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Moto e Bike Bergamo, usare da piccoli le due ruote <br/> a pedali e a motore aiuta a crescere più sicuri

Moto e Bike Bergamo

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Enogastronomia
Nespoli funghi, la boutique che offre <br/> solo il meglio di  porcini, finferli, ovoli

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Hoplon Consulting, l'”esercito” di professionisti <br/> pronto a difendere le piccole imprese

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L'"esercito" di professionisti pronto a difendere le piccole imprese

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Museo del tessile, un fantastico intreccio di storie

Museo del tessile, un fantastico intreccio di storie

Da una parte il fascino emanato dall’architettura industriale di un opificio degli anni 60; dall’altro i telai e gli altri strumenti di lavoro capaci di far rivivere le fasi principali del ciclo di produzione del tessuto (dalla lavorazione delle fibre alla cardatura, alla tessitura, al finissaggio e all’abbellimento dei tessuti), ma anche le piante per uso tessile coltivate nel giardino botanico, come lino, bamboo e cotone, per  ricavarne i filati, o  guado, ginestra, fiori di tagete per estrarne i coloranti naturali. Elementi che, come altrettanti “fili”, sembrano intrecciarsi nel Museo del tessile Martinelli Ginetto di Leffe, una delle capitali della tradizione manifatturiera, “tessendo “una storia capace di catturare l’attenzione dei visitatori.  Migliaia di persone che, ogni anno, approdano nel centro considerato la porta d’accesso alle Cinque Terre della Valgandino (oltre a Leffe, Gandino, Peia, Casnigo e Cazzano) per scoprire i segreti dell’antica lavorazione, di una tradizione che si è tramandata di generazione in generazione. Segreti custoditi per esempio dal grande torcitoio della seta, del diametro di quattro metri e mezzo, con la ruota del mulino in legno dal diametro di oltre 3 metri che veniva mossa dall’acqua; dalla grande garzatrice che formava il pelo sulle coperte, mossa da una trasmissione centralizzata a soffitto di inizio 1800; dalla macchina per le frange, capace di lasciare a bocca aperta una volta scoperto il meccanismo che la faceva funzionare. O, ancora, dalla macchina  da ricamo e da quella dei merletti, fino alle imponenti carde, agli arcolai, alla macchina ad alette del 1700, agli strumenti […]

Terme S. Pellegrino, l’eleganza del benessere

Terme S. Pellegrino, l’eleganza del benessere

Fino a non molti anni fa sembrava solo un sogno, uno dei tanti progetti destinati a rimanere l’ennesimo, straordinario, esercizio di architettura creativa realizzato sulla spinta propositiva dell’Expo. Lo stupore per la qualità e il fascino delle idee tratteggiate a china, invece, è stato, e questa è la vera sorpresa, inferiore a quello suscitato dall’effettiva realizzazione di questa piccola meraviglia bergamasca. Le terme di San Pellegrino, insomma, dopo tante promesse, tante risorse messe in campo, tanto lavoro e tantissime aspettative, sono diventate una splendida realtà di successo, testimoniato fin da subito dagli oltre 10mila ingressi mensili fatti registrare nei suoi primi 12 mesi di vita. Oltre centomila ospiti entusiasti sono il miglior biglietto da visita Numeri che rappresentano un importantissimo segnale di svolta per l’economia della valle Brembana e un rassicurante viatico sulla strada che porta alla consacrazione di San Pellegrino, luogo semplicemente ideale per realizzare una struttura termale. Una tappa obbligata per una giornata di relax dopo una settimana bianca Come del resto ben sapeva chi, del periodo della Belle Epoque, ne aveva fatto una delle capitali europee del benessere. Il luogo ideale per immergersi nel relax e nel benessere, dove risposarsi magari regalandosi una giornata termale dopo una vacanza sulle nevi di Foppolo, Carona o San Simone, stazioni sciistiche raggiungibili passando proprio da San Pellegrino. Le antiche proprietà curative dell’acqua abbinante ai servizi più moderni Una struttura in perfetto equilibrio fra passato e futuro, con i benefici antichi delle acque della sorgente e tutti i più moderni servizi […]

