Se il vecchio bancone in legno sul quale graffi e incisioni frutto di decenni di attività sembrano scrivere un racconto in qualche antica lingua indecifrabile potesse parlare racconterebbe una storia incredibile: quella dell’evoluzione scolastica, della scrittura e della comunicazione, avvenuta negli ultimi 130 anni. Già, perché la cartoleria Bonfanti di via Borgo Palazzo, all’angolo con via Torretta, uno dei negozi più antichi di Bergamo, ha aperto i battenti nel lontanissimo 1896, quando mamme e papà accompagnavano i figli ad acquistare penne da calamaio e carta assorbente, sillabari ed esercizi d’abbaco, da riporre con cura nella cartella di cartone insieme con i quaderni con le copertine con disegnati ritratti di personaggi storici e e scene di grandi battaglie, o di spettacoli come la corrida, e ancora oggi, a un secolo abbondantissimo dalla sua apertura, accoglie studenti muniti di telefonini e computer che i loro “compagni di scuola” di sei o sette generazioni fa non avrebbero potuto neppure immaginare. Compresi coloro che avevano letto i racconti di Jules Verne, proiettati in un fantastico futuro. Un negozio fuori dal tempo
Bonfanti, il negozio che ha scritto la storia della cartoleria