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Palazzo Spini, storia di un “legame” unico con la città

Palazzo Spini, storia di un “legame” unico con la città

A Ersilia, una delle “Città Invisibili” dell’omonimo romanzo di Italo Calvino, in cui l’esploratore veneziano Marco Polo viene invitato dal Kublai Khan, imperatore del regno dei Tartari, a raccontargli il suo lungo viaggio e descrivergli le città che ha visitato, i legami di parentela e di amicizia sono messi in risalto da fili di colori diversi tesi tra gli angoli delle case. Gli stessi fili colorati che, otto secoli più tardi, Gianluigi Barcella, per tutti Gigi, titolare insieme con il socio di sempre Alberto Perico, di Crispi Up, in via XX Settembre a Bergamo,

Nossana, dove nasce l’acqua che beviamo

Nossana, dove nasce l’acqua che beviamo

Andare alla scoperta delle sorgenti del Mississippi è impresa riuscita a un solo uomo, il bergamasco  Costantino Beltrami , vincitore di una sfida che nessun altro esploratore prima aveva saputo vincere:  percorrere a ritroso i quasi 4000 chilometri del fiume più lungo di tutte le Americhe fino a risalire al punto dove nasceva. Alla portata di tutti, bergamaschi e non,  è invece un’altra impresa: risalire alle sorgenti  della Nossana,

Fiera dei librai, piccoli lettori crescono

Fiera dei librai, piccoli lettori crescono

Sarà il Piazzale Alpini, nuovo spazio cittadino immediatamente  diventato punto  d’incontro, in particolar modo in occasione di eventi d’ intrattenimento e cultura , a ospitare la 63° Fiera dei librai Bergamo in calendario da sabato 28 maggio a domenica 5 giugno. Nove giorni di appuntamenti con romanzi, saggi e volumi per ragazzi ma anche con gli autori che trasformeranno la piazza in una grande libreria dove sarà possibile trovare un’ampia offerta di titoli. Una “location” (ancora una volta temporanea, dopo quella della passata edizione all’Ex Centrale di Daste e Spalenga, in attesa di tornare nel 2023 a vivere la tradizionale fiera dei librai indipendenti bergamaschi sul Sentierone, nel cuore della città) che offrirà un grande spazio espositivo di oltre 500 metri quadrati nella tensostruttura allestita per l’occasione, aperto al pubblico tutti i giorni dalle 12 alle 22. Fra le proposte non mancheranno anche quest’anno gli spazi dedicati alla lettura e attività per i più piccoli, pubblico particolarmente affezionato alla Fiera, con letture animate, ma anche spettacoli di giocolieri e laboratori creativi. La Fiera dei Librai Bergamo, la più antica d’Italia, è organizzata da Promozioni Confesercenti, Sindacato italiano librai e dalle librerie indipendenti aderenti a Li.Ber – Associazione librai bergamaschi, oggi rappresentate da Libreria Arnoldi, Cartolibreria Nani, Libreria Palomar, Il Parnaso libri&natura, Punto a capo libri. Per scoprire il programma dettagliato della manifestazione basta navigare sul sitofieradeilibrai.it e sulle pagine Facebook – Fiera dei Librai e Instagram -fieradeilibraibergamo

Castello di Malpaga, un po’ palazzo un po’ fortezza

Castello di Malpaga, un po’ palazzo un po’ fortezza

Essere a casa, tornare a casa, sentirsi a casa … Sono tutte espressioni che indicano quanto il luogo in cui si abita possa regalare un rassicurante senso di protezione e di intimità che, isolandoci dal resto del mondo, ci permette di creare un microcosmo che diviene nido e specchio della nostra personalità. Si può immaginare la casa di un artista contemporaneo come ricca di colori, forme e materiali originali, mentre l’abitazione di un ingegnere sarà lineare, squadrata, probabilmente total white e quella di una famiglia numerosa, estremamente disordinata, caotica e vivace. In realtà la psicologia ci insegna che, in casa, è l’animo dei suoi abitanti a emergere, indipendentemente dalla loro professione e dal loro ruolo sociale. Bando, quindi, agli stereotipi e andiamo a scoprire la residenza di uno dei più illustri personaggi storici a cui la terra bergamasca ha dato i natali: Bartolomeo Colleoni. Il Colleoni (1400-1475) fu probabilmente il più’ celebre capitano di ventura del XV secolo. Abile condottiero, uomo d’armi e signore della guerra, abituato a sangue, morte, violenza e ferocia, scelse come dimora per sé e per la propria famiglia ovviamente una fortificazione. Risalente al 1300 e quasi interamente distrutta, la dimora riprese vita a partire dal 1456 quando Bartolomeo la acquistò dal Comune di Bergamo e ne dispose non solo la ristrutturazione e il rafforzamento ma anche l’attenta decorazione degli interni e l’abbellimento di ogni sala. Al termine dei lavori, il castello di Malpaga si presentò come un’inespugnabile fortezza che proteggeva, al suo interno, una magnifica residenza: una scorza dura […]

