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Eataly è davvero pronto ad aprire a Bergamo?

Eataly è davvero pronto ad aprire a Bergamo?

Eataly, ovvero mangiare (in inglese eat) italiano. Per l’esattezza gustare il meglio dell’enogastronomia del Belpaese, frutto delle migliori produzioni agroalimentari del Mediterraneo, frutto della miglior tradizione tramandata di generazione in generazione, di metodi di lavorazione e di ricette che risalgono a secoli fa. Cibi che Eataly, catena di punti vendita specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari italiani di qualità creata da Oscar Farinetti, ex proprietario di UniEruo, ceduta a una società britannica, si starebbe preparando a offrire, “a casa propria” anche ai bergamaschi, aprendo un nuovo punto vendita in città. Una trattativa avviata in gran segreto ormai da mesi che sarebbe pronta per approdare nel centro della città dove millecinquecento metri quadrati di uno stabile vuoto da tempo verrebbero destinati a esporre la miglior pasta di grano duro di Gragnano o quella pasta all’uovo piemontese; l’olio della riviera ligure di Ponente e i vini più pregiati di Veneto e Piemonte; carni bovine di razza Fassone; salumi e formaggi di qualità elevatissima selezionati fra i migliori produttori artigianali e proposti a prezzi d’assoluto interesse grazie alla creazione di un rapporto diretto fra produttore e distributore, e ispirandosi a parole chiave come sostenibilità, responsabilità e condivisione. Temi in perfetta sintonia con l’Expo 2015 la cui apertura, a maggio 2015, potrebbe anticipare di non molto l’inaugurazione del nuovo Eataly di Bergamo, destinato ad attirare migliaia di buongustai, oggi costretti a percorrere una cinquantina di chilometri per raggiungere l’Eataly Milano Smeraldo e immergersi nel meglio dell’enogastronomia italiana di qualità, fra produzioni […]

YouCash, così il contante in negozio è al sicuro

YouCash, così il contante in negozio è al sicuro

Custodire in negozio uno o più incassi della giornata per un commerciante può essere particolarmente rischioso.  E la stessa cosa può valere per moltissimi professionisti titolari di studi. È  a loro che hanno pensato i responsabili del progetto YouCash, nuovo servizio offerto da Credito Bergamasco che permette l’accredito giornaliero dell’esercizio direttamente sul conto corrente del negoziante, senza che questi debba  custodire denaro contante in cassa o debba allontanarsi dal negozio o sia costretto a delegare i suoi collaboratori per effettuare fisicamente il deposito. Moltiplicando i rischi di una rapina in negozio o in ufficio o nel tragitto verso l’istituto di credito.  Un nuovo servizio, proposto a Bergamo in anteprima assoluta, supportato, oltre che dai poco rassicuranti dati sulla criminalità, anche da un altro fondamentale dato: l’elevatissima percentuale, addirittiura l’85 per cento, delle transazioni d’acquisto che in Italia avviene ancora in contanti. “YouCash nasce dalla consapevolezza di una difficoltà diffusa che riguarda tantissimi commercianti italiani, ovvero il deposito del contante. Ecco dunque, la responsabilità di un istituto di credito che, grazie alla sua stretta presenza sul territorio al fianco di famiglie e imprese, riesce a intercettare le esigenze quotidiane, sviluppando risposte specifiche che, come in questo caso, possono rivoluzionare la vita di tante persone” – ha dichiarato segretario  generale della Fondazione   Credito Bergamasco e responsabile per le relazioni territoriali  dell’istituto di credito, illustrando, alla Domus Bergamo di piazza Dante insieme agli altri protagonisti dell’iniziativa, Banco Popolare e i partner di fiducia Fidelitas e Cts Solutions, il funzionamento, estremamente semplice,  del servizio capace di assicurare, […]

Difendersi, un’autentica arte. Marziale…

Difendersi, un’autentica arte. Marziale…

Quando si parla di karate e di kung fu non si può non pensare a Bruce Lee o ai protagonisti dei tanti film ispirati alle arti marziali. Eppure, agli occhi dei più attenti, non sfuggirà come gran parte di queste pellicole mettano in evidenza un aspetto educativo di grande importanza. La forza fisica fa leva sulla mente Lo studio di proiezioni, leve e colpi ha una valenza prettamente difensiva e, nelle maggior parte dei casi, è profondamente legata ad uno sviluppo di qualità caratteriali e psicologiche. Le arti marziali sono, insomma, solamente la componente fisica di una crescita che coinvolge tutta la persona, punta di un iceberg che poggia sulla solidità caratteriale e psicologica dell’individuo. Lo stesso Bruce Lee, dicono i suoi biografi, era persona profondamente pacifica e predicava l’utilizzo delle arti marziali solamente come strumento di difesa. Combattere in modo educativo Se questo è il punto di partenza, è facile capire il valore educativo di molte delle scuole che, un po’ dovunque, insegnano a gestire il corpo dopo e la mente prima. Come la Shorei Kan di Bergamo, che descrive se stessa come “Scuola della cortesia e delle buone maniere”. L’incompatibilità fra l’idea comune di arti marziali e le buone maniere è abbastanza evidente, ma è altrettanto evidente che, secondo la Shorei Kan, è la prima ad essere sbagliata. Perché? La risposta è nelle poche righe della presentazione della scuola. “Coltivare lo spirito del rispetto e della cortesia nei confronti di un’altra persona è una cosa comune e fondamentale […]

Una funivia collegherà Bergamo e l’aeroporto?

