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Monna Lisa, il ristorante che rende… Giocondi

Monna Lisa, il ristorante che rende… Giocondi

Monna Lisa è il nome del quadro più celebre del mondo, la Gioconda di Leonardo da Vinci, autore anche dell’Ultima cena.  Monna Lisa è anche il nome scelto per un delizioso ristorante a Bergamo, all’angolo fra via Statuto e via Francesco Nullo alta, dove nessuna persona vorrebbe mai assaggiare l’ultima cena, e anzi, sarebbe assolutamente felice, o meglio… Gioconda, all’idea di poter tornare già la sera successiva (ma anche a mezzogiorno) per assaggiare le squisite prelibatezze offerte. Tutto il sapore del mare ai piedi delle montagne Antipasti come l’insalatina di mare tiepida; la crema di piselli con gamberi spadellati e pancetta croccante; la piovra con patate, olive e pomodorini, o i fiori di zucchine ripieni di ricotta pasticciata su vellutata di pomodoro. Primi come il risotto agli agrumi di Sicilia e scampi; i cavatelli con tonno fresco, olive, capperi, pomodoro e mentuccia; il tortello di ricotta e spinaci con crema di salvia e mandorle tostate, o gli spaghetti con vongole e bottarga.  E se il pesce è uno dei grandi protagonisti nella cucina del Monna Lisa, per quanto riguarda antipasti e primi piatti, lo stesso vale per i secondi: come il fritto misto Monna Lisa, servito in una scenograficissima barchetta come quelle che tutti hanno costruito almeno una volta in vita loro a scuola utilizzando un foglio di carta (in questo caso assorbente); i totani grigliati al Verde; il pesce spatola in umido alla messinese; il trancio di branzino su letto di pomodorini e basilico fritto. Per chi ama la […]

Grafinvest, nell’era degli sms la carta invia emozioni

Grafinvest, nell’era degli sms la carta invia emozioni

Biglietti da visita, inviti a nozze, depliant… Tutti oggetti di uso quotidiano che hanno come denominatore comune la carta, uno dei materiali più antichi e più  utilizzati di tutti i tempi. Lavorata per la prima volta dai cinesi quasi duemila anni fa non ha più smesso di far parte della vita quotidiana di ogni persona, diventando un vero e proprio materiale insostituibile. Ma come tutti sanno per produrre questo tipo di materiale è necessario abbattere milioni di alberi, danneggiando gravemente l’ambiente in cui viviamo. Ed è proprio per questo  che Carlo Malerba, imprenditore di 45 anni, ha voluto creare una  tipografia,  la Grafinvest di Treviolo, alle porte di Bergamo, fondata nel 1995, in un’ecotipografia. Le carte sono riciclate, gli inchiostri a base vegetale… Una decisione che Carlo Malerba ha preso da subito, quando, dopo  aver lavorato per diverse tipografie, ha deciso di fare il grande salto mettendosi in proprio, fissando come  obbiettivo quello di soddisfare le richieste dei propri clienti, danneggiando l’ambiente il meno possibile, attuando modifiche sia nella scelta delle materie prime, sia nella loro lavorazione.  … e le consegne vengono fatte con mezzi a metano Sono moltissime le modifiche eco sostenibili fatte dall’azienda nel corso del tempo, come per esempio l’utilizzo esclusivamente di energia “green”, cioè proveniente da fonti rinnovabili, l’utilizzo di carte riciclate e inchiostri a base vegetale, l’installazione di impianti di stampa e pre-stampa a basso impatto ambientale, l’imballo in scatole riciclate e le consegne fatte con mezzi a metano. Ha vinto il premio per “l’innovazione […]

