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Moto e Bike Bergamo, usare da piccoli le due ruote <br/> a pedali e a motore aiuta a crescere più sicuri

Moto e Bike Bergamo

Usare da piccoli le due ruote a pedali e a motore) aiuta a crescere più sicuri

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Enogastronomia
Nespoli funghi, la boutique che offre <br/> solo il meglio di  porcini, finferli, ovoli

Nespoli funghi

La boutique che offre
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Servizi
Hoplon Consulting, l'”esercito” di professionisti <br/> pronto a difendere le piccole imprese

Hoplon Consulting

L'"esercito" di professionisti pronto a difendere le piccole imprese

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Fai Bergamo, c’è un calendario di camion antichi
pronto a “partire” per soccorrere i baby ammalati

Fai Bergamo, c’è un calendario di camion antichi <br/> pronto a “partire” per soccorrere i baby ammalati

Un calendario serve a “calcolare” il tempo. Ma può anche far viaggiare nel tempo. Impresa che si propone di portare a termine il calendario ideato – non poteva essere diversamente parlando di viaggi – dal  neonato comitato giovani imprenditori della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo decisi a “consegnare”, proprio grazie a questo progetto, un aiuto ai più piccoli ammalati in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Già, perché il ricavato della vendita (oltre a eventuali donazioni)  dei calendari, pronti a guidare in un vero e proprio “viaggio a ritroso nel tempo”  grazie a bellissime foto d’epoca di camion guidati dai padri e spesso dai nonni di coloro che oggi sono i nuovi protagonisti dell’autotrasporto bergamasco, verrà consegnato ai responsabili di una o più associazioni i cui volontari assistono i bambini ricoverati spesso con gravi malattie. Un progetto che ha subito coinvolto i più giovani esponenti delle imprese di autotrasporto del territorio associate alla Fai riuniti in un comitato che la federazione ha recentemente costituito “con l’obiettivo di gettare le fondamenta per costruire la dirigenza del futuro e per ideare nuove iniziative”, come spiega Paolo Soprani, consigliere della federazione scelto per “guidare” i giovani colleghi nel loro percorso. E che già dalle prime riunioni ha potuto ammirare la “nuova generazione targata  Fai”  mostrare le proprie capacità ideative e organizzative, facendo “partire” il progetto per la realizzazione del calendario a scopo benefico, con una prima bozza grafica da presentare alle aziende associate. “Diversi componenti del comitato sono già al lavoro per raccogliere […]

Teatro Sociale, lo spettacolo più bello è l’edificio

Teatro Sociale, lo spettacolo più bello è l’edificio

Quella che stiamo per raccontare potrebbe essere la trama di un romanzo della scrittrice britannica Jane Austin, condito con le vicissitudini di svariati personaggi e che termina sempre con un lieto fine. L’ambientazione è la Bergamo dell’inizio Ottocento e i protagonisti sono: il Teatro Sociale, gli aristocratici, i ricchi borghesi, i migliori architetti, artigiani e decoratori del tempo. La storia nasce dal desiderio di un folto gruppo di nobili e borghesi bergamaschi di restituire alla Città Alta quella supremazia che la costruzione del Teatro Riccardi (l’attuale Teatro Donizetti) le insidiava. Grazie all’incarico conferito a Leopoldo Pollack (1751-1806), architetto considerato tra i maggiori esponenti del Neoclassicismo dell’epoca, e al lavoro dei migliori artigiani, nel 1807 venne inaugurato il “Teatro della Società” (oggi conosciuto come “Teatro Sociale”).  Allievo di Giuseppe Piermarini (col quale collaborò nella progettazione del Teatro alla Scala di Milano), Pollack era stato architetto della Casa d’Austria e, con il regime napoleonico, aveva inizialmente spostato la sua attività dall’area milanese verso la provincia e in particolare a Bergamo dove, in breve tempo, era diventato l’architetto preferito dall’alta borghesia e dall’aristocrazia. Tra i maggiori interventi in Bergamasca vanno annoverati la progettazione di Palazzo Agosti Grumelli a Bergamo e della Villa Pesenti Agliardi a Sombreno, alcuni interventi nel Palazzo Medolago Albani di Città Alta, il progetto per il carcere di Sant’Agata ed il recupero del Castello Montecchio a Credaro. Un teatro all’italiana ma con la platea alla francese L’architetto scelse di progettare un teatro all’italiana, con più ordini di palchi, che realizzava […]

