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I mille volti di Bergamo, fra castelli, chiese, musei…

I mille volti di Bergamo, fra castelli, chiese, musei…

Viaggiare nella storia, nell’architettura, nell’arte: per farlo basta varcare l’ingresso dei castelli di Solza, Pumenengo, Pagazzano, Martinengo, Malpaga, Romano di Lombardia, o della Rocca di Urgnano. Oppure “navigare” fra le stanze dell’accademia Tadini, che si specchia sul lago a Lovere, entrare nel Palazzo dell’orologio o nella casa con affrescata la Danza macabra a Clusone, circondati dalla maestosa bellezza delle Prealpi orobiche… La provincia di Bergamo offre una montagna di proposte per un percorso turistico lungo qualche giuorno, oppure per una gita fuori porta in giornata… Il Medioevo rivive nel castello di Solza, dove nacque il signore dei condottieri La zona a sud della provincia di Bergamo, la parte più esposta, nel Medioevo, alle brutalità della violenza di eserciti di passaggio e non solo, è disseminata di fortezze dal fascino antico. A partire dal castello di Solza, luogo di nascita di Bartolomeo Colleoni. Un castello dalle dimensioni contenute e dal modesto impianto trecentesco che, comunque, vale la pena di visitare anche solo per avere dato i natali a uno dei più grandi condottieri di sempre. Il castello si sviluppa su una pianta quadrilatera ed è stato costruito su un falsopiano che si affaccia all’alveo dell’Adda, circondato, ma indipendente, dal borgo. Il complesso è composto dai resti di una torre e di una cinta muraria, che racchiude una corte. Sulla cinta muraria si intravedono i resti dei merli, realizzati successivamente al primo impianto e poi sacrificati ad esigenze residenziali. Tre torri anziché quattro rendono inconfondibile il castello di Pumenengo Lungo quelle che […]

Città Alta, le vie della salita sono infinite

Città Alta, le vie della salita sono infinite

Non è una guida “di” Città Alta, ma una guida “a” Città Alta, con i vari percorsi che portano a salire i colli di Bergamo Alta arrivando alle quattro porte di accesso della città medievale, in qualsiasi stagione, a piedi o in bicicletta. Trentatrè itinerari e innumerevoli varianti, per un totale di 115 strade , scalette, funicolari e sentieri per salire alle porte del borgo storico “raccontati” e mostrati in 184 pagine con fotografie a colori suddivise in cinque sezioni che rappresentano cinque zone di partenza delle passeggiate: Centro città, Conca d’Oro, Conca d’Astino , Fontana e Sombreno, Anello di San Vigilio- Versante Nord, con cartine dettagliate , descrizioni dei tracciati e varie notizie utili. Tutto questo è “Alle porte di Città Alta”, piccola guida divenuta un classico delle guide escursionistiche dedicate a Bergamo, come testimonia del resto il fatto che il volume è giunto alla sua settima edizione impreziosita da un inserto di 16 pagine che aiutano a riconoscere la flora spontanea che è possibile incontrare lungo i percorsi. Completa la guida la mappa “Dalle porte di Citta’ Alta”: cinque itinerari per scoprire la bellezza di Città Alta partendo da ciascuna delle quattro porte di accesso presenti nelle Mura, non solo percorrendo il frequentatissimo asse centrale (itinerario 5) ma proponendo altri quattro percorsi, meno noti e meno affollati. Uno strumento essenziale (acquistabile on line navigando sul sito di Elle Libri) libreria on line realizzata da Guido Lorenzelli, discendente di una dinastia che ha “invitato” alla lettura migliaia di bergamaschi […]

Accademia Tadini, l’arte si specchia nel lago

Accademia Tadini, l’arte si specchia nel lago

Non c’è bisogno di raggiungere il Louvre di Parigi o la Galleria Borghese a Roma per contemplare da vicino opere dello scultore che estrasse dal marmo bianco capolavori come Amore e Psiche o la splendida Paolina Bonaparte, mollemente adagiata su un giaciglio di pietra che flette sotto il peso del suo corpo. Ad una quarantina di chilometri da Bergamo, nell’elegante cittadina di Lovere, è possibile ammirare alcuni capolavori di colui che è considerato uno dei più talentuosi artisti della scultura italiana di ogni tempo: Antonio Canova. Le sue opere si trovano all’interno del complesso dell’Accademia di Belle Arti Tadini, imponente residenza che spicca sul resto dei palazzi affacciati sulla riva del Lago d’Iseo. Nello splendido stabile

