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Moto e Bike Bergamo, usare da piccoli le due ruote <br/> a pedali e a motore aiuta a crescere più sicuri

Moto e Bike Bergamo

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Enogastronomia
Nespoli funghi, la boutique che offre <br/> solo il meglio di  porcini, finferli, ovoli

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Hoplon Consulting, l'”esercito” di professionisti <br/> pronto a difendere le piccole imprese

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Violenza sulle donne, uno sportello le protegge

Violenza sulle donne, uno sportello le protegge

“Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato”. La frase di Elie Wiesel, scrittore  e attivista per i diritti umani sopravvissuto ai campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald, premio Nobel per la pace nel 1986 come “messaggero per l’umanità”, è un messaggio che si adatta alla perfezione per  “raccontare” lo Sportello pubblico contro la violenza sulle donne di Bergamo (parte della R.I.T.A., la Rete interistituzionale territoriale antiviolenza che, attraverso la collaborazione di enti pubblici e privati, mira a prevenire, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne) promosso e sponsorizzato dall’Ordine degli avvocati di Bergamo con il patrocinio del Comune di Bergamo e aperto ogni lunedì dalle 9 alle 12 nei locali dell’Ordine degli avvocati di Piazza Dante n. 2, all’interno del Palazzo della Procura di Bergamo.  Un messaggio a “non stare mai in silenzio” rivolto a tutte le donne del territorio vittime di episodi di maltrattamenti, stalking e violenze più o meno gravi, compresi lo stupro, le molestie sessuali sul luogo di lavoro, maltrattamenti e comportamenti persecutori, presentandosi allo sportello (o chiamando il numero 366 30 55 356)  per avere l’aiuto, gratuito, di due avvocati esperti in materia (uno civilista e uno penalista) pronti a  offrire una consulenza giuridica di indirizzo a chiunque ne faccia richiesta, […]

Blade Informatica, l’assistenza corre a connettervi

Blade Informatica, l’assistenza corre a connettervi

C’è una frase, nel film Blade Runner, autentico cult per gli appassionati di fantascienza, divenuta famosissima: è quella pronunciata da Roy Batty, capo dei “replicanti” ribelli in fuga dalle colonie extramondo dove la tecnologia degli uomini ha creato robot del tutto simile agli umani per essere sfruttati come schiavi: “Ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”. Gli umanissimi (ma a volte con capacità quasi fantascientifiche) fondatori e lavoratori della società Blade, specializzata nel  fornire consulenza a piccole e medie imprese e agli studi professionali, con sede vicino al Chilometro Rosso di Bergamo ma con attività in tutta Italia, del film diretto da Ridley Scott, amano invece ricordare soprattutto un’altra frase, pronunciata dall’agente Holden, uno dei “Blade Runner” incaricati di identificare e catturare gli androidi: “I tempi di reazione sono importanti quindi ti prego, fai attenzione, devi rispondere rapidamente”. Una scritta affissa negli uffici avverte: qui nulla è impossibile Perché se è vero che, come recita una scritta affissa alle pareti degli uffici della Blade Informatica, che “Impossible is nothing”, ovvero che l’assistenza nulla è impossibile, è altrettanto certo che una delle missioni che la Blade si è autoimposta di portare sempre a termine è di risolvere ogni situazione nel modo non solo più preciso ma anche più rapido possibile. Missione resa puntualmente possibile grazie alla capacità di restare sempre, in qualsiasi situazione anche d’emergenza, in costante contatto con ogni cliente, assicurandogli un’assistenza di assoluta qualità come sa essere solo quella che nasce da una selezione delle migliori professionalità unita a […]