Sei giorni di Enduro, il “tris” vincente di Bergamo

Sei giorni di Enduro, il “tris” vincente di Bergamo

Non c’è il due senza il tre, recita un proverbio. Destinato a trovare conferma per la Sei Giorni Internazionale di Enduro, evento che ogni anno e assegna il titolo di Campione del mondo della specialità a squadre nazionali, conosciuta anche come l’”Olimpiade della moto”, e per Bergamo, autentica “capitale mondiale” di questa disciplina sportiva, che dal 24 al 29 agosto 2025 ospiterà, per la terza volta appunto, una competizione capace di schierare al via centinaia di piloti provenienti da ogni continente. Un evento reso ancora più straordinario dalla lunghissima attesa: sono trascorsi infatti quasi 40 dall’ultima edizione ospitata nel 1986 in Valle Brembana, con San Pellegrino “capitale” , così come era accaduto per la “prima”, andata in scena sui bellissimi sentieri della valle 1968, per la 43esima edizione. Due precedenti illustri che forse hanno “pesato” nella decisione, presa dai responsabili della Fim, Fédération Internationale de Motocyclisme e della Fmi, la Federmoto italiana, di assegnare al Motoclub Bergamo l’ospitalità e l’organizzazione dell’edizione 2025, riconoscendo la grande passione e competenza che da sempre contraddistinguono il mondo sportivo bergamasco nella storia delle due ruote. Mettendo in moto la macchina dell’organizzazione chiamata ad affrontare una “prova” difficilissima quale solo una manifestazione di altissima caratura internazionale come l’”Olimpiade della moto”, con una competizione serrata che si svolge nel corso di sei giorni ed è composta da prove di varia natura tecnica, in grado di esaltare la bravura dei piloti, sia professionisti sia amatori, e può rappresentare. Sono i numeri a dirlo: a partire da quelli […]

Amaryllis, passo dopo passo curiamo cuore, ossa…

Amaryllis, passo dopo passo curiamo cuore, ossa…

Nell’antica Roma era una dea, Abeona, a proteggere  i primi passi mossi dai bambini, vegliando su di loro perché non si facessero del male. Nella moderna Bergamo è invece una donna in carne e ossa a proteggere  la camminata di chiunque, dall’età più giovane a quella più avanzata, impedendo che una postura sbagliata e un’errato movimento nel compiere ogni passo, possa causare problemi fisici e di salute. Perché se è vero che camminare: apparentemente è la cosa più normale e facile del mondo, è altrettanto certo che farlo male, senza accorgersene, può avere conseguenze anche spiacevoli, mentre correggere il proprio passo può riservare straordinarie sorprese: al cuore, ai muscoli, alle ossa, alla respirazione…. Tutte cose che l’ “erede terrena della divinità romana”, Cristina Ghisalberti, diplomata Isef , laurea in Scienze motorie master in Chinesiologia titolare con Maria Elena Graziotto del centro Amaryllis di via Baioni a Bergamo,  spiega ogni volta ai nuovi visitatori del suo centro, dopo averli sottoposto a un semplicissimo test che racconta se una persona cammina in modo “sano” o no. Utilizzando un semplice strumento che si chiama sensore inerziale e viene legato attorno alla vita e che trasmette a un computer una vera e propria “tac” delle condizioni di salute di ogni movimento fatto compiendo pochi passi nella sala esercizi de centro. “Pochi secondi sufficienti a un sofisticato  software per osservare una persona camminare e analizzare eventuali fattori responsabili di danni al fisico, oltre che di benefici. Che, se assenti proprio perché una persona cammina in modo […]