Meetmypet, il “sito d’incontri” per cani single…

Meetmypet, il “sito d’incontri” per cani single…

Portare il cane a spasso nel quartiere, magari al parco a sgranchirsi le zampe: uno dei trucchi più vecchi del mondo per rompere il ghiaccio con un’affasciante padrona o padrone, per fare sembrare casuale un incontro sognato da tempo, reso possibile proprio dal fatto che i rispettivi amici a quattro zampe hanno stretto amicizia.  Un’abitudine che nell’era della tecnologia – con i siti online capaci di far incontrare ogni anno milioni di coppie con un semplice click – è andata scomparendo, finendo ormai nel dimenticatoio. Ma non per Tina Alogna, imprenditrice bergamasca da sempre innamorata dei cani che, proprio partendo da quel “trucco”, riadattandolo e addirittura stravolgendolo (utilizzando proprio la tecnologia), ha deciso di far tornare di moda le passeggiate al parco con il cane. E non per far conoscere i padroni, ma i loro amici a quattro zampe, nel tentativo di far scoccare la scintilla, con l’augurio che, da quell’incontro, possa nascere una bellissima cucciolata di razza purissima. Si chiama MeetMyPet, ovvero incontra il mio animale domestico, il progetto che ha trasformato in realtà un sogno nato quasi per caso. O meglio, per necessità. “Perché, nonostante io abbia percorso autentiche maratone a piedi con al guinzaglio don Lapo, il mio bulldog francese di due anni, non sono mai riuscita a fargli conoscere una sua simile”, racconta ridendo Tina Alogna “e perché non è certo andata meglio rivolgendomi a veterinari o allevatori. Perché c’è stato chi mi ha gentilmente avvisato che c’era una lista d’attesa di due anni e chi mi ha risposto di non essere […]

Portico della musica, il mistero del suono è svelato

Portico della musica, il mistero del suono è svelato

Una grande volta può custodire un misterioso segreto acustico. Accade a Bologna, dove sotto alla torre dell’Arengo, costruita al centro del Palazzo del Podestà, sorretto da quattro pilastri che vanno a formare altrettanti angoli e che grazie alla sua struttura architettonica il “voltone” crea un particolare effetto che permette di parlarsi dagli angoli opposti senza farsi sentire dai passanti. Basta rivolgere la faccia contro il muro nei due angoli opposti e mormorare anche con un tono di voce talmente basso da risultare quasi impercettibile e le parole giungeranno invece nitidissime alle orecchie di chi è all’ascolto dal lato opposto. Un misterioso effetto acustico finito al centro di una leggenda secondo la quale nel Medioevo questo permetteva ai lebbrosi di confessarsi sussurrando al padre confessore senza la necessità di avvicinarsi e rischiare di contagiarlo. Ma anche un piccolo portico in un e semisconosciuto  paese circondato dalle montagne può nascondere diversi “segreti acustici”, pronti però in questo caso a essere svelati. Avviene a San Giovanni Bianco, in valle Brembana, dove ogni “mistero sonoro” può essere facilmente spiegato. Basta andare al “Portico della musica” dove Paolo Bonzi e i suoi collaboratori non solo propongono diversi tipo di strumenti musicali (da quelli a corda alle percussioni e batterie) ma insegnano a suonarli. Scoprendone ogni segreto attraverso i corsi di musica individuali per strumenti (pianoforte, chitarra classica-acustica-elettrica, basso acustico ed elettrico, violino , batteria e percussioni) affidati a persone diplomate e certificate. Corsi che Paolo Bonzi  organizza anche negli asili e nelle scuole primarie con […]

Poggio al Lupo, l’olio unisce Bergamo e Toscana

Poggio al Lupo, l’olio unisce Bergamo e Toscana

Dice un vecchio proverbio che olio aceto pepe e sale fanno buono uno stivale. A rendere “buonissimo” un tratto di costa di quel Paese a forma di  Stivale immerso nel Mediterraneo conosciuto anche come Italia (per l’esattezza il tratto dove l’antico borgo di Campiglia Marittima miscela, come nel miglior “condimento” che si possa immaginare, l’arte e la cultura del medioevo con la bellezza di una natura non contaminata dai secoli e con il fascino delle vicinissime spiagge e del mare San Vincenzo, Follonica, Torremozza o Carbonifera) può bastare invece solo l’olio.  O, meglio, l’olio extravergine Poggio al Lupo, frutto di una passione per la coltivazione dell’ulivo che affonda le proprie radici negli anni 60.