Gromo, la montagna fortificata riporta al Medioevo

Gromo, la montagna fortificata riporta al Medioevo

Se un paese fa parte del circuito de I Borghi più belli d’Italia ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano un motivo ci sarà. In realtà, i motivi sono più di uno ed è dovere del curioso, turista o no, cercare di conoscerli. Stiamo parlando di Gromo, un piccolo borgo abbarbicato su un grumo (ecco da dove deriva il nome) di roccia che si eleva sul corso del fiume Serio. Una specie di enorme masso che sembra sbarrare la valle, proteso e protetto dai massicci del monte Redorta a nord e del monte Secco a sud. Il gromo è posto in posizione cruciale: sorge sulla confluenza del vorticoso torrente Goglio con il fiume Serio, risultando protetto su due lati, ed è punto di diramazione di due antichi percorsi transalpini verso il passo Portula e il passo d’Aviasco. Ora sono solo suggestive passeggiate, ma in passato sono stati importanti vie di comunicazione. Famoso nell’antichità per le sue miniere di ferro e di argento e per le sue fabbriche di armi bianche, Gromo mantiene nella parte alta dell’abitato il compatto tessuto medievale, con case in grossi blocchi di pietra aperte da logge e balconate, ed è un interessante e conservato esempio di borgata montana fortificata. Il centro storico conserva monumenti ragguardevoli come l’antico castello Ginami, del XIII secolo, la chiesetta di San Gregorio, che custodisce una bella pala del 1600 di Enea Salmeggia, e numerose case nobiliari risalenti al XV e XVI secolo. Meritano una visita anche la chiesa parrocchiale, dedicata ai […]

Predore, le terme riemerse dall’antica Roma

Predore, le terme riemerse dall’antica Roma

L’acqua considerata non solo come nutrimento di ogni forma di vita ma anche come strumento che favorisce la rigenerazione di corpo e mente, il rilassamento e la salute. Una tendenza estremamente moderna, che vede nelle strutture termali e nelle cosiddette Spa (sigla che sta in questo caso non per Società per Azioni ma per Salus per Aquam) i templi del benessere conseguibile attraverso l’acqua. Si tratta della rivisitazione di una pratica ben nota agli antichi romani che intuirono ogni potenzialità di questa preziosa risorsa tanto da riconoscere, oggi, che il grande Impero romano fu per eccellenza la civiltà dell’acqua. La bella storia d’amore tra i romani e l’acqua, ha lasciato una preziosa traccia di sé in una località della bergamasca dove questo elemento abbonda e caratterizza l’ambiente circostante. Si tratta di Predore, un piccolo paese che conta poco meno di 2000 abitanti, adagiato sulle rive della sponda occidentale del lago d’Iseo. Gli scavi per un cantiere edile hanno permesso di scoprire il tesoro sepolto L’esistenza nel suo sottosuolo di un grosso edificio di età romana era nota da tempo grazie a una serie di ritrovamenti, i primi dei quali risalenti al secolo scorso, che avevano portato in luce porzioni di murature e parti di pavimentazioni a mosaico. Furono gli scavi effettuati nel 2003 in occasione di un intervento edile, a portare alla luce reperti incredibili, che fecero immediatamente intuire la grandezza del sito che era rimasto sepolto per 2000 anni. La splendida villa romana su un’area di 15000 metri quadrati… Si proseguì quindi […]

Museo della Cattedrale, il tesoro che non t’aspetti

Museo della Cattedrale, il tesoro che non t’aspetti

La Cattedrale di Sant’Alessandro, familiarmente definita dai bergamaschi “Il Duomo”, è stato il primo grande luogo di culto cattolico della città di Bergamo? Possiamo certamente sostenere che non lo sia stato. Infatti un’epigrafe presente sul lato destro dell’edificio attesta l’esistenza di una Basilica paleocristiana (V secolo d.C.) dedicata a San Vincenzo, che si pensava fosse stata eretta nei pressi della Porta Sant’Alessandro, una delle attuali quattro porte d’accesso alla Città Alta, ma della quale non sarebbe purtroppo rimasta traccia alcuna. Le guide turistiche la descrivevano come una grande struttura, profonda una cinquantina di metri e larga quasi venti, semplice e imponente allo stesso tempo, costituita da tre navate sorrette da due file di colonne. Tale grandiosità rappresentava la testimonianza di come doveva essere cospicua la prima comunità cristiana nella bergamasca, costituita, molto probabilmente, da prigionieri romani cristiani di origine orientale, i “damnati ad metalla”, condannati a lavorare nelle miniere di ferro e sassi in alta Val Seriana. Una volta resi liberi si sarebbero spostati creando diverse comunità anche a Bergamo e riconoscendo in San Vincenzo di Saragozza martire, il proprio patrono. Come scrisse il poeta e pittore inglese William Blake: “ciò che è oggi dimostrato fu un tempo solo immaginato”. Sotto il pavimento si celavano da secoli mosaici, tombe, suppellettili… Anche per l’esistenza della Basilica paleocristiana di Bergamo la verità venne pian piano delineandosi a partire dal 2004. In quell’anno iniziarono gli scavi per il nuovo impianto di riscaldamento del Duomo e, come gran parte delle grandi scoperte, il caso volle […]