Trescore, la nostra piccola Cappella Sistina

Trescore, la nostra piccola Cappella Sistina

In un immaginario valzer dei tesori artistici siti in terra bergamasca, i castelli, le basiliche e le grandi dimore storiche farebbero bella mostra di sé con il loro incedere nobile e maestoso, le tele e le statue danzerebbero agili volteggiando in libertà mentre le chiese procederebbero in modo ordinato e regolare. In un angolo, piccola e poco desiderosa di esibirsi, ci sarebbe lei, la cappella della villa Suardi a Trescore Balneario, talmente timida da andare a rifugiarsi tra le fronde degli alberi secolari del parco. Questa piccola chiesetta, dalla semplice architettura rustica e coperta da falde in legno, fu fatta erigere nel Quattrocento dalla famiglia bergamasca dei Suardi, tra i nobili di più antico lignaggio a livello nazionale, allo scopo di renderla un oratorio per confortare i viandanti e oggi la si può trovare poco al di fuori del centro abitato della cittadina termale, lungo la strada che collega la città di Bergamo al Passo del Tonale. Le antiche scuderie e il parco conducono al capolavoro di Lorenzo Lotto… Per poterla visitare è necessario attraversare l’area delle antiche scuderie del Palazzo e un caratteristico parco, in cui il profumo degli antichi bossi e la quiete della lussureggiante vegetazione aiutano a predisporre l’animo dell’ospite alla contemplazione di ciò che sta per scoprire. È varcando la soglia del piccolo edificio che lo stupore prende il sopravvento: un tripudio di colori crea una miriade di personaggi, città, montagne, animali, cieli, terre, alberi e frutti in una ricerca di spazio e di espressione che va ben oltre […]

Eremo di San Patrizio, un pozzo di spiritualità

Eremo di San Patrizio, un pozzo di spiritualità

Impossibile sapere se il nome sia stato scelto perché anche qui sarebbe trovato un pozzo di San Patrizio che scendeva fino a lambire le acque del fiume Serio. Di certo anche dall’eremo di San Patrizio, edificio simile a una fortezza a picco sul fiume, le cui mura massicce sembrano un tutt’uno con lo sperone di roccia sul quale è aggrappato alle pendici del monte Cavlera, a Colzate, all’imbocco della valle Seriana, è possibile “pescare” (esattamente come dal celebre pozzo senza fondo da cui secondo la leggenda si aprivano le porte del Purgatorio) insieme a spiritualità e misticismo,  storie fantastiche.

Bastonimania, mostra l’epoca doro del passeggio

Bastonimania, mostra l’epoca doro del passeggio

Chi mai potrebbe immaginare Charlot senza il suo bastone? E zio Paperone minacciare nei momenti d’ira Paperino o Paperoga, Rockerduck e la Banda Bassotti senza la sua “bacchetta”? E, ancora, qualcuno ha mai visto un pastore condurre il proprio gregge senza questo preziosissimo sim bolo del comando che, in versioni decisamente più preziose, il faraone Tutankhamon volle portare con sé, nell’aldilà, addirittura in 132 esemplari? Utilizzato per manifestare il proprio potere, ma anche per difendersi o, semplicemente, per sostenersi nei momenti di difficoltà, il bastone ha attraversato i millenni, trasformandosi in uno status symbol. Diventando addirittura, nel 1600, l’oggetto di un irrefrenabile desiderio per migliaia di persone e scrivendo straordinarie pagine nella storia del costume e della moda, accessorio per differenziarsi dagli altri. Per poi diventare, come spessissimo accade per ciò che scompare dall’uso comune dopo un lungo periodo di splendore, oggetti da collezione, esemplari da scovare nelle botteghe dei rigattieri o nelle soffitte polverose. Oggetti capaci di far viaggiare nel tempo come quelli, oltre cento, in mostra fino al 3 novembre nelle sale espositive del Filandone di Martinengo, teatro della la speciale mostra: “Bastonimania. L’epoca d’oro dei bastoni da passeggio” con esposizione non solo di bellissimi esemplari, rigorosamente autentici e risalenti al periodo che va dalla fine del Seicento a metà del secolo scorso, ma anche abiti e accessori originali dell’Ottocento. Una mostra curata dai responsabili dell’associazione Pro Loco Martinengo Aps e dell’associazione Mondobastone capace di guidare i visitatori “alla scoperta di quest’accessorio  capace di combinare moda, eleganza ed […]

