La Cattedrale di Sant’Alessandro, familiarmente definita dai bergamaschi “Il Duomo”, è stato il primo grande luogo di culto cattolico della città di Bergamo? Possiamo certamente sostenere che non lo sia stato. Infatti un’epigrafe presente sul lato destro dell’edificio attesta l’esistenza di una Basilica paleocristiana (V secolo d.C.) dedicata a San Vincenzo, che si pensava fosse stata eretta nei pressi della Porta Sant’Alessandro, una delle attuali quattro porte d’accesso alla Città Alta, ma della quale non sarebbe purtroppo rimasta traccia alcuna. Le guide turistiche la descrivevano come una grande struttura, profonda una cinquantina di metri e larga quasi venti, semplice e imponente allo stesso tempo, costituita da tre navate sorrette da due file di colonne. Tale grandiosità rappresentava la testimonianza di come doveva essere cospicua la prima comunità cristiana nella bergamasca, costituita, molto probabilmente, da prigionieri romani cristiani di origine orientale, i “damnati ad metalla”, condannati a lavorare nelle miniere di ferro e sassi in alta Val Seriana. Una volta resi liberi si sarebbero spostati creando diverse comunità anche a Bergamo e riconoscendo in San Vincenzo di Saragozza martire, il proprio patrono. Come scrisse il poeta e pittore inglese William Blake: “ciò che è oggi dimostrato fu un tempo solo immaginato”. Sotto il pavimento si celavano da secoli mosaici, tombe, suppellettili… Anche per l’esistenza della Basilica paleocristiana di Bergamo la verità venne pian piano delineandosi a partire dal 2004. In quell’anno iniziarono gli scavi per il nuovo impianto di riscaldamento del Duomo e, come gran parte delle grandi scoperte, il caso volle […]
Museo della Cattedrale, il tesoro che non t’aspetti