“L’idea,” racconta sorridendo, con uno di quei sorrisi che sembrano fatti apposta per trasmettere immediatamente una sensazione di piacere, di contentezza, le “è venuta all’improvviso, dopo un pomeriggio trascorso aiutando un’amica a rimettere ordine in un garage caotico”. Una vera e propria illuminazione, con tanto di flashback capace di riportarla, per qualche istante, a quand’era una bimbetta appena sedutasi sui banchi di scuola e la sua attività preferita era sistemare, prima ancora che la mamma le prendesse dall’espositore del negozio dove l’aveva portata per premiare il bel voto nel compito, le caramelle preferite. Un ordine visivo che, ricorda oggi, le “dava sollievo, esattamente come accade ancora oggi”, ogni volta che aiuta gli altri a organizzarsi. Una passione , quella di organizzare e aiutare a “riorganizzarsi” la vita, nel privato e sul lavoro, che Cristina Mazzucchelli, oggi trentacinquenne e madre di due figli, ha sempre avuto nel Dna e e ha deciso di trasformare in una professione, partendo, come spiega con l’aria un po’ “naif” dietro la quale appare però fin dalle prime parola una chiarezza di vedute nitidissima, da una parola chiave: ottimizzazione. Ma cosa propone la giovane imprenditrice che sembra l’incarnazione vivente di una famosa teoria di Tony Buzan, celebre consulente educativo londinese, secondo cui “La vera libertà mentale è la capacità di creare l’ordine dal caos.”? “Tutto parte da un’analisi profonda del bisogno, sia che riguardi un’azienda sia una persona”. Perché, come dice lei, “siamo tutti titolari di una piccola impresa: noi stessi”. Da far funzionare nel migliore […]