Rastelli, una storia in equilibrio fra realtà e magia

Uno straordinario viaggio nel mondo dei giocoliere e dei teatri, degli esercizi capaci di lasciare a bocca spalancata e dei circhi, fra straordinari spettacoli (che solo lui, l' “ottava meraviglia del mondo”, “l'uomo capace di vincere le leggi di gravità come scrivevano i giornali di tutto il mondo all'epoca, sapeva ideare e realizzare, attrezzato con piccoli bastoncini di legno, palline e palloni che nelle sue mani si trasformano in esseri viventi) e incredibili fatti accaduti in scena ma anche “dietro le quinte” (come la terrificante morte di un inserviente divorato dal leone D’Artagnan, la stessa belva che aveva storpiato e sfigurato due leggendari domatori, o l'assurda fine di un nano morto annegato a Rotterdam mentre veniva imbarcato rinchiuso a chiave, un po' per non pagare il biglietto e un po' per sfuggire agli sguardi e alle risate ironiche dei curiosi, in un piccolo baule diventato la sua bara sul fondale dopo che la passerella stesa fra il molo e la nave si era spezzata in due facendo precipitare in acqua facchini e carico). E, ancora, un fantastico viaggio attraverso la storia, comprese le pagine più buie (fra la rivoluzione d'ottobre in Russia dove lui era stato invitato a esibirsi davanti alla corte dell'ultimo zar Nicola, sotto lo sguardo incantato del figlio Aleksej, ammalato come lui di emofilia, e sotto gli occhi di fuoco del santone Rasputin che forse allo zar aveva promesso che quella terribile malattia lui l'avrebbe sconfitta con le sue arti magiche) e le luci dei teatri di New York dove perfino i cartelloni dedicati al grande Rodolfo Valentino erano destinati a essere strappati per fare posto a quelli che annunciavano l'arrivo del “divino Rastelli”. Tutto questo racconta “In Equilibrio fra la vita e la morte”, biografia romanzata sulla vita, tanto breve quanto incredibile, di Enrico Rastelli, considerato ancora oggi, a quasi un secolo dalla sua morte, il più grande giocoliere mai esistito, protagonista di esercizi inarrivabili per chiunque altro. Spettacoli destinati a renderlo talmente famoso da essere scelto, un secolo fa, come testimonial pubblicitario, da essere inseguito dai fotografi pronti a rubargli uno scatto, durante i suoi esercizi o nella semplice vita quotidiana: perfino dentro la vasca da bagno, mentre leggeva tranquillamente il giornale tenendo in equilibrio un pallone sulla testa. Una carriera unica destinata a terminare, a soli 35 anni, nella sua città, Bergamo, in modo tragico: ucciso dalle continue emorragie provocate da una ferita in bocca, che un marinaio, probabilmente ubriaco, gli aveva procurato durante un'esibizione, scagliandogli addosso una palla e colpendolo al volto proprio mentre con la bocca stava reggendo un bastoncino di legno sul quale le palline giravano con rotazioni differenti l'una dall'altra, in un esercizio magico. Uno spettacolo frutto di una magia misteriosa che un'equipe di medici tedeschi aveva provato a scoprire “scientificamente”, sottoponendolo a un mare di test ed esami, nella convinzione che dovesse esserci una spiegazione razionale per un'abilità che appariva a chiunque sovrannaturale. Una leggenda, quella di Enrico Rastelli, destinato chissà ancora quanto tempo a restare in vetta all'olimpo degli dei della jonglerie, che torna a vivere in un racconto, pubblicato in “versione” cartacea in occasione del centenario della sua morte, arricchita di preziosissime immagini d'epoca in un'edizione “da collezione” realizzata da Grafica e Arte Bergamo, e che nell'anno che vede Bergamo , insieme con Brescia, capitale italiana della cultura, l'autore, Pietro Barachetti, ha deciso di proporre in versione digitale, per far sì che la storia del "prodigioso Rastelli", proprio grazie alla “rete” possa viaggiare senza confini. Così come non li ha mai avuti il protagonista nella sua vita d'artista, incantando le platee dall'America al Giappone, dalla Germania alla Francia e alla Russia dove Enrico Rastelli era nato, a Samara, e da dove era fuggito solo per il terrore dei rivoluzionari, dei bolscevichi che un giorno sua madre aveva visto all'opera mentre in sella a cavalli lanciati al galoppo sfrenato mulinavano le sciabole. Mozzando di netto la testa a un passante il cui corpo era rimasto incredibilmente eretto per alcuni istanti nonostante la sua testa stesse rotolando sul marciapiedi. Una delle immagini “catturate” dalla biografia romanzata disponibile su Amazon (clicca qui per saperne di più) nella versione digitale, per tablet, computer e telefonino, impreziosita da una bellissima copertina realizzata da Mattia Amedeo Baldis. Un viaggio nel tempo e in episodi ai confini dell'impossibile. Come la vita del suo protagonista.

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