Castello di Malpaga, un po’ palazzo un po’ fortezza

Castello di Malpaga, un po’ palazzo un po’ fortezza

Essere a casa, tornare a casa, sentirsi a casa … Sono tutte espressioni che indicano quanto il luogo in cui si abita possa regalare un rassicurante senso di protezione e di intimità che, isolandoci dal resto del mondo, ci permette di creare un microcosmo che diviene nido e specchio della nostra personalità. Si può immaginare la casa di un artista contemporaneo come ricca di colori, forme e materiali originali, mentre l’abitazione di un ingegnere sarà lineare, squadrata, probabilmente total white e quella di una famiglia numerosa, estremamente disordinata, caotica e vivace. In realtà la psicologia ci insegna che, in casa, è l’animo dei suoi abitanti a emergere, indipendentemente dalla loro professione e dal loro ruolo sociale. Bando, quindi, agli stereotipi e andiamo a scoprire la residenza di uno dei più illustri personaggi storici a cui la terra bergamasca ha dato i natali: Bartolomeo Colleoni. Il Colleoni (1400-1475) fu probabilmente il più’ celebre capitano di ventura del XV secolo. Abile condottiero, uomo d’armi e signore della guerra, abituato a sangue, morte, violenza e ferocia, scelse come dimora per sé e per la propria famiglia ovviamente una fortificazione. Risalente al 1300 e quasi interamente distrutta, la dimora riprese vita a partire dal 1456 quando Bartolomeo la acquistò dal Comune di Bergamo e ne dispose non solo la ristrutturazione e il rafforzamento ma anche l’attenta decorazione degli interni e l’abbellimento di ogni sala. Al termine dei lavori, il castello di Malpaga si presentò come un’inespugnabile fortezza che proteggeva, al suo interno, una magnifica residenza: una scorza dura […]

Alma Idraulica, il calore pulito delle caldaie a legna

Alma Idraulica, il calore pulito delle caldaie a legna

“Il fuoco è brillante, il fuoco è pulito”: così è scritto nelle pagine di Fahrenheit 451, il famosissimo romanzo  di Ray Bradbury nel quale un corpo di agenti speciali di polizia ha l’ordine di bruciare i libri, considerati un pericolosissimo strumento di libertà di pensiero. Per Matteo Patelli, che con il padre Albertino gestisce a Gaverina l’Alma Idraulica, azienda idraulica di famiglia fondata nel 2007, il fuoco più brillante e pulito non è quello che si sprigiona dalla combustione della carta, ma dalla legna. O meglio, dalla legna che viene bruciata nelle più moderne caldaie, capaci di far convivere nello stesso impianto passato e futuro, il fascino di una fiamma alimentata dal combustibile più naturale e affascinante da sempre con la tecnologia capace di abbattere le emissioni inquinanti. Già, perché se bruciata in vecchie caldaie (così come del resto sul camino o nelle vecchie stufe) la legna bruciando può inquinare anche parecchio, come dimostrano del resto i divieti ad accendere i camini emanati negli anni scorsi, ma l’inquinamento può essere invece praticamente fatto scomparire, come d’incanto, utilizzando le caldaie di nuova generazione. Dal combustibile più antico e dalla tecnologia moderna nasce il riscaldamento ideale “Di fatto esistono due “ere del riscaldamento a legna”, esordisce Matteo Patelli: “quella degli impianti realizzati prima della nuova  tecnologia e quella degli impianti  progettati e installati dopo che la nuova ricerca ha permesso di realizzare impianti incredibilmente efficaci nell’abbattere le emissioni”. Il segreto? La tecnologia che prima brucia la legna e poi i gas prodotti dalla combustione… […]

Mangili, Chianina e Fassone sono tesori di carne

Mangili, Chianina e Fassone sono tesori di carne

La porticina d’ingresso di una piccola e antica macelleria può aprire le porte su un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, con “tagli” di carne che è difficile o addirittura impossibile trovare altrove, frequentati da giovani clienti che magari non ne conoscono neppure l’esistenza, o gestiti da macellai di ultima generazione incapaci di insegnare la cultura della carne, incapaci di tramandare tradizioni e piatti a base di parti più povere del bovino o di altri animali, ma non per questo meno pregiate. Anzi… Ma varcare la porticina di una piccola  e vecchia macelleria, con le insegne che sembrano prese da un film degli anni 50 e, dietro il bancone, immagini in bianco e nero di chi quell’attività l’ha fondata decenni fa,  può anche introdurre a un mondo vastissimo e proiettato nel futuro: centinaia di metri quadrati di laboratori, giganteschi se paragonati ai pochi metri del negozio,  dove ogni giorno vengono lavorate centinaia di chili di carni, dove l’acciaio delle celle e i vetri temprati degli strumenti raccontano la massima attenzione alle norme in materia di sicurezza alimentare, abbinata alla perfezione alla tradizione della miglior norcineria. Per viaggiare nel tempo della miglior tradizione della macelleria basta raggiungere Sombreno di Paladina, piccolo bellissimo borgo alle porte di Bergamo, dove in via Roma ha la sede la Macelleria Mario Mangili Srl. U’antica-modernissima “boutique” della carne gestita dal titolare, Oliviero Mangili, affiancato dal fratello minore, Francesco, e da una squadra composta, oltre che dalla famiglia di Oliviero, anche da alcuni fedelissimi collaboratori “cresciuti” alla […]