Santicoli, il punto di vista rende unica la foto

Santicoli, il punto di vista rende unica la foto

“Per affrontare il destino bisogna osservare le cose da un’altra prospettiva.” Difficile visitare la mostra fotografica di Andrea Federico Santicoli allestita alla Galleria Ceribelli di Bergamo, in via San Tomaso, uno dei luoghi “cult” per chi ama l’arte in ogni sua espressione,  e non pensare alla frase della scrittrice umbro-genovese Silvia Zancheddu. Già, perché ogni scatto sembra riflettere un’altra prospettiva, un altro punto di vista sui panorami circostanti, e perché la storia di Andrea Federico Santicoli racconta di un destino particolare, che in seguito a un incidente in moto l’ha costretto su una sedia a rotelle. Seduto sulla quale ha saputo cogliere immagini bellissime che Arialdo Ceribelli non ha esitato un solo istante a trasformare in una mostra che non poteva che avere un solo titolo: Punto di vista. “Un titolo che si riferisce all’insolita prospettiva da cui Andrea guarda il mondo: la sedia a rotelle”, come scrive Marta, figlia di Arialdo che con la madre Antonella collabora alla gestione della galleria e degli eventi, riassumendo la “carriera” da fotografo di Andrea Federico Santicoli. Carriera recentissima (solo nel 2020 ha acquistato la sua prima macchina fotografica facendo i primi scatti a colori, ben presto “convertiti” in bianco e nero, iniziando a girare il mondo con l’inseparabile Leica M Monochrom, cercando di cogliere ogni volta, in ogni soggetto “l’attimo fuggente” che solo in pochi sanno vedere, immortalando – e rendendoli letteralmente immortali – persone, innanzitutto, ma anche montagne e laghi, perfino portoni o muri) ma già “importante” come testimoniano gli scatti […]

Basilica di Gandino, l’ “altra” Santa Maria Maggiore

Basilica di Gandino, l’ “altra” Santa Maria Maggiore

“Chi non viene a Gandino è un cretino… “. Orietta Pinetti, docente universitaria bergamasca, non ha esitato a utilizzare le parole, come sempre provocatorie, di Vittorio Sgarbi per introdurre il proprio articolo pubblicato sul periodico VAL Seriana dedicato alla Basilica di Santa Maria Assunta in Gandino. Un’affermazione (fin troppo edulcorata, se paragonata ad altre esternazioni fatta dal critico d’arte e nell’occasione “esternata” prendendosela con se stesso), che Vittorio Sgarbi ha fatto in occasione della sua visita alla monumentale chiesa nel 2016, per sottolinearne l’incredibile bellezza capace, ha affermato il celebre critico “di sorprendere perfino uno come me che ha visto tutto…”. Una sorpresa che del resto hanno provato anche moltissime altre persone, a volte capitate per caso in questo angolo di valle, entrate a visitare la basilica e rimaste letteralmente sbalordite da quello che, ha scritto Orietta Pinessi sul “Val” come tutti chiamano familiarmente la rivista editata da Promoserio, “uno dei monumenti più significativi non solo di Bergamo, ma della Lombardia”. Una Basilica tanto imponente costruita nel 1200, riedificata agli inizi del 1400 e “rifatta una terza volta fra il 1623 e il 1640 con la costruzione della stupefacente cupola centrale (e annunciata a distanza dal campanile alto 74 metri con la cupola mitteleuropea a cipolla, e una cuspide rivestita in rame nel 1677 da operai di Bolzano e Merano alta 13 metri) quanto ricca di tesori, in gran parte dono della famiglia Giovanelli, mercanti di lana originari proprio di Gandino tanto ricchi quanto generosi da finanziare la realizzazione dell’altare […]

