Partendo da Pizzino, in val Taleggio, ritrovo anche per chi decide di salire al rifugio Gherardi, si imbocca via Bonetto (dopo aver lasciato l'auto posteggiata lungo via Arighiglio) e dopo un primo tratto di circa un chilometro e mezzo su una strada stretta e asfaltata e superato uno slargo (dove trovano posto per parcheggiare una decina di auto) prosegue lungo una sterrata che sale senza fatica, fatta eccezione per alcuni brevi tratti nella parte finale del percorso.
Un'escursione di poco meno di un paio d'ore (ritorno escluso) che richiede comunque un minimo allenamento e che offre, giunti alla meta, la possibilità di scoprire la Cappella della Madonna delle Nevi, minuscolo edificio di color rosa con sullo sfondo un grande sperone di roccia, e la Chiesa Maria Santissima Madre della Chiesa, che presenta la curiosità di avere l'altare, costruito con le pietre della zona, in provincia di Lecco e la sagrestia in provincia di Bergamo.
Per gli amanti della buona cucina e della buona compagnia la camminata offre poi un “menù” ampio, con la possibilità di assaggiare i piatti cucinati da diversi rifugi: Rifugio Sassi Castelli (https://rifugiosassicastelli.it) - al quale l'Istituto nazionale ricerca turistica e la Regione Lombardia hanno riconosciuto il Marchio ospitalita' italiana con un altissimo punteggio alle voci camere; colazioni; ristorazione e servizi oltre che accoglienza e aree esterne e comuni, con la possibilità di pernottare in accoglienti camere da 2 a 5 letti con servizi in comune su ogni piano, e di assaporare nelle due ampie sale per il pranzo (o sull'ampio e soleggiato rterrazzone con vista a 180 gradi su Alpi e Appennini la cucina dello chef Massimo, dove non mancano mai la polenta di grano saraceno fatta sul fuoco accompagnata dai formaggi e salumi locali accompagnati dai i vini della confinante Valtellina, oltre alle torte e ai dolci per gli ospiti più piccoli- ; Rifugio Cazzaniga Merlin (https://www.rifugi.lombardia.it/lecco/barzio/rifugio-cazzaniga-merlini.html), raggiunbibile una volta giunti alla chiesetta a fianco dell'ex "Albergone", proseguendo per una mezz'ora sul sentiero indicato dalla segnaletica); Rifugio Casari (http://www.rifugiocasari.it); Rifugio Nicola (http://rifugionicola.com). Per chi vuole non vuole rientrare per lo stesso sentiero della salita, può seguire un itinerario diverso e ben segnalato che porta in circa 1 ora e 10 minuti al Rifugio Gherardi, e da lì, in poco più di un'ora, al punto di partenza, chiudendo così un giro ad anello.
Testo e foto di Daniele Gusmini