Diego Scaccabarozzi, il barman che volle farsi chef

Dall'aperitivo alla cena il passo è breve. Ma può esserlo anche quello dal lavoro di barista a quello di cuoco. È quanto successo a Diego Scaccabarozzi  47 anni di Bergamo, una “carriera giovanile” dietro il bancone a preparare caffè e cappuccini, spritz e cocktail, a versare bollicine e preparare gustosi stuzzichini, per poi spostarsi sempre più in cucina, a preparare gustosi panini e piatti freddi e infine a diventare cuoco a tutti gli effetti.

La passione l'ha ereditata dalla nonna, cordon bleu

Dedicandosi interamente alla gastromia, dalla scelta delle materie prime alla realizzazione di antipasti primi e secondi “d'autore”, fino ad aprire un “negozio - laboratorio”: la “Gastronomia di Valtesse”, coronamento di un sogno coltivato fin da quando, da piccolo, guardava ammirato la nonna, cordon bleu, ai fornelli della sua scuola di cucina.  "Inizialmente fare il barman era un lavoro divertente e remunerativo,  poi ho deciso di aprire un mio bar con piccolo ristorante e mi sono trovato a dover passare sempre più tempo in cucina fino ad accorgermi che da li non avrei più voluto muovermi tanto mi piaceva, tanta era la passione: quella che mi ha trasmesso evidentemente mia nonna paterna che gestiva una scuola di cucina di Bergamo".

La tecnica l'ha affinata con lo chef Chicco Coria

Una passione alla cui crescita ha contribuito anche il  suo "maestro", lo chef  Chicco Coria, insegnante-amico con il quale  Diego Scaccabarozzi, diplomato al liceo scientifico, ha  trascorso un periodo di tirocinio al ristorante Cappello d'oro dopo aver deciso di cedere il bar per dedicarsi alla cucina. "Un periodo bello e importante con quello che è stato il mio mentore in cucina, oltre a essere un caro amico, che non dimenticherò mai e che mi ha confermato quello che già sapevo: che il mio desiderio più grande era cucinare. Un'attività fantastica perché offre la possibilità di sperimentare, facendo provare alla gente le proprie ricette,  che è un po come far conoscere se stessi". Un lavoro meraviglioso "anche se pesante per le tantissime ore trascorse in piedi", che a Diego Scaccabarozzi ha permesso di realizzare tantissime ricette, in particolar modo per primi piatti, i suoi prediletti insieme ai secondi, soprattutto di pesce, e alle verdure.

Qui è possibile trovare piatti pronti ma anche materie prime da cucinare

Piatti che l'ex barman diventato cuoco (e che fra i "grandi della cucina" ammira in particolare Massimo Bottura, patron dell'Osteria Francescana,  ristorante  modenese a tre stelle Michelin che lo ha "impressionato per il suo estro", mentre per la  dedizione al lavoro e la costanza lo ha "impressionato la famiglia Cerea"), propone insieme a "una linea di cibi fermentati che ora stanno entrando un pò più nel gusto comune e  che abbinati ad alcuni dei possono  una nota personale notevole". Estro e dedizione: due doti che Diego Scaccabarozzi ha trovato in due suoi "miti", ma che non fanno certo difetto neppure a lui che, provando e riprovando e aggiungendo alle materie prime abbondanti dosi di estro, ha creato nuove proposte culinarie.

La prossima "invenzione culinaria"? Un tiramisù salato...

E che sempre utilizzando questi due "ingredienti" sta lavorando, in gran segreto, a un tiramisù salato, che "non è ancora pronto... ma promette benissimo e appena lo sarà potrebbe essere un ottimo piatto..."

Il libro più ... saporito da leggere? Pentole e provette

Nuove "creazioni" nate da una continua ricerca e dallo studio, accumulando libri (primo  fra tutti  "Pentole e provette" di Hervè Thies che, giura, " se letto bene ti fa capire un sacco di cose che ti aiutano nel mondo della cucina") ma anche prodotti che Diego Scaccabarozzi seleziona in tutta Italia per proporli poi alla propria clientela. Come per esempio, la " pasta di cascina della Sila che", assicura, "non teme confronti". Prodotti (e piatti pronti) che a pochi mesi dall'apertura, in via Pietro Ruggeri da Stabello a Bergamo, hanno già fatto della "Gastronomia di Valtesse", un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. "Spesso clienti di una certa età che hanno gusti molto ricercati, ma anche moltissimi  giovani aperti alle novità. Che in cucina non mancano mai" Abbinante ai piatti della tradizione che Diego Scaccabarozzi non dimentica mai. A cominciare dal bergamaschissimo polenta e coniglio che ha sempre adorato (così come la pasta al pomodoro). E che il barman che (parafrasando il titolo del film "L'uomo che volle farsi re"  di John Huston, basato sul romanzo L'uomo che volle essere re di Rudyard Kipling ) "volle farsi chef" non dimentica certo di cucinare.  Fra una sperimentazione e l'altra, nel suo "laboratorio" dove ogni giorno ricerca la formula della bontà...

1 Risposta

  1. Bravissimo!! Molto interessante tutto, tirami su salato top.

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