Casa Virginia, è la passione l’ingrediente più buono

Casa Virginia, è la passione l’ingrediente più buono

Prendete pochi ingredienti, come la passione per la cucina e la conoscenza delle materie prime e della loro preparazione, frutto di un’esperienza, ultratrentennale; aggiungete alla tradizione un pizzico di “sperimentazione”; scegliete come “contorno” un senso dell’accoglienza, una gentilezza e una simpatia impressi a fuoco nel Dna,; abbinate infine il tutto con i migliori vini prodotti con le uve dei vigneti che circondano le sale del ristorante e le bellissime terrazze per pranzi e cene all’aperto, ed ecco “servita” Casa Virginia, uno di quei luoghi “magici” dove il cibo e il vino si sposano alla perfezione, dove ogni appuntamento a tavola finisce con il far innamorare. Un “luogo” che Antonio Lecchi, nome conosciutissimo fra i buongustai, ha creato nel 2002, ripristinando un antico vigneto poco lontano da Bergamo, a Villa d’Almè, immerso nel verde Parco dei colli, e “abbinando” alla cantina un Agri-ristorante : “un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza”, come scrive il ristoratore cantiniere sul proprio sito, “guidati, dopo anni di esperienza nell’alta ristorazione , dalle proprie origini verso un ritorno al passato, alla natura, alla terra”, utilizzando come “fondamenta della cucina ingredienti di altissima qualità che riescono a raccontare il nostro territorio e la curiosità che non abbandona mai chi è ai fornelli”. Un “ristorante agricolo” capace di unire innovazione e tradizione, natura e tecnologia: esattamente come nell’azienda vinicola che “valorizza i vitigni autoctoni, come il Manzoni Bianco 6013, coltivati un magnifico vigneto risalente al ‘700 in una delle migliori zone vocate alla viticoltura della […]

Doa, la distilleria che ha reinventato il gin

Doa, la distilleria che ha reinventato il gin

Sull’etichetta, decisamente attraente e incollata su una bottiglia che possiede il “physique du role” perfetto per il tipo di prodotto contenuto, il gin, spicca la scritta Doa, che sta per Distilleria orobica autonoma. Un acronimo che un simpatico bevitore, amante del gin e dei cockatil che lo vedono protagonista, ha “riletto” in modo diverso, ovvero “distilliamo ottimi alcolici”. Per l’esattezza superalcolici e, per essere ancora più precisi, gin. Due “versioni” di gin: il  London Dry Gin, per gli amanti del “prodotto più classico”,

Calzoleria Rota, l’arte di “aggiustare” la pelle

Calzoleria Rota, l’arte di “aggiustare” la pelle

Nella vita capita d’incontrare persone, fino a ora sconosciute e incrociate per la prima volta, per le quali si prova immediatamente non solo simpatia, ma anche una totale fiducia. Persone alle quali viene istintivo, naturale, immediato affidarsi con la certezza che “sono le persone giuste, quelle che stavamo cercando”, basandosi semplicemente su una “sensazione a pelle” , frutto, come spiegano gli studiosi del comportamento umano, di messaggi che ci arrivano in modo automatico, non razionale. Messaggi che è impossibile non ricevere non appena varcata la porta di un vecchio negozio ospitato in un ancor più antico cortiletto all’interno di via Torquato Tasso, nel cuore di Bergamo dove parlare di “sensazione a pelle” calza a pennello più che in qualsiasi altro luogo. Già perché pelle e cuoio (di calzature ma anche  borse e portafogli, cinture e giacche e qualsiasi altro accessorio o oggetto realizzato con la pelle di animali, spesso di qualità pregiatissima) sono i protagonisti assoluti dell’attività dello storico negozio: la calzoleria Rota, fondata negli anni 50 da Angelo Rota, che con l’aiuto di diversi dipendenti le scarpe non solo le riparava, ma le realizzava. “Perchè allora si faceva tutto a mano”, come sottolinea, come primissima ”informazione” , la figlia, Rosanna che ha affiancato il papà fino al 1986 per poi subentrargli. Ereditando, come possono testimoniare migliaia di clienti che nei decenni hanno varcato la soglia della “bottega” rimasta praticamente immutata nel tempo, la stessa passione, artigianalità e manualità. Tre “valori” capaci di rendere la calzoleria Rot” unica e inimitabile […]

