Bottega del coltello, dà un taglio alle solite lame

Il “pezzo” più pregiato che ha venduto è stato un coltello chiudibile realizzato da un artigiano statunitense in acciaio e titanio, con decorazioni fatte dalla moglie, artista specializzata nel settore: un "pezzo" che un cliente non ha esitato un solo istante a pagare 15mila euro. Ma nel suo negozio, una delle attività storiche della città, aperta 60 anni fa,  sono “passate” centinaia di altri “coltelli d'autore” realizzati, oltre che in Italia, in Giappone, negli Stati Uniti, in Francia, Svezia, Sud Africa, Germania, Russia. Praticamente da mezzo mondo. E in mezzo mondo venduti: dall'Australia alla Nuova Zelanda, oltre che sul mercato principale, quello europeo. Mercati che Eligio Ambrosioni, titolare della “La Bottega del Coltello” di via Pitentino, raggiunge da oltre 20 anni grazie alla vendita on line che ha deciso di affiancare alla “tradizionale “vendita in bottega” iniziata nel 1988, anno in cui  quella che fino ad allora era stata per molti soprattutto la bottega di un arrotino, suo padre Tarcisio, è diventata anche il punto di riferimento per chi per le lame ha una vera e propria passione alla quale non sa resistere.  “Coltelli ricercati da moltissimi collezionisti, di vari livelli, che fino a qualche decennio fa andavano “a caccia” quasi esclusivamente di coltelli sportivi, chiudibili, a lama fissa e multifunzione, mentre oggi la ricerca si è allargata sempre più ai pezzi pregiati, in molti casi pregiatissimi” spiega Eligio Ambrosioni, “come quelli totalmente realizzati mano, pezzi unici in acciai damascati o, per quanto riguarda la “nuova frontiera dei coltelli” in acciai da metallurgia delle polveri. Lame speciali spesso rese ancora più uniche e preziose da impugnature in materiali poco reperibili: dall avorio fossile al mammut, dalla madreperla, alla tartaruga e osso e corno sulle quali frequentemente vengono fatte realizzare incisioni ricercate e uniche. Il tutto, ovviamente nel rispetto delle normative vigenti". Lame capaci di diventare oggetti del desiderio da ottenere a qualunque costo per un "popolo di collezionisti" sempre più numeroso e preparato così come quello di chi non si accontenta di utilizzare una lama qualsiasi. "Clienti divisi in diverse categorie", come spiega sempre Eligio Ambrosioni:  "per quanto concerne il coltello da cucina pregiato, per esempio,  sono tendenzialmente più giovani, con diversi rappresentanti della nuova generazione di chef spesso poco più che ventenni, affiancati dagli appassionati di cucina, uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 60 anni. Nel custom sportivo, tendenzialmente i clienti sono uomini più maturi, dai 45 ai 75 anni, che mettono a disposizione dei pezzi, budget più importanti. Ma anche le “quote rosa” sta sensibilmente aumentando”. Come nasce  la passione per i coltelli?  Forse è congenita, ereditata da persone comunque sempre accomunate dalle lavorazioni manuali, materiali e tecnologie applicate al mondo delle lame. Passione che qualche volta anche io, in qualità di addetto ai lavori ormai da  50 anni contribuisco a riaccendere nonostante non appartenga alla schiera di chi l'ha avuta in eredità. Devo confessare, infatti,  che quando ho iniziato a lavorare con mio padre ero decisamente scettico, ma, forse il carattere o la necessità, mi hanno coinvolto spingendomi ad approfondire sempre più e quindi ricevere gratificazione al di là del business”. Una passione cresciuta in Eligio Ambrosioni grazie anche alle “sfide” lanciategli  dai clienti nel tempo, a volte con richieste davvero particolari. Come quelle di cercare "pezzi" quasi introvabili "Ma anche come quella di un cliente che voleva “affilare un coltello dentato, che viene realizzato in modo diverso per persone che usano la mano destra o sono invece mancini, per utilizzarlo invece  con entrambe le mani”. Una passione cresciuta in Eligio Amborioni e in centinaia di appassionati suoi clienti anche grazie a eventi organizzati per diffondere la conoscenza di questi oggetti, la loro storia e la loro arte, e che hanno visto protagonisti autentici maestri  “maestri “ della forgiatura. “Nella seconda metà degli Anni 90 ho avuto il piacere di organizzare  eventi dimostrativi delle fasi e delle tipologie principali di forgiatura di damasco, invitando artigiani d’oltre mare, come il corso  Chistian Moretti e d’oltre Alpi, come il francese  Henri Viallon , oltre a   maestri italiani  come Santino Ballestra.  Appuntamenti indimenticabili come altri avvenuti poi in seguito e organizzati dai responsabili del l’associazione forgiatori bergamaschi, grazie alla disponibilità di Benedetto Valoti del maglio di Seriate, che ha sempre permesso di usare i suoi magli e i suoi spazi". Appuntamenti dal fascino irresistibile per collezionisti a caccia di un nuovo pezzo da mettere in bella mostra nella propria bacheca, ma anche per appassionati di oggetti più "comuni", perfino da lavoro,  come per esempio i macellai o i parrucchieri.... Professionisti della cucina e  del mondo delle acconciature che in insieme con rappresentanti di molte altre categorie (manicuriste e pedicuriste, restauratori, scultori o falegnami  abituati a maneggiare sgorbie e scalpelli per legni  hanno da oltre 50 anni nella bottega di via Pitentino un punto di riferimento sicuro. Certi di trovare i migliori prodotti oltre che i migliori consigli forniti da Eligio Ambrosioni che prima di "essere trafitto" dalla passione per le lame ha fatto un po' di tutto: "il garzone di salumiere, il cameriere di bar e ristorante, il  benzinaio e il gommista e gommisti, senza mai pensare", conclude ridendo, "però a fare il lanciatore di coltelli o il mangiatore di spade....". Fino ad approdare al lavoro della vita: l'arrotino "che forse era scritto nel destino visto che il mio nome di battesimo, Eligio, è anche quello del Santo protettore degli orafi e degli arrotini appunto, attività che purtroppo sta  scomparendo, a livello professionale e specializzato", e, soprattutto del "commerciante di lame": da quelle da collezione, in alcuni casi vere e proprie opere d'arte, a quelle, sempre di pregio, dei coltelli da lavoro."

1 Risposta

  1. Ho la passione per la cucina, un amico mi ha regalato un coltello Nesmusk (di cui , se devo essere sincero, non conoscevo l’esistenza). Mi si è aperto un nuovo mondo….. per darvi un’idea, come passare da una Fiat Panda a una Porsche Carrera…..

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