Una funivia per collegare la stazione ferroviaria di Bergamo con l’aeroporto di Orio al Serio? La proposta rilanciata due settimane fa in Consiglio comunale dall’esponente di Forza Italia Stefano Benigni, ripescando un’idea di anni fa dell’ex deputato bergamasco Gianantonio Arnoldi, non sembra essere stata del tutto esclusa dal sindaco Giorgio Gori  che nei giorni scorsi ha a sua volta sottoposto, anche se in modo non particolarmente all’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte la possibilità di abbandonare il sogno del treno e puntare sulla funivia . Il quale, a sua volta non l’ha esclusa, sottolineando anzi  come “potrebbe essere essere una buona strategia dal punto di vista commerciale e anche turistico”, suscitando “l’interesse di attori privati che potrebbero dare il loro contributo”. Una proposta davvero realizzabile? In attesa di conoscere  maggiori dettagli (progetto, possibili costi e soprattutto di capire se ci potrebbero essere i fondi per realizzarla, fondi a oggi introvabili per le tre possibili grandi opere sul tavolo per il trasporto pubblico in Bergamasca, ovvero il collegamento ferroviario con Orio  che prevede una spesa fra i 140 e i 180 milioni di euro, la tramvia della Valle Brembana, 160 milioni,  e la linea metropolitana Seriate-Ponte San Pietro), qualcuno  si è scaramanticamente domandato quanto alta potrebbe essere questa funivia, a che quota potrebbero essere alzati i cavi in acciaio… Il tutto pensando agli aerei passeggeri e cargo che ogni giorno  solcano quella porzione di cielo e, soprattutto, ai piccoli aerei privati  che troppo spesso i bergamaschi vedono volare sulla città a quote bassissime, molto più basse di quelle obbligatorie, o agli alianti  che decollano e atterrano a Valbrembo. La strage del  Cermis,  dove il 3 febbraio 1998 vicino a Cavalese, venti persone morirono dopo che  un aereo militare che volava a quota troppo bassa aveva  tranciato il cavo della funivia  causando la caduta della cabina, è ancora viva nella memoria di molti. E se è vero che certe fatalità non si ripetono certo facilmente, è altrettanto vero che la prospettiva di essere appesi a un cavo in un cielo solcato da aerei può non far viaggiare, almeno i meno temerari, troppo tranquilli… 

Tennis club, giocare è un diritto (e un rovescio)

Il sogno è diventare il nuovo Roger Federer. Magari quello di qualche anno fa, meno oberato dalle incombenze paterne e più attento agli impegni tennistici. L’obiettivo reale, è invece quello di apprendere i rudimenti del tennis per togliersi qualche soddisfazione sportiva e soprattutto, divertirsi e mantenersi in forma praticando uno degli sport più belli in assoluto. E alla portata di moltissimi: il tennis, da qualche decennio ormai, ha infatti smesso di essere una disciplina riservata ai più abbienti  ed è diventato uno sport che appassiona le persone di ogni estrazione sociale (i costi dei corsi partono dai 350 euro e per una racchetta si aggirano fra i 100 euro e i 170 euro per una racchetta da agonista). Merito di una popolarizzazione voluta per aumentare il numero dei tesserati alla ricerca di quei talenti, soprattutto in campo maschile, che in Italia mancano ormai da troppi anni. Dal 1926 insegnamo a giocare. Per divertirsi e per vincere… Il primo step di quella lunga e difficilissima scalata che porta i vertici tennistici parte dalle scuole tennis e, a Bergamo, dalla scuola del Tennis Club, il circolo per eccellenza, attivo dal lontano 1926. Il primo presidente, Pietro Zanchi, mise subito in chiaro la vocazione organizzativa del club, organizzando nel 1930 un Torneo nazionale di tennis. Per scoprire i segreti di ogni colpo venite a vedere il Challenger Atp Da allora, è stato un susseguirsi di successi, impreziositi dalla collaborazione all’organizzazione del Challenger Atp che negli ultimi anni hanno portato a Bergamo campioni del ranking mondiale come Fabrice Santoro, Andreas Seppi o Simone Bolelli o i giovanissimi Wilfried Tsonga e Ernests Gulbis, giusto per fare alcuni nomi. Nella bacheca del club c’è anche lo scudetto italiano assoluto La vocazione agonistica del circolo, è stata tenuta alta dai titoli italiani a squadre Under 18 maschile (1983), serie C maschile (1984), Over 45 maschile (1991) Serie A indoor maschile (1995), Serie B2 maschile (2000). E sotto la guida di Nuccio Longhi sono arrivati i risultati più eclatanti: lo scudetto italiano assoluto, il titolo italiano di Massimo Dell’Acqua, la vittoria in serie A” con la terza promozione in altrettanti anni. Ma il vertice, per i tennis bergamasco, resta ancora molto lontano. E da lontano bisogna partire per raggiungerlo. Un team di insegnanti guida dal primo diritto al serve and volley La scuola tennis diretta dal maestro nazionale Fabrizio Albani e il suo staff composto dai maestri Eugenia Ravasio, e Chicco Signorelli, l’istruttore Hans Mazzoleni, compongono un team tecnico in grado di accompagnare i bambini dai primi diritti fino al serve and volley attraverso un’attività che parte dal minitennis per passare dai corsi di base Sat, dalla preagonistica, dall’agonistica. A Valtesse vi aspettano  sette campi in terra rossa… La location dove il Tc Bergamo svolge la sua attività è l’ormai storica sede di Valtesse (dove il circolo si è spostato nel 1962), con i suoi sette campi da tennis in terra battuta, cinque dei quali coperti. … ma anche una piscina, una palestra, bar, ristorante… Al numero 11 […]