Museo della Cattedrale, il tesoro che non t’aspetti

Museo della Cattedrale, il tesoro che non t’aspetti

La Cattedrale di Sant’Alessandro, familiarmente definita dai bergamaschi “Il Duomo”, è stato il primo grande luogo di culto cattolico della città di Bergamo? Possiamo certamente sostenere che non lo sia stato. Infatti un’epigrafe presente sul lato destro dell’edificio attesta l’esistenza di una Basilica paleocristiana (V secolo d.C.) dedicata a San Vincenzo, che si pensava fosse stata eretta nei pressi della Porta Sant’Alessandro, una delle attuali quattro porte d’accesso alla Città Alta, ma della quale non sarebbe purtroppo rimasta traccia alcuna. Le guide turistiche la descrivevano come una grande struttura, profonda una cinquantina di metri e larga quasi venti, semplice e imponente allo stesso tempo, costituita da tre navate sorrette da due file di colonne. Tale grandiosità rappresentava la testimonianza di come doveva essere cospicua la prima comunità cristiana nella bergamasca, costituita, molto probabilmente, da prigionieri romani cristiani di origine orientale, i “damnati ad metalla”, condannati a lavorare nelle miniere di ferro e sassi in alta Val Seriana. Una volta resi liberi si sarebbero spostati creando diverse comunità anche a Bergamo e riconoscendo in San Vincenzo di Saragozza martire, il proprio patrono. Come scrisse il poeta e pittore inglese William Blake: “ciò che è oggi dimostrato fu un tempo solo immaginato”. Sotto il pavimento si celavano da secoli mosaici, tombe, suppellettili… Anche per l’esistenza della Basilica paleocristiana di Bergamo la verità venne pian piano delineandosi a partire dal 2004. In quell’anno iniziarono gli scavi per il nuovo impianto di riscaldamento del Duomo e, come gran parte delle grandi scoperte, il caso volle […]

Kohro, i tessuti con la stoffa dei campioni

Kohro, i tessuti con la stoffa dei campioni

Architetti, interior designer, distributori di tutto il mondo e più semplicemente coloro che amano prodotti e servizi d’eccezione: sono loro i principali clienti di del brand Kohro, specializzato in tessuti d’alta gamma per arredamento e in grado di fornire un servizio di progettazione senza precedenti nella decorazione tessile. Un’azienda fiore all’occhiello non solo del “made in Bergamo” ma del made in Italy che grazie anche a prestigiose vetrine, come il Salone del Mobile,  si è imposta all’attenzione  internazionale con la propria collezione di tessuti pregiati, uniti e jacquard, tutti in doppia altezza, frutto di una filiera manufatturiera di primordine interamente controllata, con una grande completezza di pesi, strutture, fibre e motivi decorativi per soddisfare e coordinare i diversi ambiti della decorazione d’interni: imbottiti, tende, rivestimenti murali, arredo e biancheria esclusiva su misura. Con i riflettori puntati, in particolare, sui nuovi tessuti jacquard in cotone e cotone-seta che hanno preso vita grazie a Kohro Concept, la linea di arredi disegnati dal team creativo Kohro per dare risalto all’ampia collezione di tessuti in grande altezza, caratterizzati da un gusto classico contemporaneo, dedicati sia alla zona notte sia al living, valorizzando appieno il lifestyle Kohro. Collezioni che hanno letteralmente affascinato interior designer, architetti, professionisti dell’arredamento e, più semplicemente, persone anche amano prodotti e servizi d’eccezione. Kohro Bespoke e Project Unit: tutto è esclusivo e su misura Persone dai gusti raffinati e, spesso, alla ricerca di prodotti unici, ai quali l’azienda bergamasca  è pronta a fornire sempre una risposta, studiando  completi da letto, tavola, bagno, tendaggi, in linea col […]

