Bastonimania, mostra l’epoca doro del passeggio

Chi mai potrebbe immaginare Charlot senza il suo bastone? E zio Paperone minacciare nei momenti d’ira Paperino o Paperoga, Rockerduck e la Banda Bassotti senza la sua “bacchetta”? E, ancora, qualcuno ha mai visto un pastore condurre il proprio gregge senza questo preziosissimo sim bolo del comando che, in versioni decisamente più preziose, il faraone Tutankhamon volle portare con sé, nell'aldilà, addirittura in 132 esemplari? Utilizzato per manifestare il proprio potere, ma anche per difendersi o, semplicemente, per sostenersi nei momenti di difficoltà, il bastone ha attraversato i millenni, trasformandosi in uno status symbol. Diventando addirittura, nel 1600, l’oggetto di un irrefrenabile desiderio per migliaia di persone e scrivendo straordinarie pagine nella storia del costume e della moda, accessorio per differenziarsi dagli altri. Per poi diventare, come spessissimo accade per ciò che scompare dall’uso comune dopo un lungo periodo di splendore, oggetti da collezione, esemplari da scovare nelle botteghe dei rigattieri o nelle soffitte polverose. Oggetti capaci di far viaggiare nel tempo come quelli, oltre cento, in mostra fino al 3 novembre nelle sale espositive del Filandone di Martinengo, teatro della la speciale mostra: “Bastonimania. L’epoca d’oro dei bastoni da passeggio” con esposizione non solo di bellissimi esemplari, rigorosamente autentici e risalenti al periodo che va dalla fine del Seicento a metà del secolo scorso, ma anche abiti e accessori originali dell’Ottocento. Una mostra curata dai responsabili dell’associazione Pro Loco Martinengo Aps e dell’associazione Mondobastone capace di guidare i visitatori “alla scoperta di quest’accessorio  capace di combinare moda, eleganza ed autorevolezza in una mostra unica nel suo genere, che vede per la prima volta nella bergamasca una collezione così variegata” si legge nella presentazione della mostra resa possibile dalla messa a disposizione dei “protagonisti” da parte sia dell’associazione “Mondobastone” si e da diversi collezionisti privati. Pezzi d’arte unici nel loro genere, ognuno diverso per materiali, dal legno all'avorio, lavorazione, dimensioni e persino significati, passando da quelli che raffigurano tematiche ed episodi religiosi ai bastoni storici che ripercorrono, per esempio, l’invasione napoleonica dell’Italia. Esemplari con impugnatura o pomolo ma anche a forma di animale e persino bastoni “marini”, come un bellissimo bastone realizzato con un dente di capodoglio e il fusto in ossa di balena in bella mostra in una delle sedici vetrine allestite per l’occasione insieme a video di approfondimento e pannelli informativi.Gli orari per la visita sono dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18 con possibilità di visite guidate; il costo del biglietto d'ingresso è di 4 euro (5 con guida) con ingresso gratuito per chi ha meno di 25 anni e per le persone con disabilità. Venerdì 1 novembre è previsto anche un “Tour in carrozza nel borgo di Martinengo” a cura del Gruppo italiano attacchi (costo 10 euro incluso il biglietto alla mostra). Info: tel. 0363.988336; e mail info@martinengo.org

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