Un gioiello architettonico incastonato nel verde tra il bosco dell’Allegrezza e il colle della Benaglia: è il Monastero di Astino, fondato nel 1107 dai monaci toscani di Vallombrosa e completato oltre 400 anni dopo con la costruzione del grande torrione di sud-ovest che sovrasta la vallata. Un tesoro rimasto per un periodo lunghissimo in stato d’abbandono fino a quando, nel 2013, sono iniziati i lavori di restauro decisi dalla Mia, la Congregazione della Misericordia Maggiore, che lo aveva acquistato nel 2007, e che lo hanno restituito al suo antico splendore. Un complesso tornato a vivere in occasione di Expo 2015 e che oggi accoglie numerosi visitatori, ospitando eventi, mostre e importanti iniziative a tema enogastronomico. Un’occasione per viaggiare, virtualmente, a ritroso nel tempo scoprendo gli antichi ambienti dove vivevano i monaci, ma anche per “muoversi” realmente passeggiando – magari dopo aver ammirato la bellissima Ultima cena, realizzata dal pittore fiorentino Alessandro Allori per il refettorio, attraverso la natura che circonda gli ex edifici religiosi immergendosi nell’incanto della valle D’Astino, riscoperta proprio grazia al restauro del suo monastero. Info: https://www.fondazionemia.it/it/astino