Gromo, la montagna fortificata riporta al Medioevo

Gromo, la montagna fortificata riporta al Medioevo

Se un paese fa parte del circuito de I Borghi più belli d’Italia ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano un motivo ci sarà. In realtà, i motivi sono più di uno ed è dovere del curioso, turista o no, cercare di conoscerli. Stiamo parlando di Gromo, un piccolo borgo abbarbicato su un grumo (ecco da dove deriva il nome) di roccia che si eleva sul corso del fiume Serio. Una specie di enorme masso che sembra sbarrare la valle, proteso e protetto dai massicci del monte Redorta a nord e del monte Secco a sud. Il gromo è posto in posizione cruciale: sorge sulla confluenza del vorticoso torrente Goglio con il fiume Serio, risultando protetto su due lati, ed è punto di diramazione di due antichi percorsi transalpini verso il passo Portula e il passo d’Aviasco. Ora sono solo suggestive passeggiate, ma in passato sono stati importanti vie di comunicazione. Famoso nell’antichità per le sue miniere di ferro e di argento e per le sue fabbriche di armi bianche, Gromo mantiene nella parte alta dell’abitato il compatto tessuto medievale, con case in grossi blocchi di pietra aperte da logge e balconate, ed è un interessante e conservato esempio di borgata montana fortificata. Il centro storico conserva monumenti ragguardevoli come l’antico castello Ginami, del XIII secolo, la chiesetta di San Gregorio, che custodisce una bella pala del 1600 di Enea Salmeggia, e numerose case nobiliari risalenti al XV e XVI secolo. Meritano una visita anche la chiesa parrocchiale, dedicata ai […]

Biciclette Bianchi, pedalate nella leggenda

Biciclette Bianchi, pedalate nella leggenda

Celeste Bianchi. Basta questo semplice accostamento di due termini  in  contrasto tra loro per far capire quale livello di fama e autorevolezza ha raggiuto questa azienda che da oltre 130 anni produce le biciclette più ambite del globo. Il progresso tecnologico, l’abbassamento dei costi di produzione legato alla globalizzazione, i miglioramento nelle dinamiche del business hanno sicuramente aumentato la qualità della concorrenza, ma il fascino indissolubile e la storia scolpita nella dura roccia di cui è fatto il ciclismo non lasciano adito a dubbi. Una Bianchi è una Bianchi e lo sarà sempre. Al punto che la livrea che da sempre ha contraddistinto questo straordinario cavallo meccanico, quel particolarissimo azzurro che tanto sembra un verde, è diventato il Celeste Bianchi. Con lei hanno vinto Coppi, Gimondi, Pantani Quando si vuole spiegarlo, quel colore, si chiede all’interlocutore di visualizzare una bicicletta Bianchi, si chiede di farsi tornare in mente le imprese dei tanti cavalieri che hanno saputo spingere davanti a tutto le ruote di queste straordinarie macchine da gara: Fausto Coppi, per esempio, Felice Gimondi, poi, e Marco Pantani, l’ultimo di una serie di campionissimi. L’unico, probabilmente, che sarà ricordato a colori visto che Coppi e Gimondi vincevano in bianconero. La storia della Bianchi inizia a Milano, al numero sette di via Nirone, la strada che da qualche anno è diventata anche un modello dell’azienda. Il suo fondatore, Edoardo, è uno dei tanti giovani usciti dai Martinitt, l’istituto milanese che sosteneva i piccoli orfani. Come tanti, Edoardo diventa un imprenditore importante […]