Museo del tessile, un fantastico intreccio di storie

Museo del tessile, un fantastico intreccio di storie

Da una parte il fascino emanato dall’architettura industriale di un opificio degli anni 60; dall’altro i telai e gli altri strumenti di lavoro capaci di far rivivere le fasi principali del ciclo di produzione del tessuto (dalla lavorazione delle fibre alla cardatura, alla tessitura, al finissaggio e all’abbellimento dei tessuti), ma anche le piante per uso tessile coltivate nel giardino botanico, come lino, bamboo e cotone, per  ricavarne i filati, o  guado, ginestra, fiori di tagete per estrarne i coloranti naturali. Elementi che, come altrettanti “fili”, sembrano intrecciarsi nel Museo del tessile Martinelli Ginetto di Leffe, una delle capitali della tradizione manifatturiera, “tessendo “una storia capace di catturare l’attenzione dei visitatori.  Migliaia di persone che, ogni anno, approdano nel centro considerato la porta d’accesso alle Cinque Terre della Valgandino (oltre a Leffe, Gandino, Peia, Casnigo e Cazzano) per scoprire i segreti dell’antica lavorazione, di una tradizione che si è tramandata di generazione in generazione. Segreti custoditi per esempio dal grande torcitoio della seta, del diametro di quattro metri e mezzo, con la ruota del mulino in legno dal diametro di oltre 3 metri che veniva mossa dall’acqua; dalla grande garzatrice che formava il pelo sulle coperte, mossa da una trasmissione centralizzata a soffitto di inizio 1800; dalla macchina per le frange, capace di lasciare a bocca aperta una volta scoperto il meccanismo che la faceva funzionare. O, ancora, dalla macchina  da ricamo e da quella dei merletti, fino alle imponenti carde, agli arcolai, alla macchina ad alette del 1700, agli strumenti […]

Crespi, la fabbrica che ha costruito un villaggio

Crespi, la fabbrica che ha costruito un villaggio

  “Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno”. Quando, in uno dei suoi scritti più noti, il filosofo Voltaire sostenne questo pensiero dalla forte caratterizzazione illuministica (Candido o l’ottimismo, 1759) poteva solo ignorarne il grande eco che avrebbe avuto nella sua Francia e nel resto d’Europa. Tali parole contribuirono ad alimentare, anche durante l’Ottocento, il sogno di alcuni grandi imprenditori di tutelare e rendere gradevole la vita dei propri operai dentro e fuori la fabbrica, cercando di colmare i ritardi della legislazione sociale dello Stato. La visione, per così dire, filantropica si esemplificò nei cosiddetti villaggi industriali, autentici modelli di città ideale, in cui il datore di lavoro provvedeva a fornire a tutti i suoi dipendenti non solo un’abitazione più che dignitosa ma anche i servizi necessari alla vita della comunità: chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici … Oltre alle case ospitava chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici … Questa smisurata fiducia nel progresso, nel lavoro e nell’industria influenzò anche Cristoforo Benigno Crespi, figlio di un tintore di Busto Arsizio, che scelse l’area corrispondente all’estrema punta meridionale dell’Isola Bergamasca (porzione della provincia di Bergamo racchiusa fra i fiumi Adda e Brembo, oggi all’interno del territorio del comune di Capriate San Gervasio) per dar finalmente vita al suo sogno di produrre filati preziosi a livello industriale. Il progetto risultò, ai tempi, decisamente ambizioso non solo per le dimensioni e l’innovazione tecnologica necessarie ma anche, e soprattutto, per l’anelito verso il bello, verso […]

I mille volti di Bergamo, fra castelli, chiese, musei…

I mille volti di Bergamo, fra castelli, chiese, musei…

Viaggiare nella storia, nell’architettura, nell’arte: per farlo basta varcare l’ingresso dei castelli di Solza, Pumenengo, Pagazzano, Martinengo, Malpaga, Romano di Lombardia, o della Rocca di Urgnano. Oppure “navigare” fra le stanze dell’accademia Tadini, che si specchia sul lago a Lovere, entrare nel Palazzo dell’orologio o nella casa con affrescata la Danza macabra a Clusone, circondati dalla maestosa bellezza delle Prealpi orobiche… La provincia di Bergamo offre una montagna di proposte per un percorso turistico lungo qualche giuorno, oppure per una gita fuori porta in giornata… Il Medioevo rivive nel castello di Solza, dove nacque il signore dei condottieri La zona a sud della provincia di Bergamo, la parte più esposta, nel Medioevo, alle brutalità della violenza di eserciti di passaggio e non solo, è disseminata di fortezze dal fascino antico. A partire dal castello di Solza, luogo di nascita di Bartolomeo Colleoni. Un castello dalle dimensioni contenute e dal modesto impianto trecentesco che, comunque, vale la pena di visitare anche solo per avere dato i natali a uno dei più grandi condottieri di sempre. Il castello si sviluppa su una pianta quadrilatera ed è stato costruito su un falsopiano che si affaccia all’alveo dell’Adda, circondato, ma indipendente, dal borgo. Il complesso è composto dai resti di una torre e di una cinta muraria, che racchiude una corte. Sulla cinta muraria si intravedono i resti dei merli, realizzati successivamente al primo impianto e poi sacrificati ad esigenze residenziali. Tre torri anziché quattro rendono inconfondibile il castello di Pumenengo Lungo quelle che […]

Euroconsulting, le migliori polizze
ve le possono assicurare solo i veri professionisti

