bacheca del club c'è anche lo scudetto italiano assoluto

La vocazione agonistica del circolo, è stata tenuta alta dai titoli italiani a squadre Under 18 maschile (1983), serie C maschile (1984), Over 45 maschile (1991) Serie A indoor maschile (1995), Serie B2 maschile (2000). E sotto la guida di Nuccio Longhi sono arrivati i risultati più eclatanti: lo scudetto italiano assoluto, il titolo italiano di Massimo Dell'Acqua, la vittoria in serie A" con la terza promozione in altrettanti anni.
Ma il vertice, per i tennis bergamasco, resta ancora molto lontano. E da lontano bisogna partire per raggiungerlo.

Un team di insegnanti guida dal primo diritto al serve and volley

La scuola tennis diretta dal maestro nazionale Fabrizio Albani e il suo staff composto dai maestri Eugenia Ravasio, e Chicco Signorelli, l'istruttore Hans Mazzoleni, compongono un team tecnico in grado di accompagnare i bambini dai primi diritti fino al serve and volley attraverso un'attività che parte dal minitennis per passare dai corsi di base Sat, dalla preagonistica, dall'agonistica.

A Valtesse vi aspettano  sette campi in terra rossa...

La location dove il Tc Bergamo svolge la sua attività è l'ormai storica sede di Valtesse (dove il circolo si è spostato nel 1962), con i suoi sette campi da tennis in terra battuta, cinque dei quali coperti.

... ma anche una piscina, una palestra, bar, ristorante...

Al numero 11 di via Ruggeri da Stabello, tuttavia, è possibile vivere l'attività sportiva a 360 gradi grazie alla nuovissima piscina (coperta nel periodo invernale) e alla palestra attrezzata. E poi, per i momenti di relax dopo una sfida particolarmente faticosa, ci sono a disposizione bar, ristorante, sala da biliardo e sala televisione. Dove guardarsi, magari in compagnia, le più esaltanti sfide degli Australian Open, degli Open di Francia, degli Us Open o quelle che si giocano nel tempio mondiale del tennis, Wimbledon. Campi dove, un giorno, chissà...

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