Rio Bar, un fiume di vini e cocktail

Rio Bar, un fiume di vini e cocktail

Il rio è un piccolo corso d’acqua, spesso cristallina. Il Rio Bar è invece un locale dove di acqua non ne scorre moltissima, ma in compenso scorrono fiumi di ottimi vini e birre, di straordinari cocktail protagonisti, da decenni, del rito dell’aperitivo per moltissimi bergamaschi amanti del “bere bene”, ma anche del piacere di ritrovarsi in un ambiente familiare, dove incontrare vecchi amici o conoscerne di nuovi.  Perfino dove “imparare” a bere, accompagnando un nuovo cocktail  a incredibili “stuzzichini” difficili se non impossibili da trovare altrove. Un locale da vivere la sera, prima di cena,  certo, ma anche il mattino, con brioches e torte a far compagnia a cappuccio e caffè per deliziose colazioni capaci di far iniziare la giornata nel migliore dei modi. L’aperitivo è imperdibile. Colazioni e pranzi di lavoro anche O nella pausa di mezza giornata, per pranzi di lavoro che non rappresentano solo una pausa per ricaricarsi, ma la conferma che anche un pasto veloce prima di riprendere l’attività può celare, nella sua semplicità, piacevolissime sorprese per il palato. Il nuovo look del locale è semplicemente splendido Tutto questo  è il Rio Bar, locale  aperto nel 1958 per cambiare poi volto quattro volte, grazie ad altrettante ristrutturazioni (l’ultima, recentissima e bellissima, ad agosto 2018 con l’ampliamento del locale esistente e del giardino esterno)  senza però mai mutare la propria filosofia, basata su pochi ma fondamentali concetti: materie prime selezionate con cura, professionalità nel lavorarle, cortesia nel servirle. Un bar che piacerebbe perfino a Stefano Benni… Un […]

Orlando Redolfi, il campione dei meccanici

Orlando Redolfi, il campione dei meccanici

“Una macchina è come una figlia, quando vince una corsa mi sento come il padre che sa che la propria figlia ha preso un bel voto a scuola”. La frase appartiene  a una delle più grandi leggende del mondo dell’automobilismo, Enzo Ferrari, ma sembra fatta apposta per raccontare, in una manciata di parole, un altro personaggio capace di scrivere pagine importantissime della storia delle quattro ruote: Orlando Redolfi, uno dei più grandi preparatori di auto da corsa che siano mai esistiti, come potrebbero tranquillamente testimoniare, senza la minima incertezza,  numerosi campioni di rally degli ultimi decenni. Decenni attraversati “di corsa” dal preparatore bergamasco definito “il migliore preparatore Porsche che l’Italia possa vantare nel mondo”  dallo storico Settimanale Autosprint al  Motor Show di Bologna, in occasione della consegna al “mago” di Pedrengo (paese alle porte di Bergamo dove ha la propria sede la factory Autorlando),  del prestigioso “Casco d’Oro”, vero e proprio Oscar dei motori sportivi.

Mangili, l’immobiliarista che usa i mattoni come cura

Mangili, l’immobiliarista che usa i mattoni come cura

Con i mattoncini Lego un bambino può costruire un mondo incantato dove vivere le ore più serene della sua infanzia giocando. Con quegli stessi mattoncini un adulto può invece fornire il suo piccolo contributo per costruire un mondo migliore per quei bambini ai quali il destino a riservato un’infanzia resa meno felice dalla malattia. Impresa tentata e perfettamente realizzata da Fabio Mangili, agente immobiliare “inventore” dei  quadri tridimensionali firmati The Skip e realizzati proprio con i leggendari mattoncini Lego, che ha deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita delle sue opere artistiche alla  Chirurgia pediatrica  dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, città dove Fabio Mangili vive e dove ha la propria attività, in via Pietro Ruggeri da Stabello. Cosa  che ha fatto più volte, devolvendo il ricavato di varie iniziative nelle quali ha esposto  le sue  opere: quadri particolarissimi con i quali è possibile giocare, cambiandone i dettagli, per esempio aprendo o chiudendo porticine o finestrelle. Un piccolo salto (la traduzione letterale di The Skip) verso un nuovo modo di esprimere l’arte: un piccolo grande salto verso la solidarietà, per aiutare decine di bambini a tornare al più presto a giocare, guariti e felici, con i mattoncini colorati… Per informazioni: 335 6039798.

VIA che VAI<br>SORPRESE che TROVI

Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Girando alla scoperta della provincia di Bergamo potresti fermarti per una sosta ed entrare….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Il paradiso in terra minacciato dall'inferno di cemento della nuova strada

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Aldo Descrovi

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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Fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini, idraulici, elettricisti, parquettisti e piastrellisti, installatori e manutentori d’impianti di riscaldamento o raffrescamento, impianti antifurto o domotici, antennisti, professionisti nel trattamento di cotto, parquet e marmo, nelle disinfestazioni, del giardinaggi… Chi cerca un artigiano per eseguire lavori in casa, in ufficio, in negozio qui può trovare un’ampia offerta…

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