Euroconsulting,  le migliori polizze <br/> ve le possono assicurare solo i veri professionisti

Imboccare la strada giusta è il punto di partenza migliore per arrivare al traguardo nel migliore dei modi. Una regola tanto semplice quanto preziosa che vale per chi si si mette in viaggio, ovviamente, ma anche per chi è chiamato a tracciare il percorso della propria carriera professionale. E che per essere sicuro di non sbagliare strada ha una semplice quanto preziosa manovra da fare: seguire le indicazioni che portano alla specializzazione. Una regola d’oro che vale per moltissime professioni, comprese quelle alle quali probabilmente non verrebbe da pensare di primo acchito. Per esempio quella dell’assicuratore. Figura per la quale invece, proprio la specializzazione sarà sempre più determinante. Parola di Gianfranco Moretti, da oltre 30 anni protagonista del mondo assicurativo, che proprio in questa parola vede la svolta decisiva per il futuro di questa professione. A far crescere le competenze è il lavoro in equipe Perché, spiega, “esattamente come accade per il medico anche l’assicuratore deve e dovrà avere sempre più avere competenze specifiche sui diversi argomenti, e così come il medico, dovrà sempre più fare equipe, insieme con colleghi esperti e “specializzati”, per affrontare e risolvere nel migliore dei modi ogni problema”. Teoria che Gianfranco Moretti ha messo in pratica da tempo alla guida dell’Euroconsulting Intermediazioni Assicurative, con sede in via San Lazzaro  59 a Bergamo, grazie a una “squadra” composta da una cinquantina di collaboratori, selezionati proprio per le proprie “competenze specialistiche”, chiamati ogni giorno “a mettere le proprie specializzazioni al servizio della clientela con la consapevolezza che […]

Vanity Glam, la bontà dell’olio diventa bellezza

Vanity Glam, la bontà dell’olio diventa bellezza

Sulla sua scrivania campeggia in bella vista un libro: “Ieri, oggi, domani, la mia vita”. E’ l’autobiografia di Sophia Loren, icona di bellezza nel mondo che tra i suoi segreti dell’eterna giovinezza ha indicato, nelle primissime posizioni, un bagno con olio di oliva. L’extravergine? E’ il segreto del fascino eterno di Sophia Loren L’olio extravergine biologico che la protagonista di “Pane, amore e gelosia”, “La Ciociara” e “Matrimonio all’italiana” ha sempre utilizzato per curare la propria pelle naturalmente, perfettamente consapevole che, ricco di polifenoli e antiossidanti, l’olio idrata e rallenta il processo d’invecchiamento. Lo stesso olio extravergine d’oliva da cui è partita Maria Stella Maratea per realizzare un sogno: produrre prodotti di bellezza. Cosmetici che ha riunito in una linea che ha chiamato Vanity glam, a sottolineare il fascino della vanità che solo la bellezza può dare. Con questi cosmetici è stata “costruita” la Cascina del benessere Una linea di prodotti che Maria Stella Maratea propone a una clientela divenuta sempre più numerose negli anni vendendoli direttamente nella sua “Cascina del Benessere”, centro estetico a Medolago dove la bellezza e il benessere hanno il volto di trattamenti e massaggi ad altissima professionalità, e tramite e-commerce sul sito https://www.cascinadelbenessere.it/. Una linea di bellezza che parte dagli uliveti e arriva in Internet Una “svolta tecnologica quest’ultima”, come la definisce sorridendo, Maria Stella Maratea, arrivata al termine di un lungo percorso iniziato senza neppure sapere cosa fossero i prodotti cosmetici, in un’infanzia non certo facile in cui il pensiero era rivolto allo studio […]

Mazzocchi, i dentisti guariscono anche la paura

Mazzocchi, i dentisti guariscono anche la paura

“Mamma mia che brutta vista la poltrona del dentista; l’hanno tutta equipaggiata, di pulsanti l’han dotata; par di andare nello spazio, ma sedersi lì è uno strazio…” Sono le prime tre strofe di una simpatica filastrocca che l’autrice, Morena Paolini, ha messo on line sul sito www.poesieracconti.it. Una filastrocca che riesce a strappare un sorriso (possibilmente senza carie) anche a chi ha paura, se non addirittura il terrore, del dentista, della poltrona dove accomodarsi con l’incubo di sentire la fatidica frase: “apra la bocca”. Vertigini, nausea, tremori: sono i sintomi dell’odontofobia Una paura (ma in alcuni casi un autentico panico) che colpisce moltissimi bambini, ma non solo: ci sono infatti anche migliaia di persone adulte che soffrono di odontofobia, una malattia riconosciuta dall´Organizzazione Mondiale della Sanità che colpisce addirittura il 10 per cento della popolazione. Causando, in chi ne soffre, sintomi come vertigini, nausea, tremori, attacchi di diarrea e di ansia. È a loro, alle piccole-grandi vittime della “paura da dentista” che si rivolgono Alberto e Susanna Mazzocchi, che nello Studio medico Panacea in Passaggio Canonici Lateranensi 1, a Bergamo “raccontano la propria vocazione a ospitare i pazienti, in particolare più piccoli, mettendoli a proprio agio, aiutandoli a vincere la paura. Il segreto? È far diventare la visita un gioco e il dentista un amico Uno studio dove i bambini diventano immediatamente “amici” dei dottori, persone di cui fidarsi, come sottolinea Alberto Mazzocchi, laureato in Medicina e Chirurgia con 110 e lode all’Università degli studi di Milano e specializzato in […]