Balzer ha riaperto. Riaccenderà il centro?

La sua chiusura era stata letta da moltissimi bergamaschi come una condanna definitiva per il centro di Bergamo, come la conferma che la “vita” nel cuore della città bassa era ormai destinata a morire. Ora la riapertura del Balzer, avvenuta sabato 31 gennaio con un’affollatissima cerimonia d’inaugurazione, è già stata letta da moltissime persone come il segnale di una possibile rinascita del centro. Anche perché il Balzer ha rappresentato, per decenni, il principale motore della vita sul Sentierone e nella città bassa, il luogo dove darsi appuntamento per bere un americano secco o un latte di mandorle, per assaggiare uno dei leggendari panini con la crema di pollo, per far colazione con cappuccino e brioches d’autore, per acquistare una polenta e uccelli, una torta o un cabaret di pasticcini da regalare certi di fare una splendida figura… Ma anche il luogo dove andare sapendo già di trovare qualche amico con cui scambiare quattro chiacchiere, a cominciare dal Paolone Impellizzeri, indimenticato e indimenticabile giornalista che per arrivare al Balzer non faceva davvero fatica, abitandoci sopra… Un locale unico, storico, ma che nonostante questo solamente pochi mesi fa sembrava destinato a scrivere l’ultimo capitolo della sua storia, iniziata addirittura nel 1850. A riprendere il filo di quel discorso, riallacciando le trame di un legame fra il Balzer e Bergamo intrecciato così strettamente da risultare inscindibile, ci ha pensato un imprenditore toscano, Giovanni Barghi, titolare di Codesa srl, approdato a Bergamo da Firenze deciso a restituire il Balzer agli antichi splendori. Un progetto che, dopo aver faticosamente arrancato nella fase delle trattative per rilevare il locale dalla multinazionale Air Chef, ha immediatamente accelerato la sua corsa a contratto firmato. Nel giro di poche settimane dietro le serrande abbassate sotto il quadriportico del Sentierone un gruppo di bravissimi artigiani ha lavorato giorno e notte per rinnovare il locale, ma all’insegna della tradizione. Nuovi arredi, un nuovo bancone che segue però il percorso di quello predecente, una nuova disposizione dell’area colazioni, lo spostamento della cassa e del bancone gelato e, soprattutto, nuove tinte chiare alle pareti che si sposano alla perfezione con il legno degli arredi, creando un’atmosfera elegante e senza tempo, capace di essere perfettamente in sintonia col presente, d’essere proiettata nel futuro, ma anche di far viaggiare nel passato. Un passato nel quale possono immergersi, attraverso una stretta e ripida scala a chiocciola in ferro, i pochi fortunati ammessi ad ammirare il laboratorio di pasticceria al piano interrato: un mondo fatato costruito, stanza dopo stanza, su un’area di 800 metri quadrati e capace di raccontare ,oggi ,quanto riuscisse a guardare lontano, decenni fa, la capacità imprenditoriale della famiglia Balzer. Una sorta di laboratorio che sembra essere stato prelevato dall’archeologia della produzione pasticciera artigianale, ma perfettamente funzionante ancora oggi e destinato a esserlo per i prossimi decenni, e talmente bello da spingere Giovanni Barghi a lasciarlo praticamente quasi intatto. Un locale capace di far viaggiare nel tempo i clienti anche grazie alle splendide locandine e manifesti ritrovati durante i lavori di ristrutturazione, o a quelli  messi a […]

VIA che VAI<br>SORPRESE che TROVI

Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

Scopri come fare

Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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Altro

Fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini, idraulici, elettricisti, parquettisti e piastrellisti, installatori e manutentori d’impianti di riscaldamento o raffrescamento, impianti antifurto o domotici, antennisti, professionisti nel trattamento di cotto, parquet e marmo, nelle disinfestazioni, del giardinaggi… Chi cerca un artigiano per eseguire lavori in casa, in ufficio, in negozio qui può trovare un’ampia offerta…

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