Pavone, il sarto che veste le auto

"Una moda che non raggiunge le strade non è moda". Probabilmente nessun'altra frase potrebbe raccontare meglio di quella pronunciata da Coco Chanel l'attività di Vito Pavone, titolare della  Cea di viale  Europa a Treviolo, carrozzeria capace di trasformarsi in vera e propria sartoria su misura per auto, "vestendo", con la tecnica del wrapping, ovvero l' installazione di pellicole decorative e protettive per auto, centinaia di quattroruote: dalle sbarazzine Fiat 500 in pied de poule ai potenti suv e fuoriserie in nero opaco o in sportivissima mimetica, fino all'ultima straordinaria proposta: l'auto vestita in puro lino, scelto, per la prima sfilata in passerella, in un elegantissimo gessato blu e grigio.  Auto che Vito Pavone, 51 anni, originario di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, ha cominciato a pensare di personalizzare, vestendo le carrozzerie, ispirandosi alla madre, Clementina Minò, sarta dalle mani d'oro e dal gusto impareggiabile, affinato durante un periodo vissuto nel nord della Francia prima di tornare in Puglia per diventare la sarta ufficiale del paese.

La mamma, sarta straordinaria, l'ha spinto sulla strada della creatività...

Talmente brava da essere ospitata con la famiglia in un palazzo di proprietà di un nobile della zona gratuitamente: a condizione però che realizzasse gli abiti per lui. Abiti dallo stile tipicamente parigino che l'abilissima sarta realizzava, indifferentemente per uomo o per donna, seduta per ore alla vecchia macchina da cucire, spesso sotto lo sguardo del figlio, affascinato dal modo in cui i tagli di stoffa si componevano realizzando vestiti meravigliosi. Abiti che il piccolo Vito cercava di riprodurre disegnandoli su grandi fogli bianchi destinati a ospitare, ben presto, anche altri disegni: quelli di oggetti di arredo e di design, prima per la casa e poi per l'auto, divenuta quest'ultima l’oggetto del desiderio sul quale, nel 1995, avrebbe concentrato la propria attenzione e, soprattutto, la propria sconfinata fantasia. "In provincia di Bergamo, per l'esattezza a Stezzano, la mia famiglia è arrivata nel 1970", ricorda Vito Pavone, seduto alla scrivania al piano terra della Cea. "Un fratello della mamma, zio Benedetto, era  titolare di un conosciutissimo negozio d’abbigliamento, Max in via Angelo Mai, e aveva proposto a mia madre di fare la stilista per lui. Cosa che lei aveva accettato, imponendosi rapidamente grazie alla sua capacità innata, da autentica artista del taglio e del cucito, al punto da aprire una scuola di sartoria  a Ghisalba  con addirittura 24 allieve". 

... il padre lo ha guidato nella prima carrozzeria

La strada percorsa da Vito per arrivare a tagliare e cucire pellami per i sedili delle prime auto era stata invece un po' più accidentata. "Mio padre Filippo, che faceva l'istruttore di guida dei trattori e il contadino, e che di talento nel Dna ne aveva a sua volta in abbondanza, al punto da essere considerato in Puglia  un vero artista della frutta e verdura, bravissimo nell'insegnare  ad arare e coltivare la terra e imbattibile nel far  maturare i suoi amatissimi pomodori con un profumo e un sapore unico, diverso da tutti gli altri, si era accorto che ero un po’ irrequieto, per usare un eufemismo, e aveva deciso di impedirmi di prendere brutte strade.  E per "raddrizzarmi" mi aveva praticamente obbligato ad andare a lavorare come apprendista in una tappezzeria per auto”. Non esattamente lo sbocco professionale che aveva sempre sognato Vito,  il quale non poteva certo immaginare che invece  proprio grazie a quel lavoro intrapreso forzatamente, per punizione,  avrebbe trovato la propria strada. Quella del “sarto carrozziere”.  “La svolta è arrivata nel 1995, dopo  quasi  17 anni trascorsi in officina da Cassina, in via Canovine, uno dei “maestri” della carrozzeria bergamasca, quando insieme con mio padre ho deciso di mettermi in proprio, acquistando un capannone di 200 metri quadrati", ricorda Vito Pavone.

Prima sono nati gli interni personalizzati con pelli e cuciture uniche

"Ma soprattutto quando è nata l'idea di non limitarmi a realizzare  tappezzerie per le auto, ma di vestire ogni automezzo in modo nuovo. Dentro e fuori. Proponendo nuove “strade” ad automobilisti sempre più esigenti. I primi tempi", confessa con grande sincerità il titolare della Cea, "la risposta  non è stata esattamente positiva: molti clienti mi guardavano sospettosi, mi domandavano cosa diavolo volessi fare. E la prima macchina vestita con il logo Vp, una Smart diesel 2011 di mia proprietà, nessuno la prendeva. La noleggiavano, ma non l’acquistavano. Andavano, soprattutto  grazie alla clientela femminile, gli  interni leopardati e zebrati o con cuciture strane che disegnavamo, ma l’abito esterno arrancava". Ma la strada era quella giusta, era solo questione di tempo,  come spesso accade con intuizioni "forti", destinate a cambiare il solito tran tran.

