Il fascino dei passaggi segreti che conducevano nel cuore della fortezza, dove aveva la sua residenza il signore, quello dei trabocchetti che proteggevano il nucleo del castello e i suoi abitanti, e poi il mistero del ritratto di un uomo dalla lunga barba, fatto forse a Leonardo da Vinci che sarebbe stato ospite di Ludovico il Moro proprio per studiare il sistema difensivo della struttura, fra i più inattaccabili del tempo. Sono solo alcuni dei motivi per visitare la Rocca di Urgnano, magnifica e imponente costruzione nata con funzioni difensive, trasformata in castello dai Visconti e destinata, nella sua lunghissima storia, a ospitare re, regine e vari personaggi illustri tra i quali, molto probabilmente, anche il genio di Vinci. Un maniero in grado di far viaggiare i visitatori nel tempo, fino al lontanissimo 1016 quando, secondo un’antica pergamena conservata nella biblioteca civica di Bergamo, esisteva già un castello a Urgnano. La posizione in cui sorge la Rocca fu sicuramente determinata da scelte strategiche in quanto si trova in pianura all’incrocio tra due importanti vie di comunicazione: la strada “Francesca”, che ancora oggi unisce Milano a Brescia, e la “Cremasca” che congiunge Bergamo a Crema. La Rocca venne contesa aspramente tra varie illustri famiglie, tra le quali gli Hohenstaufen (di cui fu illustre membro Federico I detto il Barbarossa) che la cedettero ai Visconti. Passò poi agli Sforza, alla Repubblica di Venezia e al condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni che, a sua volta, la vendette al suo segretario Abondio Longhi. Fu infine acquistata da una […]
Castello di Urgnano, i misteri dei passaggi segreti