Ponte sospeso di Dossena, una passeggiata nel vuoto

Quelli che un tempo servivano per attraversare vallate e fiumi e collegare paesi distanti tra loro  rappresentano  spesso una delle attrazioni turistiche più diffuse e apprezzate non solo dagli escursionisti ma anche dagli amanti del brivido. Stiamo parlando dei ponti tibetani, passerelle sospese nel vuoto, senza tiranti laterali, agganciate alle estremità da funi portanti d’acciaio che "sorvolano" letteralmente le vallate  offrendo un osservatorio su paesaggi unici e, per moltissimi, indimenticabili. "Stradine" sospese nel cielo capaci a volte di stabilire veri e propri record da brividi. Come nel caso  del Ponte del sole di Dossena, nel cuore della Val Brembana,  che con i suoi 505 metri di lunghezza e i suoi 120 metri di altezza si classifica tra i più lunghi d’Europa per la categoria di ponti a pedata discontinua e senza tiranti laterali. Un nuovo ponte sospeso, inaugurato lo scorso 14 maggio, che collega il paese al roccolo della Corna Bianca (l’area dell’ex tiro a volo) e che permette di ammirare le Prealpi Orobiche con le vette dei monti Grigna, Gioco, Alben e il fondovalle di San Pellegrino. Un nuovo emozionante punto panoramico dal quale è possibile riscoprire anche una parte del tracciato dell’antica Via Mercatorum, altrimenti impossibile da vedere  dopo la  realizzazione della strada provinciale che collega Dossena a Serina. E per chi, assaporata l'esperienza di "camminare nel vuoto", vuole "gustare" quella di "sprofondare sottoterra",  a poca distanza ecco spalancarsi la "porta" delle antiche  miniere, con il nuovo parco speleologico ,che guidano (come del resto fa anche il museo dedicato) in uno straordinario viaggio nel passato, nel mondo dei tanti minatori, in moltissimi casi abitanti di Dossena,  che in quelle gallerie scavate nella roccia ci lavoravano per estrarre la fluorite. Per prenotare una passeggiata sul nuovo ponte sospeso, (impresa per cui  serve  sicuramente essere un po' coraggiosi) basta navigare  sul sito https://www.visitdossena.it.

 

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