... poi le carrozzerie opache e mimetiche grazie al wrapping...

"Radio tam-tam ha cominciato a spargere la voce, chi aveva visto circolare le prime auto con la carrozzeria opacizzata ha cominciato ad affacciarsi in officina. E via via  sempre più persone hanno cominciato a cambiare completamente il look alla propria auto: opacizzandola o rivestendola proprio, con disegni pied de poule, in abito scozzese, con disegni d’epoca. Perfino con riproduzioni di vecchie fotografie tratte dal cinema o dalla pubblicità". Perché alla Cea non c'è alcun limite alla fantasia, abbinata alla più alta professionalità, marchio che identifica tutte le sette aree in cui Vito Pavone ha strutturato il lavoro nella propria officina atelier: quella della meccanica, dove viene fatto un vero e proprio check-up del mezzo con una diagnosi completa, dall’assetto al motore, dalla parte elettronica fino agli impianti stereo; la carrozzeria “tradizionale”, che prevede anche l'apertura di perizie per le autovetture sinistrate; l’area tappezzeria interna; quella per il montaggio di vetri oscuranti; quelle per la lavorazione del volante, preziosissima nicchia così come l’area dove vengono riportate all’antico splendore le pelli delle più raffinate fuoriserie e auto d’epoca,  con i sedili che vengono  ringiovanita grazie a uno stucco vegetale e laccati. E, ancora, l’area del lavaggio interno (oltre che del motore) con igienizzazione e sanificazione.

... fino alle auto a pois, pied de poule, o vestite in lino gessato

Fino all’area  diventata un vero e proprio “cult”: quella dedicata al wrapping, il rivestimento  della carrozzeria con pellicole che vanno dalla mimetica a un azzurro mare, recentissima creazione, impossibile da realizzare in una carrozzeria tradizionale. Come impossibile sembrava (fino a quanto La Cea l'ha realizzata) proporre l’ultimo oggetto del desiderio: l’auto vestita dal sarto, con gli stessi tessuti che hanno reso leggendaria la moda made in Italy, una Fiat 500 che al termine di 80 estenuanti ore di prove, con il centimetro posato e riposato fino all’infinito sulle curve della particolarissima modella, di centinaia di passaggi con le mani per verificare che ogni millimetro quadrato di tessuto avesse aderito alla perfezione alla carrozzeria, senza lasciare nessuna seppur impercettibile piega o bolla, si è mostrata il tutto il suo splendore. Ennesimo fiore all'occhiello uscito dal  laboratorio  dove è stata realizzata lontano da qualsiasi sguardo indiscreto, e dove regolarmente ritornano, per la manutenzione o per "cambiare vestito", le 150 vetture, di cui oltre 30 personalizzate in wrapping, che la Cea propone in noleggio.

Il nome della carrozzeria Cea oggi viaggia in tutto il mondo

Un’auto che ha lasciato affascinati moltissimi automobilisti, arrivati a Treviolo dopo aver scoperto la novità via Internet:  ammiratori italiani, provenienti in particolare da Bergamo, Brescia e Milano, ma anche stranieri, in particolare  tedeschi e giapponesi. Una clientela sempre più vasta attratta dall'incredibile ventaglio di  soluzioni proposte da Vito Pavone e dai suoi 17 collaboratori, guidati dal “genio” della grafica, Ivan Rottoli,  per poter guidare un'auto unica, vestita nel lino più delicato e, allo stesso tempo, divenuto resistentissimo grazie al  trattamento con preziose resine che garantiscono una resistenza agli agenti atmosferici simile a quella delle carrozzerie normalmente verniciate.

I nuovi traguardi? Rivestire con le pellicole case, uffici, negozi...

Clienti affascinati però anche da un'altra possibilità: quella di avere una  casa unica e inconfondibile, magari con l’arredamento delle pareti, in stile vintage, oppure con il camuflage, mimetizzazione che si può applicare, grazie alla foto pellicola,  direttamente sui muri di casa così come dei locali pubblici. Come, per esempio, quelli di un piccolo locale ad Albino, con immagini del grande Totò seduto a un tavolino, immagini d’epoca della Coca cola… 

... e aprire un'accademia dedicata alla carrozzeria sartoriale

"Abiti" capaci di cambiare radicalmente il look a un'auto, a una casa, un ufficio. Il costo? Un wrapping può partire da 1500 euro per fare l’auto a pois o scozzese, fino ai 5000 euro delle soluzioni più personalizzate su un potente suv o su una vettura supersportiva.  Auto uniche, oggetti d’arte. Create cucendo insieme sartoria e carrozzeria. Con la certezza che “Dio ha fatto la femmina e i sarti hanno fatto la donna”, come affermava lo scrittore Pitigrilli,  ma anche che qualcosa di molto simile deve valere anche per il maschio, il carrozziere e l’uomo al volante…

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