Gianfranco Chiesa, il mio giro del mondo in 40 anni

Gianfranco Chiesa, il mio giro del mondo in 40 anni

Nell’autentica  montagna di libri custoditi sui ripiani delle librerie di casa spiccano quelli scritti da Jules Verne con, in bella vista, “Il Giro del mondo in 80 giorni”, affiancato da “Viaggio al centro della terra”, da “Ventimila leghe sotto i mari”, da “”Intorno alla luna”. Libri che Gianfranco Chiesa ha letto, divorandoli letteralmente, da giovane  (e in qualche caso riletto a distanza di anni e perfino decenni) e dei quali potrebbe, in qualche caso,  tranquillamente scrivere una riedizione. E senza neppure bisogno di ricorrere alla fantasia che di certo non difettava al grande scrittore d’avventure francese  considerato un padre della moderna fantascienza. Potrebbe farlo, Gianfranco Chiesa, per esempio, per un “sequel” del racconto che ha come protagonista Phileas Fogg , il ricco esponente dell’alta società inglese socio del Reform Club (uno dei più celebri  club per gentiluomini  di  Westminster, vicino a Buckingham Palace, con la sede in Pall Mall, strada divenuta celebre anche per essere stata fra le prime della capitale del Regno a essere illuminata a gas)  che alla fine del 1800 fece una scommessa con i soci del proprio club: avrebbe compiuto il giro del mondo in 80 giorni, pena la perdita di 20mila sterline, somma considerevolissima per l’epoca. Un viaggi,  portato a termine in compagnia del fedele servitore Jean Passepartout, – nomen homen -,  che molti decenni più tardi l’imprenditore bergamasco  innamorato dei libri di Jules Verne, fondatore ad Azzano San Paolo, alle porte della città della Sir, colosso della ristorazione per mense aziendali, di scuole e […]

Into The Woods, il parco dove l’avventura non ha età

Into The Woods, il parco dove l’avventura non ha età

  Ci sono luoghi, locali frequentati da genitori con bambini piccoli, altri da ragazzi, altri ancora da persone più “mature”. Target diversi a seconda di cosa si cerca e, soprattutto,  di quanto questi luoghi o locali offrono. E poi ci sono luoghi capaci invece di attrarre una clientela “senza tempo”, dai pochi anni fino alla terza età, grazie alla loro capacità di dare sempre e comunque la miglior risposta a ogni domanda: dal desiderio di sperimentare i propri limiti, camminando magari a diversi metri d’altezza su un percorso avventura costruito fra gli alberi all’opportunità di mangiare qualcosa all’aria aperta mentre i bimbi si divertono come matti nel parco giochi; o , ancora, di bere un coctkail insieme agli amici di sempre, o magari a nuove conoscenze appena fatte partecipando a una delle tante feste; di scoprire ricette sconosciute. Tutto questo (e molto altro ancora, con per di più all’orizzonte nuove proposte frutto di altrettanto nuovi progetti…) offre il Parco Avventura Into The Woods, ovvero “nel bosco”, di Torre Boldone, struttura a due passi da Bergamo

VIA che VAI<br>SORPRESE che TROVI

Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Girando alla scoperta della provincia di Bergamo potresti fermarti per una sosta ed entrare….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Il gioiello architettonico incastonato nel verde di una valle da sogno

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Parco dei Colli

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Il paradiso in terra minacciato dall'inferno di cemento della nuova strada

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Into The Woods

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Gleno

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La diga spazzata via dall'acqua dà i brividi

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Aldo Descrovi

Aldo Descrovi

l’ex pilota che si è messo in testa di dover proteggere la sicurezza dei motociclisti

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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Fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini, idraulici, elettricisti, parquettisti e piastrellisti, installatori e manutentori d’impianti di riscaldamento o raffrescamento, impianti antifurto o domotici, antennisti, professionisti nel trattamento di cotto, parquet e marmo, nelle disinfestazioni, del giardinaggi… Chi cerca un artigiano per eseguire lavori in casa, in ufficio, in negozio qui può trovare un’ampia offerta…

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