Ornica, alloggiare in albergo è un piacere diffuso

Quando uomini e montagne si incontrano accadono grandi cose. Lo diceva un poeta inglese vissuto fra la fine del 1700 e l'inizio del 1800, William Blake. A dire che grandi cose possono accadere anche quando le donne fanno incontrare i turisti e la montagna è invece Graziana Regazzoni, pronta a giurare (a nome del gruppo “Donne di montagna” di Ornica, di cui fa parte, e che gestisce l'attività dell'Albergo diffuso” del Paesino della Valbrembana) che è esattamente così. Piccole-grandi cose, per la precisione, che i vacanzieri possono scoprire semplicemente prenotando, tramite un'unica reception, uno degli alloggi proposti dall'Albergo diffuso e ricavati nel borgo antico, scegliendo fra Cà del Cirillo, Cà Hius, Cà Tolae, Cà di Giustì, Cà di Lesandre, oppure in una delle accoglienti baite immerse nella natura, un tempo dimora per contadini e animali e oggi sapientemente ristrutturate, da quelle più vicine al paese a quelle ai piedi del maestoso Pizzo dei Tre Signori, per poi farsi guidare, dalle "Donne di montagna", in un autentico viaggio nella natura, nelle tradizioni, nel tempo. Scegliendo fra una visita a Cornello del Tasso, dove è nato il servizio postale, e una al museo Etnografico di Valtorta a all’antico mulino di Baresi recentemente restaurato dal Fondo per l’ambiente italiano; riscoprendo l'antica arte della lavorazione della lana fornita dalle pecore allevate sui verdissimi pendii; perlustrando i boschi nella speranza di avvistare alcuni dei suoi tantissimi abitanti o, magari, per raccogliere saporitissimi funghi. O, ancora, facendo trekking a cavallo o a dorso di un asino. E mille altre cose ancora, "servite" dalle donne nate e cresciute fra queste montagna con un "saporitissimo contorno", a base di polenta Taragna abbinata a taglieri di salumi o piatti di Osei scapacc, ai formaggi da gustare ma anche acquistare visitando i luoghi dove nascono il Formai de mut ma anche il Bitto della vicina Valtellina. Formaggi e salumi che spesso si trasformano anche in graditissimi regali da fare a per familiari e amici così come anche i vini di montagna, miele, le mele e i mirtilli, e gli ortaggi. Magari “confezionati” con oggetti dell’artigianato locale. Uno “shopping d'autore" da fare magari, d'estate, al rientro da un'escursione guidata nel magico mondo dei profumi delle buone erbe della montagna, vivendo un’esperienza dell’olfatto e del gusto praticata con la raccolta delle erbe spontanee e la loro trasformazione in cucina; o magari dopo aver partecipato alla fienagione antica attività agricola, importante per il mantenimento del bestiame in inverno e per il territorio; dopo una giornata trascorsa in alpeggio insieme con gli allevatori. O, ancora, nella stagione invernale, dopo una sciata sulle piste di Valtorta-Piani di Bobbio, Monte Avaro, Piazzatorre e Foppolo-Carona-San Simone. Una montagna di proposte fatte da donne che sono partite da un albergo diffuso per diffondere fra i turisti il richiamo di una piccola area di montagna. Ma capace di far accadere grandi cose quando si incontrano le sue donne...

Nessun commento ancora

Lascia un commento