Gombit Hotel, stile moderno anzi antico

Gombit Hotel, stile moderno anzi antico

È il primo albergo di Bergamo, e il terzo in tutta la Lombardia, a essere stato accolto nell’esclusivo circuito internazionale Design Hotels. E per capire il perché della conquista dell’ambito marchio, assegnato solo al 10 per cento delle centinaia di hotel di tutto il mondo che ogni anno fanno richiesta di affiliazione, basta varcare la soglia del Gombit Hotel, in Città Alta, aggirarsi tra gli spazi comuni e e visitarne le stanze, ognuna diversa dall’altra, ricavate in un edificio la cui storia, testimoniata dalle antiche mura in pietra, risalenti fino al 1200. Antico e moderno mixati alla perfezione per creare un progetto di respiro internazionale nel quale alle nuove esigenze del viaggiatore fanno eco scelte precise di servizio e design dell’accoglienza, pensati e realizzati per reinterpretare gli spazi storici esaltandone la bellezza, offrendo all’ospite una rara esperienza tra storia e contemporaneità. Gli interni cambiano ogni giorno, reinterpretati dagli artisti Un hotel che è approdo insostituibile per i turisti più raffinati, ma allo stesso tempo anche un laboratorio sperimentale e una galleria, nel quale artisti internazionali e giovani artisti lombardi, come Steven Cavagna, lavorano insieme per mantenere vivi gli interni che cambiano, di giorno in giorno, di stanza in stanza. Un progetto che ha preso forma sotto la guida dell’interior designer Gio’ Pozzi e dell’imprenditrice Nadia Galeotti, che hanno seguito, passo dopo passo, la creazione delle 13 stanze distribuite sui quattro piani dell’edificio accostato alla splendida Torre del Gombito, nel cuore di Città Alta, tra il Duomo e Piazza Vecchia, presentando […]