Alzano, dove il legno è più prezioso che mai

L’Italia nasconde straordinari tesori artistici in ogni suo angolo, spesso in piccolo comuni semisconosciuti, fuori dalle grandi rotte del turismo. Tesori che se invece di essere celati in un piccolo centro, magari di poche migliaia di abitanti, fossero custoditi nelle grandi capitali del turismo sarebbero famosi in tutto il mondo.  Ospitato in una cittadina, in apparenza senza particolari attrattive turistiche, Alzano Lombardo, a una manciata di chilometri da Bergamo sulla strada che sale verso la Valle Seriana, c’è uno di questi tesori che per la sua bellezza mozzafiato meriterebbe d’essere visitato da milioni di turisti: è quello rappresentato dalle tre sagrestie in legno realizzate dalla più straordinaria bottega di artisti del legno, quelli della famiglia  Fantoni (aiutati fa un’altra grandissima famiglia di scultori e intagliatori, i Canina) a partire dal 1679  nella Basilica di San Martino. Se quelle sagrestie fossero a Roma avrebbero milioni di visitatori Tre sagrestie, progettate da Girolamo Quadrio sul lato occidentale della chiesa, disposte a forma di una  grande “L” che abbraccia dall’esterno la Cappella del Rosario, alle quali si può accedere sia dall’interno della Basilica, sia da palazzo Pellicioli, attualmente sede del Museo d’Arte Sacra San Martino. Tre sagrestie, completate in poco più di un quindicennio, dove i visitatori si fermano mediamente molto più che durante la visita ad altri monumenti, incantati dalle raffigurazioni “disegnate” con migliaia di impercettibili colpi di scalpello e altri antichi attrezzi, cogliendo la meraviglia dei colori del legno delle sue nervature… Gli armadi e le grandi credenze intarsiate custodiscono il genio di Andrea Fantoni Nella  prima sagrestia , su ognuno dei due lati maggiori, ci sono tre grandi nicchie con armoniosamente inseriti sei grandi armadi: i “credenzoni”, letteralmente ricoperti di cariatidi, telamoni, cartigli, racemi, maschere, opera della bottega dei Fantoni, allora guidata da Grazioso il Vecchio, padre di Andrea Fantoni, autentico genio della scultura in legno. Quattro armadi laterali più piccoli sono sovrastati dalle raffigurazioni dei Padri della Chiesa, Agostino, Gerolamo, Gregorio Magno e Ambrogio, mentre i gruppi statuari dei due grandi armadi centrali raffigurano il primato assoluto del magistero della Chiesa Cattolica su ogni forma di eresia, culminando nella Gloria di San Pietro Martire di San Martino di Tours. I credenzini mostrano invece tutta la bravura della bottega dei Caniana La seconda sagrestia, a forma quasi quadrata, coperta da una volta a botte impreziosita da stucchi e affreschi, ospita i “credenzini”, bancali i cui sportelli sono stati decorati dagli artisti della bottega dei Caniana con una profusione di animali resi fantastici dal gioco delle sfumature e delle venature del legno. Sculture in legno di bosso, con figure allegoriche di Virtù, tutte opera dei Fantoni, modulano invece la superficie degli sportelli stessi mentre la complessa cimasa, sempre opera della bottega di Rovetta, raffigura, scolpiti nel legno di noce, ben trentadue scene di martirio dai tratti fortemente drammatici e di crudo realismo. Il legno racconta la meraviglia di fiori, animali, strumenti musicali, paesaggi… A queste si alternano ovali in bosso con storie del Vecchio (la vita di Mosè) e del Nuovo Testamento (la vita di Gesù). La terza Sagrestia offre ai […]

Selvino 5, 6 e 7 giugno

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Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Aldo Descrovi

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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Fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini, idraulici, elettricisti, parquettisti e piastrellisti, installatori e manutentori d’impianti di riscaldamento o raffrescamento, impianti antifurto o domotici, antennisti, professionisti nel trattamento di cotto, parquet e marmo, nelle disinfestazioni, del giardinaggi… Chi cerca un artigiano per eseguire lavori in casa, in ufficio, in negozio qui può trovare un’ampia offerta…

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passo dopo passo curiamo cuore, ossa...

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