Quando ancora si usciva dai negozi con in mano qualcosa e il possesso era davvero materiale,  il piacere di collezionare oggetti e di crearne di nuovi era un valore comune. E mentre le nuove generazioni combattono le loro battaglie per la leadership delle moderne compagnie sfoggiando la capacità di manovrare cellulari,  tablet e quant’altro,  chi ancora ricorda e prova piacere nel dare forma alla bellezza con le proprie mani entra nel negozio ModelGamba,  in via Garibaldi a Bergamo,  e si immerge placidamente in un mondo che poco ha da spartire con il Terzo Millennio. Fra promesse di galeoni dalle forme roboanti,  di modelli statici dalle dimensioni variabili realizzate con differenti materiali,  fra sogni di velocissimi aviomodelli,  di miniautomobili in grado di sfrecciare su asfalto o su percorsi sconnessi,  fra ricordi di rotaie,  scambi ferroviari e treni di ogni tipo,  l’amante del modellismo ha trovato il suo paradiso. Il modellista è un animale raro e particolare,  un perfezionista esigente,  uno che le cose le deve fare bene,  oppure non le fa. Entra in un negozio,  vede una scatola e una fotografia e inizia a immaginare. In una sorta di training autogeno vive in anticipo il piacere di togliere il cellophane che racchiude i singoli pezzi,  la sottile soddisfazione nel risolvere i problemi di montaggio,  l’immenso orgoglio di fissare l’ultimo pezzo e di poter mostrare a tutti la qualità del suo lavoro. Un lavoro manuale,  merce rara in questo millennio. Gli antropologi hanno stabilito che nei prossimi decenni il genere umano è […]