Alzano, dove il legno è più prezioso che mai

L’Italia nasconde straordinari tesori artistici in ogni suo angolo, spesso in piccolo comuni semisconosciuti, fuori dalle grandi rotte del turismo. Tesori che se invece di essere celati in un piccolo centro, magari di poche migliaia di abitanti, fossero custoditi nelle grandi capitali del turismo sarebbero famosi in tutto il mondo.  Ospitato in una cittadina, in apparenza senza particolari attrattive turistiche, Alzano Lombardo, a una manciata di chilometri da Bergamo sulla strada che sale verso la Valle Seriana, c’è uno di questi tesori che per la sua bellezza mozzafiato meriterebbe d’essere visitato da milioni di turisti: è quello rappresentato dalle tre sagrestie in legno realizzate dalla più straordinaria bottega di artisti del legno, quelli della famiglia  Fantoni (aiutati fa un’altra grandissima famiglia di scultori e intagliatori, i Canina) a partire dal 1679  nella Basilica di San Martino. Se quelle sagrestie fossero a Roma avrebbero milioni di visitatori Tre sagrestie, progettate da Girolamo Quadrio sul lato occidentale della chiesa, disposte a forma di una  grande “L” che abbraccia dall’esterno la Cappella del Rosario, alle quali si può accedere sia dall’interno della Basilica, sia da palazzo Pellicioli, attualmente sede del Museo d’Arte Sacra San Martino. Tre sagrestie, completate in poco più di un quindicennio, dove i visitatori si fermano mediamente molto più che durante la visita ad altri monumenti, incantati dalle raffigurazioni “disegnate” con migliaia di impercettibili colpi di scalpello e altri antichi attrezzi, cogliendo la meraviglia dei colori del legno delle sue nervature… Gli armadi e le grandi credenze intarsiate custodiscono il genio di Andrea Fantoni Nella  prima sagrestia , su ognuno dei due lati maggiori, ci sono tre grandi nicchie con armoniosamente inseriti sei grandi armadi: i “credenzoni”, letteralmente ricoperti di cariatidi, telamoni, cartigli, racemi, maschere, opera della bottega dei Fantoni, allora guidata da Grazioso il Vecchio, padre di Andrea Fantoni, autentico genio della scultura in legno. Quattro armadi laterali più piccoli sono sovrastati dalle raffigurazioni dei Padri della Chiesa, Agostino, Gerolamo, Gregorio Magno e Ambrogio, mentre i gruppi statuari dei due grandi armadi centrali raffigurano il primato assoluto del magistero della Chiesa Cattolica su ogni forma di eresia, culminando nella Gloria di San Pietro Martire di San Martino di Tours. I credenzini mostrano invece tutta la bravura della bottega dei Caniana La seconda sagrestia, a forma quasi quadrata, coperta da una volta a botte impreziosita da stucchi e affreschi, ospita i “credenzini”, bancali i cui sportelli sono stati decorati dagli artisti della bottega dei Caniana con una profusione di animali resi fantastici dal gioco delle sfumature e delle venature del legno. Sculture in legno di bosso, con figure allegoriche di Virtù, tutte opera dei Fantoni, modulano invece la superficie degli sportelli stessi mentre la complessa cimasa, sempre opera della bottega di Rovetta, raffigura, scolpiti nel legno di noce, ben trentadue scene di martirio dai tratti fortemente drammatici e di crudo realismo. Il legno racconta la meraviglia di fiori, animali, strumenti musicali, paesaggi… A queste si alternano ovali in bosso con storie del Vecchio (la vita di Mosè) e del Nuovo Testamento (la vita di Gesù). La terza Sagrestia offre ai […]

Bombassei, i freni che accelerano il lavoro

Bombassei, i freni che accelerano il lavoro

Il destino l’ha guidato a Bergamo quando il padre ha dovuto trasferirsi per lavoro. E sempre il destino l’ha indirizzato verso la produzione di freni a disco quando un lavoro imprevisto e imprevedibile è stato chiesto proprio a lui: la rettifica dei freni in ghisa, che nessuno nell’officina meccanica di famiglia aveva mai visto prima d’allora, montati su un camion rimasto coinvolto per puro caso a due passi dal loro capannone. Il destino ha fatto molto per aiutare Alberto Bombassei a intraprendere la strada del successo, ma moltissimo ce l’ha messo di suo per arrivare a guidare un’azienda, la Brembo, che oggi, come afferma lui stesso con più che giustificato orgoglio, “a livello mondiale non è seconda a nessuno”. Un’azienda che “corre” ogni giorno sulle strade di tutto il mondo al fianco di brand come Porsche, Mercedes, Audi, Maserati, Ducati. Miti delle quattro e delle due ruote così come leggenda era ed è la Ferrari, il cavallino rosso di Enzo Ferrari al quale un giovane Alberto Bombassei non aveva esitato a bussare alla porta convinto che il Drake di Maranello l’avrebbe aperta a un’azienda giovane italiana e a un imprenditore ottimista come tutti dovrebbero essere. Il cavallino rosso che accende a ogni Gran Premio di Formula 1 la passione di decine di milioni di tifosi anche grazie ai freni Brembo che monta. Cosa ci ha messo di suo Alberto Bombassei per trasformare un’officina con trenta dipendenti in un colosso che dà lavoro a diecimila persone? “La curiosità, legata all’intraprendenza e […]

VIA che VAI<br>SORPRESE che TROVI

Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Il gioiello architettonico incastonato nel verde di una valle da sogno

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Il paradiso in terra minacciato dall'inferno di cemento della nuova strada

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La diga spazzata via dall'acqua dà i brividi

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Aldo Descrovi

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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