Città Alta, le vie della salita sono infinite

Città Alta, le vie della salita sono infinite

Non è una guida “di” Città Alta, ma una guida “a” Città Alta, con i vari percorsi che portano a salire i colli di Bergamo Alta arrivando alle quattro porte di accesso della città medievale, in qualsiasi stagione, a piedi o in bicicletta. Trentatrè itinerari e innumerevoli varianti, per un totale di 115 strade , scalette, funicolari e sentieri per salire alle porte del borgo storico “raccontati” e mostrati in 184 pagine con fotografie a colori suddivise in cinque sezioni che rappresentano cinque zone di partenza delle passeggiate: Centro città, Conca d’Oro, Conca d’Astino , Fontana e Sombreno, Anello di San Vigilio- Versante Nord, con cartine dettagliate , descrizioni dei tracciati e varie notizie utili. Tutto questo è “Alle porte di Città Alta”, piccola guida divenuta un classico delle guide escursionistiche dedicate a Bergamo, come testimonia del resto il fatto che il volume è giunto alla sua settima edizione impreziosita da un inserto di 16 pagine che aiutano a riconoscere la flora spontanea che è possibile incontrare lungo i percorsi. Completa la guida la mappa “Dalle porte di Citta’ Alta”: cinque itinerari per scoprire la bellezza di Città Alta partendo da ciascuna delle quattro porte di accesso presenti nelle Mura, non solo percorrendo il frequentatissimo asse centrale (itinerario 5) ma proponendo altri quattro percorsi, meno noti e meno affollati. Uno strumento essenziale (acquistabile on line navigando sul sito di Elle Libri) libreria on line realizzata da Guido Lorenzelli, discendente di una dinastia che ha “invitato” alla lettura migliaia di bergamaschi […]

D’Andrea, il consulente immobiliare che vale per tre

D’Andrea, il consulente immobiliare che vale per tre

Avvocato,  mediatore, protagonista della vita associativa dell’Asppi,  associazione di piccoli proprietari immobiliari: tre “volti” di uno stesso professionista strettamente legati fra loro. Ma soprattutto tre diverse esperienze che hanno contribuito a fare di Gaetano D’Andrea uno degli esperti  ad altissima specializzazione nel settore immobiliare. Grazie anche, anzi soprattutto, a  una convinzione maturata prima ancora di iniziare le sue “tre attività”: che per essere dei validi professionisti occorre partire da una premessa chiarissima, ovvero che non bisogna essere tuttologi ma specializzati. La prima garanzia? Scegliere un consulente specializzato e non “tuttologo”… Come  lui stesso racconta in questa intervista a casavuoisapere. Cominciamo  dalla scelta di “rinnegare a prescindere” la  “tuttologia”… ” Una scelta che considero basilare, oggi più che mai. La specializzazione per  una moderna professione è come le fondamenta per un edificio. Un teorema che non mi è mai capitato di mettere in discussione e che mi ha fatto da guida  in tutto il mio percorso  nel mondo condominiale e immobiliare, che mi ha portato a diventare consulente dell’Associazione dei piccoli proprietari immobiliari di Bergamo  alla fine degli anno “90 per poi entrare a  far parte del direttivo fino a diventare presidente per oltre 10 anni. … che conosca il valore della mediazione… Un’esperienza particolarmente importante, che  mi ha permesso di seguire da vicino le problematiche che i proprietari e condomini affrontano nel quotidiano, che mi ha spinto,   ormai da 25 anni , a occuparmi prevalentemente di diritto  condominiale e delle locazioni”. Una specializzazione che si è costruito grazie anche […]

Selvino 5, 6 e 7 giugno

Bergamo Capitale Mondiale dell’Enduro 2025
riaccende i motori per l'evento leggendario
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Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Girando alla scoperta della provincia di Bergamo potresti fermarti per una sosta ed entrare….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

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Il gioiello architettonico incastonato nel verde di una valle da sogno

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Aldo Descrovi

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l’ex pilota che si è messo in testa di dover proteggere la sicurezza dei motociclisti

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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