Rastelli, una storia in equilibrio fra realtà e magia

Rastelli, una storia in equilibrio fra realtà e magia

Uno straordinario viaggio nel mondo dei giocoliere e dei teatri, degli esercizi capaci di lasciare a bocca spalancata e dei circhi, fra straordinari spettacoli (che solo lui, l’ “ottava meraviglia del mondo”, “l’uomo capace di vincere le leggi di gravità come scrivevano i giornali di tutto il mondo all’epoca, sapeva ideare e realizzare, attrezzato con piccoli bastoncini di legno, palline e palloni che nelle sue mani si trasformano in esseri viventi) e incredibili fatti accaduti in scena ma anche “dietro le quinte” (come la terrificante morte di un inserviente divorato dal leone D’Artagnan, la stessa belva che aveva storpiato e sfigurato due leggendari domatori, o l’assurda fine di un nano morto annegato

Nazzareno Lumina, il pilota che ha portato
(su due ruote) la classe operaia in paradiso

Nazzareno Lumina, il pilota che ha portato <br/> (su due ruote) la classe operaia in paradiso

“La classe operaia va in paradiso”  è il titolo di un  vecchio film  di  Elio Petri  capace di vincere, all’inizio degli anni ’70,  il Grand Prix  per il miglior film al  Festival di Cannes. Un titolo che sembra perfetto per raccontare, mezzo secolo più tardi, la storia di Nazzareno Lumina, operaio che nel “paradiso” che ha sempre sognato, quello delle gare motociclistiche, ci è andato coronando il sogno di scendere in posta arrivando a vincere  non un Grand Prix cinematografico ma un campionato italiano riservato alle moto 600 di cilindrata. Fino ad approdare in una squadra, il “Team Broncos”che gli ha messo a disposizione la due ruote a cui ha sempre aspirato, una Ducati, in sella alla quale il pilota bergamasco, operaio  in un’azienda storica di Brescia, l’Iseo serrature, punta a conquistarsi un posto sulla linea di partenza di un campionato italiano di velocità. Una storia raccontata dal sito bergamoduepuntozero.it che ilmadeinbergamo.it pubblica su gentile concessione della Scuderia Norelli, Motoclub a cui appartiene Nazzareno Lumina  e ideatrice del nuovo sito dedicato al mondo delle due ruote. Eccolo.

Cesare, 23 anni: l’influencer? Meglio il taglialegna

Cesare, 23 anni: l’influencer? Meglio il taglialegna

“Da grande voglio fare il boscaiolo”: un titolo provocatorio  (volutamente, per sottolineare una volta di più, e “prima che sia troppo tardi”, che per i giovani non può e non deve esistere un futuro solo tecnologico, magari da influencer, tra telefonini e computer con i quali guidare i clienti all’acquisto di abiti e accessori e magari anche  del tipo di pane più “trendy”, ma con il rischio che un domani trovare un panificio aperto diventi un’impresa, per non parlare di un idraulico, un elettricista o un falegname) quello scelto dagli organizzatori del convegno sul futuro della montagna andato in scena nella sede di Confcommercio Bergamo. Un dibattito sul futuro in alta quota, fra borghi spopolati e “aiuti” mai arrivati a un territorio considerato di “serie B”, che ha visto sedersi al tavolo relatori pronti a ribadire “l’assoluta necessità di contrastare lo spopolamento creando nuove opportunità di lavoro” non solo per non avere “borghi fantasma”, ma anche per “curare” il territorio ed evitare che poi, in caso di “bombe d’acqua “ sempre più frequenti, tronchi e arbusti non vengano trascinati a valle dai torrenti e fiumi in piena creando esondazioni, alluvioni. Nuove figure professionali come, appunto, il boscaiolo: esattamente il lavoro scelto da quello che, ospite in videocollegamento dell’evento organizzato da Confcommercio e Scuderia Fulvio Norelli, è subito diventato il “testimonial” perfetto. Già, perché lui, Cesare Persico,23 anni di Somendenna, frazione di Zogno, nella vita ha deciso di fare proprio il taglialegna, trascorrendo le sue giornate nei boschi a procurarsi la materia prima da […]

