A Ersilia, una delle “Città Invisibili” dell’omonimo romanzo di Italo Calvino, in cui l’esploratore veneziano Marco Polo viene invitato dal Kublai Khan, imperatore del regno dei Tartari, a raccontargli il suo lungo viaggio e descrivergli le città che ha visitato, i legami di parentela e di amicizia sono messi in risalto da fili di colori diversi tesi tra gli angoli delle case. Gli stessi fili colorati che, otto secoli più tardi, Gianluigi Barcella, per tutti Gigi, titolare insieme con il socio di sempre Alberto Perico, di Crispi Up, in via XX Settembre a Bergamo,