Moda
L’abito non farà il monaco, ma fa sicuramente il manager, l’avvocato o il medico. E fa anche il poliziotto, il cuoco o il macellaio. Accettereste di pagare una multa comminata da qualcuno in pantaloni corti e in scarpe da tennis? O vi fidereste di salire su un aereo pilotato da un signore in tuta da ginnastica? O accettereste una sentenza emessa da chiunque con addosso jeans e felpa? Spesso i proverbi mentono o si applicano solamente alle eccezioni. E, sicuramente, questo dell’abito e del monaco è inapplicabile in Italia, la patria della moda, la nazione la cui economia viene portata sulle spalle dal prêt-à-porter e dal settore calzaturiero. Un’indagine di e-bay ha rivelato che negli armadi degli italiani ammuffiscono vestiti inutilizzati per 5 miliardi di euro e che oltre 35 milioni di italiani non indossano più di un quinto del proprio guardaroba. E, ancora, che circa il 40 per cento degli intervistati smette di usare parte dei suoi vestiti per una questione di gusto. Ecco, quello italiano è un popolo di buongustai, che apprezza la bellezza e crede che un bel vestito e un paio di scarpe di classe siano qualcosa di più che semplici accessori. Come sanno perfettamente anche i titolari dei migliori negozi di abbigliamento, calzature e accessori di Bergamo e provincia, come Noi Viola, Uomo Re, L’Uomo più…