Fermare il tempo. È questo, sicuramente, l'aspetto più affascinante della fotografia, parola che letteralmente significa “disegnare con la luce”. E fermare il tempo, nell'istante più significativo, più emozionante, più magico, è quello che ama fare Alberto Merisio. Un amore nato fin da bambino, quando, presa in mano la sua prima macchina fotografica, aveva subito capito che sarebbe diventato un fotografo. Per fermare il tempo, certo, per disegnare con la luce, ma anche per fare tutto quanto avviene prima e dopo quell'istante: selezionare il soggetto, le luci, l'ambiente, fino ad arrivare allo scatto e allo sviluppo della foto, ultimo (ma non certo per importanza) passaggio di un lungo percorso, anche se per molti una fotografia è frutto di un semplice, rapidissimo clic...
A 17 anni era già apprendista in uno studio
Un amore diventato giorno dopo giorno una professione, grazie a una conoscenza sempre più perfezionata della tecnica, affinata in uno studio di fotografia dove ha fatto la gavetta fin dall'età di 17 anni, dapprima con macchine analogiche, le vecchie macchine a rullino, e subito dopo con le macchine digitali, vivendo in prima persona l'evoluzione di strumenti e tecnica della fotografia.
La rivoluzione dal rullino al digitale? Nessun problema...
Un'autentica rivoluzione vissuta senza particolari problemi grazie alla giovane età dell'apprendista fotografo che nel frattempo ha individuato con chiarezza quali erano i campi della fotografia che lo appassionavano maggiormente: l'architettura e il design.
I suoi soggetti preferiti? L'architettura e il design
E proprio gli scatti di interni ed esterni di case, uffici e negozi, ma anche di aziende e laboratori artigianali, sono diventati la "specialità" dello studio fotografico che Alberto Merisio nel 2010, consapevole di aver ormai maturata sufficiente esperienza e convinto che fosse arrivato il momento di mettersi in proprio, ha aperto nel 2010 in via delle Crocette, 5 a Pedrengo, alle porte di Bergamo.
... ma anche i ritratti. Di sposi, di artisti in concerto...
Uno studio fotografico specializzato in architettura e design, anche se non sono mancati e non mancano i reportage di eventi, i servizi matrimoniali, in cui dominano i ritratti, altro "ramo" dell'arte fotografica in cui Alberto Merisio ha dimostrato di saper cogliere come pochi l'attimo fuggente.
Nei reportage bisogna cogliere l'attimo fuggente
Il tutto senza dimenticare i reportage di eventi, in cui la capacità di cogliere l'istante, spesso unico e irripetibile, di un gesto, di un'espressione, è fondamentale, con soggetti e ambienti stessi in continuo cambiamento che obbligano la mente del fotografo a reagire con la stessa velocità della macchina fotografica. In millesimi di secondo. Eventi come i concerti con Giuliano Palma, Nina Zilli, Francesco Renga e numerosi altri artisti di cui Alberto Merisio è riuscito a realizzare ritratti straordinari.
Il più bel ritratto "racconta" la persona com'è realmente
Ritratti in cui, spiega, "il vero obiettivo è cogliere la persona come realmente è, senza lasciare nulla al caso, catturando l'espressione giusta, con la giusta angolazione, la giusta luce... Un obiettivo per raggiungere il quale occorrono capacità tecnica e sensibilità nel cogliere le emozioni, con la curiosità di chi pensa che niente è noioso e c'è sempre qualcosa di interessante in ogni cosa, bisogna solo scoprirla....” Una curiosità che caratterizza ogni singolo scatto, da quello "rubato” a quello della foto "pensata”. L'importante è che l'obiettivo fotografico riesca sempre a fissare le emozioni che in quel momento il suo soggetto trasmette. Rendendole immortali.
Testo realizzato da Baskerville srl comunicazione & immagine per www.ilmadeinbergamo.it