VIA che VAI<br>SORPRESE che TROVI

Passeggiando alla scoperta di Bergamo e di nuove opportunità per fare shopping, trovare servizi….

Girando alla scoperta della provincia di Bergamo potresti fermarti per una sosta ed entrare….

Bergamo com'era?

Ci sono molti modi per raccontare una città, per far conoscere la sua anima, la sua evoluzione e i segreti celati dietro ogni angolo. Uno dei più potenti è farlo attraverso l'immagine, uno scatto capace di fermare il tempo e ricordare luoghi, monumenti e veicoli. Con questa rubrica "Bergamo d'Epoca: Angoli Nascosti e Memorie Trasformate", proponiamo una collezione di scatti storici: vi riporteremo tra i binari dei vecchi tram, in frazioni diventate quartieri, davanti ad edifici scomparsi e in prati diventati città. È un viaggio emozionante per riscoprire il volto più intimo e a volte sbiadito di luohi dimenticati di Bergamo.

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Ex Monastero di Astino

Ex Monastero di Astino

Il gioiello architettonico incastonato nel verde di una valle da sogno

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Parco dei Colli

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Il paradiso in terra minacciato dall'inferno di cemento della nuova strada

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Aldo Descrovi

Aldo Descrovi

l’ex pilota che si è messo in testa di dover proteggere la sicurezza dei motociclisti

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Raccontatevi in un video

Ci sono molti modi per raccontarsi, per far conoscere la propria attività, la propria offerta, commerciale o professionale, ma anche la propria storia, la propria esperienza, la propria professionalità, la propria passione. Uno di questi modi è farlo attraverso un video capace di moltiplicare esponenzialmente la visibilità di ogni attività anche grazie all'utilizzo dei social network…

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Per migliorare la vita di tutti

Questo spazio è dedicato a chiunque voglia suggerire agli amministratori possibili iniziative per migliorare la vita di tutti i cittadini

A chi, bollette alla mano,
dimostra che ha bruciato, illuminato e quindi inquinato meno

Su un sito dedicato al mondo del mattone, dal nome decisamente simpatico, casavuoisapere.it, un signore che si chiama Vincenzo Vecchio e che da sempre si occupa di case (scrivendone su Il Sole 24 Ore)

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Professionisti

Scegliere a quale professionista (dall'artigiano, come può essere un elettricista, un idraulico o un falegname all'avvocato, al commercialista ma anche al medico....) affidarsi per un lavoro in casa o in ufficio, una pratica complicata, o magari per un problema serio di salute, non è sempre facile. Il madeinbergamo ha deciso di aiutare i propri lettori selezionando, sulla base di un'esperienza personale e dunque i una conoscenza “diretta” o, su segnalazione di operatori del settore, alcuni nominativi.

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Fabbri, falegnami, vetrai, imbianchini, idraulici, elettricisti, parquettisti e piastrellisti, installatori e manutentori d’impianti di riscaldamento o raffrescamento, impianti antifurto o domotici, antennisti, professionisti nel trattamento di cotto, parquet e marmo, nelle disinfestazioni, del giardinaggi… Chi cerca un artigiano per eseguire lavori in casa, in ufficio, in negozio qui può trovare un’ampia offerta…

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Hakkin, il “Balto bergamasco”: l’emozionante storia <br/> del cane pompiere unito per la vita al suo istruttore

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Ca’ Alta, per chi ama camicie, pantaloni <br/> e abiti sempre di qualità altissima

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