Sassi della Luna, i vini che superano la prova del Nove

Sulla Pietra di luna si raccontano molte cose: per esempio che protegga durante i viaggi, specialmente quelli che prevedono l’attraversamento delle acque e in particolare durante la notte. Sui Sassi della luna si dice invece che rendano fantastico ogni “viaggio” serale, rigorosamente all'ora di cena, alla scoperta dei migliori vini abbinati a piatti d'autore. A dirlo sono i moltissimi buongustai che hanno avuto modo di assaporare quanto proposto nei menu dei  “Sassi della luna”, appunto, agriturismo sulle colline di Cenate Sopra, che, in comune con la pietra lunare ha anche un altro “effetto”: quello rilassante. Un effetto assolutamente garantito da un'ottima cena, preferibilmente in compagnia di ottimi amici , soprattutto se innaffiata con qualche bicchiere di ottimo vino. Magari un Nove “Rosso” o un Nove “Puro” (entrambi prodotti con uve bio Merlot o Cabernet); o un Nove “Aurora” (rosato da uve bio Cabernet) assaporati prima di chiudere in bellezza la serata con  una degustazione di
“Nove Rossopassione”, vino passito da uve moscato di Scanzo. Tutte “bottiglie” prodotte dall'agriturismo che ha scelto come nome il “Nove” dall’anno dalla prima vendemmia, scoprendo ben presto che ogni bottiglia aveva superato, a pieni volti, la "prova del nove" numero che è , tra l'altro, anche  il simbolo di novità oltre che l'emblema di una personalità altruista e generosa, della voglia di fare del bene . Caratteristiche presenti in dosi massicce nel dna dei fondatori dell'agriturismo che non solo hanno deciso di proteggere la natura utilizzando in ogni attività criteri di basso impatto ambientale (limitando al minimo necessario, sia in vigna che in cantina, i trattamenti, nella convinzione “che non si possa fare agricoltura oggi senza porsi il problema della preservazione dell’ambiente per le future generazioni” e facendo tutto il possibile per non sprecare risorse, riutilizzando, per esempio, l’acqua piovana raccogliendola in ampie cisterne a cui attingere per l’irrigazione, per non liberare sostanza chimiche nel terreno; usando detersivi biodegradabili e gestendo gli scarichi con un impianto di fitodepurazione, installando un impianto fotovoltaico che garantisce la copertura per i consumi elettrici dell’azienda e dell' abitazione, per favorire la biodiversità....), ma anche “reinvestendo” parte del ricavato del proprio lavoro per aiutare gli altri. Per esempio sostenendo la “Casa di Leo”, residenza temporanea per accogliere le famiglie di bambini soggetti a lunghi e frequenti ricoveri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un'azienda biologica, che più “verde” non si può, capace di creare nella zona Doc Valcalepio  fantastici rossi (Il Nove Rosso, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, maturato per oltre un anno in piccole botti di rovere e lasciato riposare  riposare  almeno 6 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato; il Nove Puro, monovitigno, Cabernet o Merlot a seconda dell’annata prodotto solo nelle migliori annate, selezionando la miglior partita di vino in occasione dello svuotamento delle barrique; il Nove Rossopassione, prodotto con le uve del “Moscato di Scanzo”, rara varietà di moscato a bacca rossa, che dopo essere state selezionate manualmente grappolo per grappolo vengono poste su cassette fino all’ottimale livello di appassimento prima della a vinificazione) ma anche straordinarie confetture prodotte con la frutta biologica del frutteto (dove ci sono sono circa 120 alberi di varietà di frutta “antica”, cioè varietà non più coltivate su grande scala perché poco convenienti o magari per l’aspetto esteriore imperfetto), con la sola aggiunta di zucchero, senza conservanti o addensanti. Confetture che i titolari dell'azienda hanno  divise in tre “tipologie: le Sostanziali, preparate con un unico frutto, senza conservanti né addensanti; le  Fusioni, con frutta abbinata a spezie, per chi ama i gusti nuovi e originali; le Mescolanze, preparate combinando due frutti, le cui caratteristiche organolettiche si abbinano con risultati sorprendenti. Vini e confetture da scoprire durante un pranzo o una cena (con menù che propongono ricette come quelle del Flan di zucchine con fonduta di Stracchino o il Tonno di coniglio fra gli antipasti; il Risotto alle erbette e formai de mut, le Tagliatelle con ragu bianco di faraona e santoreggia fra i primi e, per secondi, la Tartare di manzo di razza piemontese con Roccolo o una Degustazione di formaggi artigianali bergamaschi con le confetture), ma anche da acquistare per continuare ad assaporarle anche a casa o per regalarle agli  amici buongustai.

1 Risposta

  1. Un buonissimo vino non poteva che essere abbinato a un bellissimo articolo. Bravi tutti……

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