A chi gli chiede quale sia il suo gioiello più prezioso, Gianluigi Paganessi risponde senza esitare: sua figlia Chiara. Ed è impossibile dargli torto, guardando i due occhi azzurro turchese incastonati in un viso circondato di boccoli d’oro. Ma se è vero che agli occhi di un padre nessun gioiello può apparire più prezioso della propria figlia, è altrettanto vero che Gianluigi Paganessi è il “papà” di centinaia di altri straordinari gioielli creati nel corso di una carriera iniziata quasi per caso. Prima in un piccolo laboratorio artigiano in via Pignolo e, dal 2001, nel nuovo negozio di via Sant’Alessandro 4, all’interno di una riservata galleria di un’ elegante casa ottocentesca, punto d’approdo per decine d’innamorati che vogliono stupire la propria “lei” senza sbagliare, ma anche di appassionati di pietre e di clienti che desiderano gioielli assolutamente unici e personalizzati. Oggetti frutto di una sensibilità e di un gusto unici, uniti a un’abilità manuale naturale, affinata subito dopo gli studi, non sul “banchetto” di un orafo, ma nelle officine dove Gianluigi Paganessi, campione europeo di motociclismo e ottimo pilota di rally, preparava le proprie moto e auto alla vigilia di ogni corsa. Una passione nata per caso e cresciuta a tutta velocità Già, perchè la carriera di artigiano orafo di Gianluigi Paganessi è nata davvero per caso ed è legata a doppio filo alla passione per i motori. Era il 1992 e il giovane campione (ha studiato ingegneria meccanica motoristica a Modena) aveva deciso di aiutare un amico, scultore, incapace di […]
Paganessi, è l’orafo a impreziosire i gioielli