Perego, la concessionaria guidata da un campione

Immaginate di entrare in un negozio di articoli sportivi da montagna per acquistare un paio di sci o di scarponi e di veder venirvi incontro, per seguirvi nell'acquisto, un campione di slalom o di discesa  cui siete stato un tifosissimo; oppure di andare ad acquistare un paio di scarpette da calcio e di essere "servito" dal centravanti della squadra del cuore... O, ancora di entrare in una concessionaria e di ritrovarvi, felicissimo di mostrarvi le possibili moto dei vostri sogni, un campione dell'enduro. Fermatevi: non state immaginando. In questo caso il sogno si è trasformato in realtà. E farlo accadere è semplicissimo: per ritrovarvi faccia a faccia con il campione delle due ruote  che, quando eravate (entrambi) più giovani vi faceva sognare in sella alla sua moto da enduro, pronto a lasciarsi alle spalle altri campionissimi nelle più impegnative gare sui sentieri d'Italia , d'Europa, e poter scegliere direttamente con lui la vostra nuova compagna a due ruote, magari cogliendo l'occasione per strappargli alcuni preziosissimi consigli in materia di guida e, soprattutto, sicurezza, basta varcare la porta d'ingresso della Perego Motorrad in via Lallio sulla Bergamo-Dalmine, dove pronto ad accogliervi, ci sarà con ogni probabilità proprio lui: Gino Perego, pluricampione dell'enduro classe 50, vincitore di 2 titoli europei, sei titoli italiani, tre vittorie nella sei giorni internazionale a cavallo fra gli anni 70 e 80. Uno dei "signori della moto da regolarità"che, svestiti i panni del pilota, ha deciso di "guidare" migliaia di appassionati nella scelta delle più belle moto. Come le Bmw, nuove e usate, che propone nella concessionaria che guida affiancato dai figli Andrea e Giacomo e dall'inseparabile moglie Luisa, conosciuta sui campi d'allenamento di Selvino, Amora e Ama, Aviatico e Ganda. Una scelta, quella di diventare concessionario, fatta nel 1975, subito dopo aver appeso gli stivali e il casco al chiodo (almeno agonisticamente parlando) per aprire il primo negozio dove proporre "esclusivamente le marche di moto con cui avevo corso", a partire da quella probabilmente più amata,  la mitica Puch.   Una nuova carriera disseminata ancora una volta di successi, come avveniva in gara, culminata  nel 2013, con l'inaugurazione della nuova bellissima sede di Lallio, per proporre una delle grandi regine della strada percorsa su due ruote:  sua maestà la Bmw. Una concessionaria affiancata da un'officina altamente specializzata , da un fornito magazzino di ricambi e  da una proposta di capi d'abbigliamento e accessori originali dove in "pole position" ci sono le più belle "signore della strada". Moto nuove e usate, pronte per essere acquistate dal popolo delle due ruote pronto a ritrovarsi  nella concessionaria di Lallio per acquistare la nuova moto da chi "ne sa come pochi altri". "L'esperienza acquisita correndo in moto mi ha aiutato sicuramente a farmi “riconoscere” e farmi apprezzare anche come “venditore” e come meccanico", commenta oggi Gino Perego  pronto a confermare che essere stato un pilota vincente è sicuramente un  valore aggiunto non da poco per i clienti "che si fidano di me e mi chiedono consiglio". Consigli preziosissimi che l'ex pilota diventato concessionario non esita a concedere soprattutto quando di mezzo c'è la sicurezza stradale, l'attenzione da prestare una volta in strada, con un messaggio che Gino perego non si stanca mai di riproporre: "Ricordo che siamo sempre "in equilibrio" su due ruote e che  l' attenzione deve essere sempre massima e  a 360 gradi, soprattutto  nel cercare di prevedere le  possibili manovre azzardate e pericolose di chi circola per strada". Consigli che ogni volta si aggiungono a quelli forniti perla scelta della moto ma anche per la sua "cura" per l’assistenza meccanica che, assicura Gino Perego "in Motorrad Bmw è  professionale e qualificata, al punto da rappresentare una vera e propria garanzia per il cliente che alle due ruote chiede soprattutto divertimento e svago. E che alla passione per moto resta fedele per anni, decenni. Così come, quasi sempre, resta fedele al marchio scelto. Fedeltà che nel caso di Bmw è altissima, con una clientela che di questa casa sa tutto e che arriva in concessionaria con le idee chiarissime sul  modello da acquistare". Sia nel caso del "nuovo" sia dell'usato  che, sottolinea Gino Perego, ha preso sempre più piede anche grazie  a una "proposta  garantita e affidabile su un'ampia scelta di modelli finiti al centro dell'attenzione anche di una nuova clientela nata in seguito alla pandemia di Covid-19 " con le chiusure forzate e le varie restrizioni che hanno fatto aumentare ancora di più la voglia di moto proprio perché espressione di libertà , passione, svago. Una “cura” ideale contro la prigionia causata dalla diffusione del virus". Una passione "rafforzata" anche dagli incentivi messi a disposizione dal Governo con finanziamenti che, conclude Gino Perego, " rappresentano spesso il punto di partenza, imprescindibile, per l'acquisto della moto" e che "oltre che all'acquisto del mezzo avrebbero dovuto e dovrebbero essere  previsti anche per la sicurezza, per esempio con l'introduzione di incentivi per il casco ma anche per  l'airbag schiena utilissimo per la sicurezza e che renderei obbligatorio". Senza dimenticare la "sicurezza" dell'ambiente da tutelare, magari , attraverso l'uso di moto elettriche " di piccola cilindrata soprattutto per l'utilizzo cittadino mentre per  moto di grossa cilindrata ho qualche dubbio, perchè un vero motociclista difficilmente rinuncerebbe a  sentire il rombo del motore...". Parola di un pilota per il quale il rombo delle sue moto da enduro ha fatto da colonna sonora in una storia di successi nella quale, al primo posto,  nell'album dei ricordi  più belli ed emozionanti, "c'è la vittoria alla sei giorni del 1975 all'isola di Man , in Inghilterra". Ricordi che spesso rivivono proprio nelle chiacchierate in concessionaria con qualche cliente che quella gara la ricorda benissimo. Così come Gino Perego ricorda, con immutata emozione, le tante "smanettate" in un bel campo da cross di cui, confessa, "ancora oggi a 68 anni sento ogni tanto il desiderio...."

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